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Originariamente inviata da Mars su IS
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Io sono uno di quelli che ha sempre avuto paura delle risse e del contatto fisico, credo sia una mia insicurezza, ci sto lavorando. Mi piacerebbe un commento di ^V^ al riguardo. Da cosa può essere causato? Grazie!
Qualche volta cmq mi ci sono trovato, e non me ne vergogno avevo il terrore.
Poi vabbè è capitato, e mentre prendevo le botte, sedie in testa (ahah) ho sentito una dose di adrenalina, calore. Sembrerà una cazzata ma non sentivo male, cioè un secondo prima pensavo di morire e un secondo dopo sentivo pochissimo dolore.
Ma nonostante ciò la situazione mi faceva terrore, non so forse il non controllo o la convinzione di avere la peggio, mi bloccavano totalmente.
Non essendo molto grosso fisicamente (sono magrolino) mi sento anche più delicato...
Ho pensato di fare Karate e Judo, ho fatto si e no 3-4 lezioni. Poi smisi avevo paura di prendere botte in palestra (mio viaggio mentale eh!)
Insomma da questo punto di vista, sono allo stato brado. Mi sento proprio un capretto ahah!
Queste cose ovviamente, non le puoi dire in giro, ti prendono per un debole ed è ancora peggio, gli dai una mano a schiacciarti.
Dico questo perché in un periodo di sbando nella mia vita, ho frequentato "brutte compagnie" e ho visto le peggio scene, non mi impressionava vederle, anzi provavo una sorta di piacere. Possiamo definirlo sadismo? Forse, ma nello stesso tempo ero terrorizzato nel partecipare attivamente alle risse.
Poi mi sono sempre detto, ma chi me lo fa fare, di dimostrare da un ignorante che è ignorante, ci perdo soltanto Io. Non sono un ragazzo di strada, e non mi va di prendermi una coltellata a gratis.
Ma non sono ipocrita, ammetto che alcune volte il mio orgoglio è stato ferito. Avrei voluto veramente tagliare la cresta a qualche gallo e togliere il ghigno a qualcuno
Sono in ogni caso convinto, che la vera forza è nella mente, quindi mi sono concentrato sulle doti intellettive!
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Ok, ci sono molti condizionamenti che coagiscono su tutto questo.
Andiamo a sfrondarne un po'.
I cuccioli di tutte le specie evolute predatorie come la nostra imparano a lottare e ad uccidere giocando. Pensa ai gattini.
Giocano alla lotta, si divertono un sacco e si abituano giocando al contatto fisico intraspecifico, cioè tra gatti.
Inoltre, come tutte le specie evolute che non ruminano erba e si nutrono di proteine animali, giocano anche alla predazione. Giocano a rincorrersi, a nascondersi nei buchi e farsi agguati, sono adorabili.
In ogni specie predatoria vi sono due livelli differenti di combattimento, che attingono ad aree specifiche e diverse del cervello.
Quello "alpha male" definito anche rituale di dominazione/sottomissione e quello predatorio.
Il primo serve ad affermare lo status, a definire confini territoriali, a contendersi femmine, ma non finisce con la morte se non in circostanze preterintenzionali, incidenti.
Il combattimento predatorio non vuole affermare nulla ma prendere la vita della preda, o nel caso della preda, riuscire a scamparla.
Nella nostra specie, come accade anche nei ratti, il predatore dell'uomo è l'uomo.
Ovvero, l'uomo può uccidere l'uomo. Molte altre specie hanno dei freni inibitori in questo, ma non noi, non forti come i loro.
I cuccioli d'uomo giocherebbero spesso e volentieri alla lotta, in questo modo si abituerebbero al contatto fisico, imparerebbero dove fa male, è un gioco spontaneo nei maschi.
Ma sebbene altri giochi spontanei di tipo predatorio come guardie e ladri (rincorrersi e prendersi), nascondino, indiani e cow boy o altre versioni di guerriglia, siano tollerate dagli adulti che non ne capiscono il significato, la lotta viene punita.
Quando giocavi alla lotta i genitori o gli insegnanti ti hanno sgridato, tolto da tuo fratello-cugino-compagno e vi hanno messi davanti alla tv a guardare qualche cretino che sbaragliava orde di aggressori con un calcio girato all'indietro.
E' come togliere un bambino che nuota dall'acqua perché non impari a nuotare...che orrore! il nuoto...eppure nuotare è cosa naturale e spontanea, che si può affinare con l'esercizio, ma è innata.
I moventi di un'aggressione e la tipologia di aggressione possono essere diversi, ma fondamentalmente si divideranno sempre in tipologia alpha male e predatoria.
Una rissa fuori da un bar, un incontro di boxe, un incontro di lotta, sono tipologia alpha male. Un tentativo di farsi rispettare, di affermare uno status. Un duello.
Un duello può essere fra due persone, ma anche fra due compagnie. Di solito la rissa inizia fra due e gli amici dei due ne sono coinvolti o per non sembrare poco amici o per affermare diritti territoriali e di rispetto, status, quindi, su quel locale, quelle femmine, qualsiasi cosa.
Anche la guerra di tipo greco antico, che era una sorta di spinta fra eserciti su un campo d'estate, esattamente come il braccio di ferro e il tiro alla fune era una tipologia alpha male.
Un'aggressione finalizzata a predare un umano non è finalizzata ad affermare uno status, ma a prendere qualcosa che ha: la borsa, il portafogli, la figa, la vita, ecc.
Per questo non sarà uno scontro frontale ad armi pari, ma cercherà di usare l'elemento sorpresa, il vantaggio di armi, qualunque cosa.
Quando serri le mani a pugno, anche se ti sembra un gesto violento, in realtà stai proteggendo gli occhi dell'altro dai tuoi "artigli". Perché se in un combattimento predatorio gli occhi sono il primo bersaglio, in un combattimento di tipo alpha male bisogna vedere chi è più forte, c'è tutta un'escalation di intimidazione, spinte e poi se l'altro non si sottomette, pugni e calci, ma non ci sono espliciti tentativi di uccisione, come eviscerare le orbite oculari, strappare la gola a morsi, ecc.
Anche quando vedi scene in cui uno è a terra e gli altri gli tirano dei calci in faccia, per quanto sia lesivo e violento, se desiderassero ucciderlo invece che calci gli darebbero dei pestoni sulla testa rompendogliela.
Se devi rompere una lattina di birra piena, gli dai un calcio o la pesti con tutto il tuo peso?
Con l'alcool nel sangue può accadere che si arrivi ad usare molta violenza e anche oggetti, ma l'eventualità dell'uccisione non è cercata direttamente, e quando accade è spesso seguita da rimorsi.
Bene, abbiamo visto che da bambini molti di noi sono stati "tolti dall'acqua" per un problema culturale e da grandi hanno sviluppato una certa "paura dell'acqua".
Come forma di vita, inoltre, di fronte alla minaccia di uno scontro fisico predatorio, hai due possibilità: fuggire o nasconderti.
Se queste due non funzionano, o non ne hai la possibilità, allora lotterai.
La chiamano sindrome di lotta o fuga, ma detta così sembra quasi una scelta.
Se scegli di lottare per un condizionamento culturale, per non sembrare debole, quando il tuo corpo vuole scappare o nascondersi, te la farai addosso. Questo capita a quasi tutti, come a te.
Se invece assecondi il tuo corpo che vuole rifuggire il pericolo, e poi ti trovi in un vicolo cieco, allora il tuo corpo lotterà senza alcuna paura, e come ti sei già accorto, non si sente male lì per lì.
Quando invece hai la reazione chiamata freeze, ovvero ti trovi con le gambe che tremano e non riesci a far nulla, ne scappare ne combattere, è per quell'istinto di nasconderti, che ti vorrebbe immobile nella speranza che il pericolo passi.
Per esempio, un topo immobile può sfuggire ad un gatto, ma se scappa lo ecciterà e sarà rincorso.
Anche la tigre più spietata e forte, di fronte al pericolo di un'aggressione vorrà scappare o nascondersi.
Perché in natura non vi è alcun guadagno nel combattimento non voluto. Se anche la tigre dovesse avere la meglio, avrebbe comunque riportato una ferita, che in natura significa infezioni e morte, oppure non riuscire a rincorrere le proprie prede, o a scappare dai propri predatori.
Quindi non devi assolutamente sentirti da meno della più forte delle tigri, se vuoi evitare di essere coinvolto in uno scontro.
E' naturale.
Non esiste la difesa, in natura. Per il succitato motivo. Difendersi equivale ad essere feriti anche se si vince. Quindi o si perde o si perde.
Esistono la fuga o l'attacco.
Ora, una tigre sa benissimo quando si tratta di un'aggressione alpha male o predatoria, infatti sono specie diverse quelle con cui combatte.
Quindi sa bene che se incontra un'altra tigre maschio, la reazione non è di lotta o fuga, ma di dominazione o sottomissione.
Se è nel proprio territorio o deve difendere i suoi cuccioli, deciderà di provare a scacciare l'altra tigre dominandola.
Se invece è nel territorio altrui, deciderà di sottomettersi ed andarsene oppure di provare a dominare in casa d'altri.
Ben diverso è il suo comportamento quando insegue e acchiappa un cervo e lotta per ucciderlo.
Anche il cervo vive la stessa cosa.
Tra cervi combatte in modalità alpha male, ovvero punta le corna in avanti e spinge per vedere chi è più forte.
Quando invece si trova la tigre pronta a mangiarlo, scapperà, e se non può scappare o nascondersi, lotterà. Ma non spingendo le corna in avanti, bensì caricando dal basso all'alto per provare a ferire la gola con le corna.