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Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Potessi ( "se proprio dovessi...") rinascere sceglierei tutt'altra strada rispetto a quella che ho intrapreso. Ormai è un pò come il malato di cancro ai polmoni per troppo fumo.. Sì, ora può anche "sperimentare" la vita senza le sigarette. Può notare tante cose a cui non ha fatto caso. Ma ormai il cancro ce l'ha, ed è più fottuto di una meretrice all'ora di chiusura. Capisci cosa intendo dire? XD |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Lotta per quel che vuoi. Ama chi vuoi. Tu stai leggendo la realtà da un piano diverso dal mio, sicuramente più funzionale. Tu credi di governare tutto con il tuo volere, e non ti accorgi della creatura biologica che è dentro di te, che utilizza un suo "linguaggio" di cui non sei consapevole. Magari per te l'innamoramento è esclusivamente "farfalle nello stomaco & dintorni", mentre non sai che ciò che stai vivendo ha un preciso scopo, che non è quello che elabori "razionalmente". L'"Ammaziamoci tutti" me lo metti in bocca tu. Ti consiglio di chiederti il perché. Io probabilmente non morirò per morte "naturale", ma gli altri facciano quel che vogliono. Servirà a vivere meglio, ma in termini assoluti tutto questo sarà insignificante quanto una pietra. Disfattista? Dipende. Diciamo che ho conosciuto persone che avevano maturato una consapevolezza simile alla mia, ma che si erano date delle ragioni per tirare avanti. Vacue, a mio modo di vederla. Ma le hanno trovate. Avevano tendenzialmente qualche Dio. Chi la scienza, chi il comunismo, chi il Dio dei cristiani. Io non ho nulla di tutto questo. Ma credimi, l'ho cercato. Ho interi scaffali pieni di testi di utopia politica, testi sulle religioni, sulla parapsicologia, sulle scienze, sulle pseudoscienze, sulle filosofie new age. Ho cercato anche di trovare una sorta di "destino" che mi ha portato a vivere certe esperienze piuttosto che altre. Ma, palesemente, la cosa non regge. E quindi, continua per la tua strada, perché quella su cui mi trovo io la sconsiglio. |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Un eroe cinico. Purtroppo quel tipo di "pelo sullo stomaco" non ce l'ho. |
Re: Lottare, lottare... bah...
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E molto spesso noi chiamiamo con nomi diversi ciò che la natura ha "previsto" per noi. Diciamo magari che abbiamo deciso di avere un figlio per "amore", ma in realtà cosa c'è di amorevole nel mettere al mondo una creatura? Sì, vivrà anche dei bei momenti, di felicità, serenità, ecc. Ma incrocierà anche pessime compagnie, verrà magari tradito, contrarrà malattie, avrà paure, problemi, e un giorno morirà. Francamente preferisco aiutare chi si trova già in questo mondo per semplificargli la vita piuttosto che mandare altre creature al macero. |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Quindi, qualori mi reimmergessi per aprire il "cassettino dei significati" avrei la medesima consapevolezza. Quanto alla profondità delle motivazioni, qui cadi in errore. Le motivazioni profonde si trovano ad uno scalino precedente rispetto a quello della "spietata autoconsapevolezza". Perché una volta scesi fino a lì, anche le "motivazioni profonde" appaiono piuttosto insulse, o meglio, sono "artifizi" che ci creiamo per campare, per dare un senso. E ne abbiamo un fottutissimo bisogno, altrimenti si fa la fine di "filosofo". Ma questo senso, al di là di ciò che ci viene richiesto dalla natura, è comunque artificioso, o talvolta "strumentale" ai "disegni della natura". .... "Sono cazzi!" Chi è che lo diceva? |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Riporto in particolare uno stralcio del discorso: "Nessuna filosofia è completamente disinteressata [...] Chi trova che il mondo è privo di significato, generalmente lo fa perché, per una ragione o per l'altra, gli torna conto che non ne abbia alcuno". Questo brano mi ha fatto riflettere molto, e ritengo che la domanda posta da Huxley possa aiutarci a capire meglio noi stessi e la condizione in cui viviamo: posto che anch'io, come dicevo in un precedente post, sono arrivato sostanzialmente alle tue stesse conclusioni, cos'è che ci ha portato ad affermare che la vita è priva di senso? E quali desideri inconsci soddisfiamo, quali gratificazioni otteniamo, a livello personale, nel pensarla in questo modo? |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Te la do io una filosofia buona: si chiama soggettivismo. Io credo che tu stia cercando una verità assoluta, incontrovertibile, un ancoraggio saldo da difendere. Sono tentativi fatti nel passato, soprattutto in quella filosofia che tanto hai letto, ma secondo me sono tutti naufragati con maggiore o minore dignità , come alla fine naufraga ogni religione o filosofia. Perchè? Perchè siamo tutti quanti diversi, viviamo storie diverse, in piccoli mondi molto diversi. Non devi cercare nei pensieri degli altri, per quanto questi altri siano "venerandi accademici e storici" significati che solo tu puoi dare a quello che hai vissuto. Non te lo può dire nè il dio dei cristiani nè scientology cosa ti rende felice e cosa ti fa stare bene con te stesso. Devi capirlo tu senza incazzarti troppo. Ognuno ha il diritto, e il dovere se si mira alla propria sanità mentale, di creare da sè la propria personale filosofia. |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Questo è poco ma sicuro. E ogni volta che mi confronto con un "protagonista della propria vita" so benissimo che in realtà, oggettivamente, sta inseguendo "falsi miti", però provo anche un pò di invidia. Ma anche qui, facendo un parallelo un pò estremo ma chiarificatore. Se sono un bambino che ha scoperto che Babbo Natale non esiste, per quanto mi facesse piacere che possa esistere... Non esiste punto e basta! Non posso credere che esiste perché a me fa piacere così... Posso solo confidare in qualche svolta positiva che mi faccia dimenticare almeno per un pò la mia miseria. Che mi dia in pasto altri pensieri, altri grattacapi decisamente più soft. Anche se, in un certo senso, sarebbero comunque cose vane. :testata: |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Un qualche dio, una qualche legge riequilibratrice (es. karma), un qualcosa che conferisse senso e quantomeno una prospettiva di giustizia presente o futura. Ma per quanto mi sia messo d'impegno, non ho trovato un bel nulla che reggesse a seguito di un'analisi critica. Che filosofia personale posso darmi? Quale filosofia adottare in un consesso umano in cui migliaia se non milioni di persone "rette" conducono una vita grama? Alle volte mi trovo a pensare che dovrei immaginarmi le persone alla stregua di cavernicoli che lottano per la sopravvivenza. E agire di conseguenza. Ma è una visione massacrante, e non mi sento assolutamente all'altezza di reggere questa lotta per la sopravvivenza. E in fondo non me ne frega nulla della sopravvivenza. Non si vince nulla. Alla fine, perdiamo tutti. Però non ho ancora trovato sufficiente coraggio per farla finita. Questo sì che è un problema. |
Re: Lottare, lottare... bah...
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Per il resto mi allineo alle considerazioni di Caratteriale. |
Re: Lottare, lottare... bah...
L'ultimo dei motivi per il quale mi sento in dovere di autoconservarmi è il mantenimento della specie, davvero, lascio ad altri questo scopo di vita.
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Re: Lottare, lottare... bah...
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Re: Lottare, lottare... bah...
Secondo me quelle frasi (lottare, tener duro) hanno senso solo se ci si pone un obbiettivo.
Altrimenti se uno sta al mondo tanto per, senza nemmeno la voglia di alzarsi da letto, che senso avrebbero? |
Re: Lottare, lottare... bah...
questi topic mostrano la frustrazione di uno che non riesce a suicidarsi, un po come quelli del compianto LatrinLover :sisi:
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