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Re: Chi fa la spia non è figlio di....
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Re: Chi fa la spia non è figlio di....
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Io non farei nulla. Il lavoratore sta facendo solo un gesto civico che do per scontato. Non lo fa spontaneamente? Bene, se lo scopro ne terrò conto, in negativo, nella valutazione dello stesso. Lo fa solo per poter reclamare un premio? Doppia considerazione negativa del lavoratore in questione. Il colpevole? Richiamo verbale alla prima e sanzione disciplinare prevista dal CCNL se è recidivo e mi da l'idea di non avere rispetto dell'azienda. Quote:
Parli di costrizione e rogna e mi sembrano termini tutt'altro che piacevoli :) Un lavoratore sbagliato per me è quello che può venire a ricattare, leccare o fare qualcosa per tornaconto. Se fossi io il titolare troverebbe il nulla, altro che costrizione al ringraziamento. Dal lato del lavoratore, se si comporta così, o asseconda la mentalità sfruttatrice di molti lavoratori (vedi la falsa malattia/infortunio, il marciar sopra su certe cose, ecc.) pur di arraffare oppure si trova in una condizione di sfruttamento: vuoi perché lavora da dipendente pur avendo contratti a progetto, vuoi perché viene tenuto in apprendistato pur dandogli mansioni di responsabilità, vuoi perché è fisso al minimo tabellare, vuoi perché è sottolivellato, vuoi perché fa straordinari (magari non pagati), ecc. Se uno non sfrutta e sceglie i propri dipendenti con attenzione ha un rischio quasi nullo di trovarsi "ricattatori". |
Re: Chi fa la spia non è figlio di....
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Re: Chi fa la spia non è figlio di....
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Re: Chi fa la spia non è figlio di....
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Non segnalo nemmeno offese o post offensivi qua sul forum, salvo particolari occasioni. Quindi figurati :D Francamente, le spie mi fanno semplicemente ribrezzo |
Re: Chi fa la spia non è figlio di....
Sono stata vittima di "spionaggio" da parte di una collega/capetta in un momento in cui il mio rapporto col datore di lavoro non era rose e fiori, e mi teneva sotto controllo. In quel caso ho tirato fuori una grinta sconosciuta e ho affrontato collega e capo a testa alta (avevo fatto una mezza cazzata, nulla di che, ma in quel momento avrei dovuto evitare). Non è bello, specialmente in un periodo di crisi e vagheggiamenti di tagli. Personalmente io mi rivolgo al "capo" solo quando subisco scorrettezze, per il resto se la mia collega passa le giornate a giocare a tetris e questo non influisce sul mio lavoro me ne frego. Sono tendenzialmente solidale con i miei colleghi, a patto che loro lo siano con me. I furbetti non mi piacciono, ma mi piace ancora meno che gli unici a godere di privilegi siano sempre quelli che le vacanze se le fanno alle maldive esigendo (e mai ringraziando) che i cristiani a mille euro al mese diano anche il sangue per questo.
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