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Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
Per le ragazze a volte basta un bel balconcino,un bel sorrisino,un tacco alto,gonna corta e molta disponibilita'...
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Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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Quindi non è mica fondata sul darti soldi, acqua, cibo e benessere: che cosa ti credevi??!! Tornando al topic, è vero che molti si fanno i preconcetti riguardo ai senza-lavoro. Di quelli che conosco nel mio piccolo (di questi tempi, tutti ne conoscono tanti di disoccupati), direi che ne vedo due categorie: quelli che il lavoro lo cercano e fanno di tutto (dalle cassette al mercato, ai traslochi), e poi ci sono quelli che si lamentano della crisi e che aspettano che il lavoro ideale gli caschi dal cielo. |
Re: La questione del lavoro.
Oltre all'esperienza, c'è anche la questione che la maggior parte degli annunci mi fa dire: "Ma io che cavolo c'entro?": o si tratta di dover vendere della roba, o sono campi che non c'azzeccano nulla con ciò che sono, con ciò che so fare o con ciò che ho studiato. E non mi ci vedo a fare il convinto ed estroverso per vendere (salvo che per dare qualche volantino).
E' pur vero che ho seguito un corso di studi pensando soltanto a ciò che mi piaceva e non ai famigerati "sbocchi" lavorativi -il che mi fa chiedere cosa l'abbia fatto a fare: è stata una sorta di fase della vita slegata dal mio futuro lavorativo, giusto per completare un corso di studi e che farà solo parte della mia esperienza e cultura come persona?-, che mi sbatto poco a cercare, che sono "choosy" (cit.). Probabilmente sono ancora immaturo e sto in questa fase di stallo tra studi terminati e mancanza di un lavoro, tra il ragazzo e l'adulto; certo le condizioni intorno non mi aiutano. Nel frattempo cerco di imparare bene una lingua, ma rischia di essere pure quello un temporeggiare. Appena ti laurei iniziano a chiederti: "Allora, lavoro? Curriculum, mandati?" -che poi uno che dovrebbe fare: mandare curriculum a qualunque azienda d'Italia per non fare il choosy? Sospetto di sì. Considerato che poi non ti risponde nessuno...- , poi quando ti chiedono cosa (non) fai e devi rispondere, un po' di imbarazzo c'è. |
Re: La questione del lavoro.
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E quell'aria di disgusto di chi ti guarda allibito per la tua situazione di certo non aiuta. |
Re: La questione del lavoro.
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Solo che quando arriverà gente che è disposta a guadagnare 0,5 e a fare anche un massaggino ai piedi.. prenderanno quella e non te. Non è puntando al ribasso che si risolve la situazione. |
Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
Rispondono cosi perche non conosco per niente il problema, è gente che ha vissuto nel periodo in cui bastava poco per trovare lavoro
Io ho 30 anni e quindi conosco la generazione degli occupati e dei disoccupati. Quelli della mia età se la sono cavata...bene o male se la sono cavata e molti hanno un lavoro fisso che ora tengono come l'oro. Quelli più giovani di 5-6 anni sono fottuti, moltissimi sono neolaureati che nn trovano nulla di nulla, anche io facevo fatica a crederci all'inizio poi ogni giorno parlo con ragazzi che nn trovano neanche un posto da lavapiatti!! Per quanto riguarda la laurea io straconsiglio di non pensare alle passioni, se nn si è devi veri e propri fenomeni, ma di scegliere in base alla richiesta di mercato!!!....poi se è una vera passione si puo approfondire e studiare anche piu tardi! |
Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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per non parlare poi dei liberi professionisti e piccoli imprenditori che fanno fatica ad andare avanti tra tasse, poco lavoro e sempre più clienti insolventi. la generazione più fortunata è stata quella dei nostri genitori ( i i 50-60-70enni di adesso), hanno vissuto i tempi migliori in assoluto dal punto di vista economico (e aggiungerei non solo!)... comunque è anche vero che certi lavori non li vuole più fare nessuno, ora ci sono troppi laureati e mancano certe professionalità (elettricisti, cuochi, ecc..) ed è comunque vero che certi giovani non vogliono fare nessun sacrificio... un mio conoscente che ha un hotel ad esempio cercava due lavapiatti per il periodo delle festività natalizie e capodanno (certo lavori solo 10-15 giorni ma sono comunque soldi che fanno comodo, soprattutto per chi va all'università o chi non ha un soldo in tasca), ha cercato dei giovani ma non è riuscito a trovare nessuno... le motivazioni principali sono state "devo partire per un viaggio" "devo festeggiare il capodanno con i miei amici"... |
Re: La questione del lavoro.
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Re: La questione del lavoro.
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Verissimo. Qui in itaglia è il primo modo per trovar lavoro, non necessariamente una raccomandazione, ma comunque le conoscenze ti avvantaggiano di molto (come in ogni ambito della vita mi sa). Su un forum come questo però è già una cosa problematica. Io per esempio non avevo (e non ho) alcun tipo di conoscenza che mi potesse dare una mano. |
Re: La questione del lavoro.
L'Italia, paese di santi, poeti e RACCOMANDATI.
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Re: La questione del lavoro.
molti lavori con annessi sacrifici i giovani non vogliono farli anche perché pagano una miseria, non bisogna dimenticarlo
chi è che andrebbe nel 2013 a raccogliere pomodori per 15 euro al giorno? ovviamente vanno solo gli immigrati che vivono in 10 in una catapecchia e non hanno i bisogni degli italiani se pagassero 2000 euro al mese andrebbero anche molti italiani a fare questi lavori |
Re: La questione del lavoro.
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ne ho conosciuta di gente cosi, brasiliani, russi ukraini, venivano qui a lavorare anche per 500 euro e poi fatot il gruzzolo se ne tornavano a fare la bella vita nei loro paesi. con 100 euro sei un semidio |
Re: La questione del lavoro.
Ogni giorno mi sveglio per guardare quelli che vanno al lavoro e poi mi rimetto a letto.
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