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Vanitas 25-01-2013 13:57

Re: Quelli che si adeguano
 
Pff
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conan 25-01-2013 14:11

Re: Quelli che si adeguano
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 983543)
Per me non c'è nessuna logica dietro le cose... semplicemente capitano. Casualmente. Senza un perchè. :nonso: Anche l'avere una ragazza o un buon lavoro.. per me è molto più frutto del caso che altro.. il fattore caos è quello che individuo in ogni cosa ed è quello con cui mi spiego tutto ciò che mi circonda. Perchè il fiore è all'insù e non all'ingiù? Fattore caos. Perchè il cielo sta su e la terra giù? E' un caso. Perchè abbiamo due occhi e non centoventitrè virgola due? E' un caso. Ed è bello vivere così perchè non rimani mai deluso non facendoti mai aspettative nè domande riguardo ciò che accade.

Ci sono sicuramente delle cose che ti vengono appioppate casualmente (vedi l'aspetto fisico, sul quale in una certa misura si puo' comunque intervenire). Rimane il fatto che è quasi impossibile che una persona che SI SBATTE DAVVERO per migliorare la propria vita non riesca nemmeno un pochino nel suo intento.

miakeli 25-01-2013 16:01

Re: Quelli che si adeguano
 
Avevo un amica che da piccola era proprio inpopolare infatti alle elementari e alle medie non aveva nessun amica apparte me e anche io mi trovavo in una classe differente quindi non potevo esserle di molto aiuto. Poi alle superiori , in una scuola diversa ,in una classe diverso comincio il cambiamento credo. Inizio a frequentare delle mie ex compagne di classe nonostante a me non piaccessero proprio. Lo avevo avertito che non erano delle ragazze affidabili e lei mi diceva spesso che lo sapeva e adirittura si lamentava spesso di loro . Nonostante queste lamentele lei con continuava a frequentarle perche erano popolari e faceva un sacco di cose per loro. Alla fine poi ne ha pagato le conseguenze pero tutto questo adeguarsi non e stato una cosa cosi orribile perche comunque comincio a diventare estremamente estroversa nonstante i brutti avvenimenti. Infatti oggi e una persona estremamente divertente e estroversa ma anche un po superficiale , non sempre affidabile e corretta pero sembra molto felice e quindi sono contenta per lei

dentromeashita 25-01-2013 16:02

Re: Quelli che si adeguano
 
è proprio la naturale costruzione della mia identità,che mi porta a non adeguarmi e non so cosa farci,:nonso:

Halastor 25-01-2013 16:27

Re: Quelli che si adeguano
 
Quote:

Originariamente inviata da conan (Messaggio 983826)
Ci sono sicuramente delle cose che ti vengono appioppate casualmente (vedi l'aspetto fisico, sul quale in una certa misura si puo' comunque intervenire). Rimane il fatto che è quasi impossibile che una persona che SI SBATTE DAVVERO per migliorare la propria vita non riesca nemmeno un pochino nel suo intento.

Non so dire se sia impossibile o meno. Ma se la ruota non gira.. non gira. E' sempre la casualità che ha l'ultima parola nel determinare gli avvenimenti.
Faccio un esempio.. immaginiamo che ci sia una gara.. immaginiamo che tu ti sia sbattuto parecchio.. ti sei allenato giorno e notte .. e correndo ti accorgi che effettivamente stacchi di moltissimo gli altri ed arrivi ad un metro dal tagliare il traguardo.. agli altri manca ancora un giro perchè li hai meravigliosamente doppiati perchè sei un mostro. Ora.. il caso vuole che in un palazzo altissimo lì vicino ,dei simpatici svuotacantine stanno tirando fuori con una gru da uno degli ultimi piani un pianoforte a coda.. la corda che lo reggeva si è rotta.
Il pianoforte a coda ti ha schiacciato e dopo 10 secondi un altro ha tagliato il traguardo al posto tuo.
Queste sono cose che capitano spesso nella vita. Il caso stravolge totalmente l'esito delle cose ed è tanto più potente e influente dell'audacia e della logica.. che fa ben presto passare entrambe in secondo piano.

clizia 25-01-2013 19:32

Re: Quelli che si adeguano
 
Sì, conosco il genere.
A dirla tutta, non ho mai apprezzato molto le persone che tendono ad adeguarsi alla massa; per esperienza personale mi sono spesso sembrate persone volubili, ammaliate dal potere, in preda ai venti in tempesta, sballottate a destra e a sinistra, che non hanno esitato a mettere il loro spirito critico all'ammasso pur di avere approvazione sociale. Dante le collocherebbe tra gli ignavi, secondo me! :D
Se ripenso a queste persone e le vedo adesso come le adulte che sono diventate, non posso certo dire né di amarle, né di apprezzarle, né di invidiarle. Spesso mi sembrano che siano divenuti individui scialbi, evanescenti e inconsistenti. Io sicuramente sono stata più sola di loro negli anni dell'adolescenza, ma alla fine mi sembra di aver costruito un'individualità più consapevole di sé, più lucida, critica ed aperta, dato che le mie idee ed opinioni sul mondo sono riuscita a conquistarmele tramite un percorso personale, senza l'adeguamento al comune "si dice", "si fa".
L'essere fatta in questo modo non mi avrà garantito l'inserimento nei mega-grupponi giovanili, ma ho avuto l'approvazione e la stima di persone che francamente reputo molto sensibili e intelligenti, il cui giudizio per me vale più della quantità di una massa pallida e indistinta.
No, non rimpiango il mio percorso, mi ha resa la ragazza che sono ora, con un cervello pensante e una mente critica. Che poi io abbia problemi di timidezza/insicurezza dipende dalla mia storia familiare e dalla strutturazione nell'infanzia del mio carattere. Però il resto, ciò che ho acquisito tramite esperienze che hanno comportato una scelta di campo, un'acquisizione e un'elaborazione di idee non lo disprezzo. Ed è sicuramente frutto del non essermi adeguata poi tanto facilmente alla massa.


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