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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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I miei nonni non mi risulta si siano conosciuti con le modalità sopra descritte... Erano due poveri operai che vivevano nello stesso paese e che si sono semplicemente innamorati affrontando insieme le avversità della vita (e lo sono rimasti fino alla morte). Cosa molto più complicata (eufemismo) al giorno d'oggi... |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
nah i corsi e i libri sulla seduzione non servono a nulla
tutti quelli che conosco non hanno fatto nulla di straordinario o che consigliano i suddetti libercoli dipende tutto dall'aspetto fisico e poi da un pò di intraprendenza ma molte donne ti mandano segnali e poi basta cogliere quelli |
Re: La seduzione
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Ti faccio passare il discorso "segnali" perché lo condivido al 100%. Io ho sempre attratto per la mia persona e non sono nemmeno così intraprendente, se non nello sprint finale prima di mettersi insieme. Come la mettiamo? :) |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
Ho più familiarità con la sedAzione :mrgreen:
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Casomai in quei corsi s'insegna a truffare, visto che la seduzione sembra essere basata su artifizi e raggiri :mrgreen: |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Vedo di spiegarmi meglio se riesco... Durante questi corsi ti viene insegnato ad avere stima o affetto per la tua persona e a non considerarti inferiore a nessuno... E' un tasto fondamentale da battere per arrivare ad ottenere dei risultati.... Un intervento di questo tipo sicuramente aiuta a migliorare l'opinione che hai di te stesso, arrivare a non considerare le ragazze come alieni precipitati da qualche altra galassia sulla Terra e a non averne paura... Dubito moltissimo poi che possa servire ad ottenere risultati concreti perchè nel gioco della seduzione bisogna essere in due per partecipare e loro (in generale) con certi elementi proprio si rifiutano di giocare ma nonostante questo un effetto positivo c'è ed è indubbio... Almeno a parer mio... |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Non bisogna camuffare l'inesperienza ma colmarla. Sperare di ottenere risultati positivi partendo "da zero" è utopico, finanche fantasioso. |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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Re: La seduzione
Un lavoro troppo diretto sull'autostima personalmente mi fa cadere le palle!
Certi libri poi mi mettono solo angoscia e per chi ha una certa struttura psichica, è quasi impossibile tollerarla. |
Re: La seduzione
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Re: La seduzione
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la mia idea è che ci troviamo in una società poco attenta ad insegnare la socialità ai ragazzi e ai bambini. Li riempie di concetti e contenuti spesso fino all'orlo, ma pretende che le capacità sociali vengano acquisite in maniera autonoma semplicemente per il fatto che sono insieme in classe a "interagire". Poi però li punisce quando interagiscono troppo, o in contesti considerati non appropriati. Crea un conflitto di interesse tra le esigenze di crescita sociale dell'individuo, e il valore riconosciuto dal sistema educativo/scolastico di crescita individuale (individualistica). Ad esempio c'è pochissimo "gioco di squadra" a scuola, tutto relegato a materie di serie B come l'educazione fisica, l'arte o il disegno, eventuali sperimentazioni di compresenze. A questo aggiungici i nuovi media comunicativi, che atrofizzano le capacità sociali legati al non verbale e al paraverbale, e completa il tutto con la sempre minor presenza dei genitori, che delegano quasi totalmente il compito educativo agli insegnanti, alla televisione, ai videogiochi, ai libri/compiti a casa, a internet. E hai un quadro piuttosto desolante di come i ragazzi ne escano socialmente atrofizzati da questo percorso, e bisognosi di reintegrare conoscenze che in altre epoche esercitavi in continuazione per strada, sul lavoro, nel gioco (importantissimo nei bambini/ragazzi!!!), nelle dinamiche di gruppo comprese quelle più incomprese e banalizzate (come le dinamiche di dominanza/sottomissione, che non vengono quasi mai analizzate in ottica etologica). Ad esempio il bullismo. Ah dimenticavo: ovviamente il sistema educativo ti insegna anche a saltare nei cerchi. Il sistema è progettato per premiare chi salta, come un leone circense nel cerchio di fuoco, dandogli il contentino, e non chi si rifiuta di saltare perché pensa di avere un'idea migliore. A furia di salti le persone si abituano e diventano tutti perfettamente addestrati. Ci sono persone addestrate a risolvere equazioni differenziali, persone addestrate ad operare a cuore aperto, persone addestrate a progettare ponti, ecc. Ma il senso critico è una conquista a cui il sistema non è orientato a portartici, e sta tutto al buon cuore e all'intelligenza dei singoli insegnanti, e alle capacità recettive/elaborative del povero studente capitato in questo sistema di ingranaggi massacranti. Piccolo ot: ho il presentimento che il sistema sia stato scientemente progettato per produrre automi e discriminare persone con senso critico, escludendole dal sistema scolastico e quindi dal potenziamento intellettivo necessario per dotare di efficacia e di efficienza alle persone. Non a caso i "ribelli" dei giorni nostri sono spesso persone molto sanguigne ma poco analitiche, e incapaci di azioni coordinate e utili, ma buoni solo a gesti di rabbia e non focalizzati (es: spaccare le vetrate delle banche per protesta). |
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