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chrissolo 07-10-2012 23:16

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 881055)
io ho il problema opposto. Ho la fastidiosissima sensazione che "tanto tutto si sistemerà".

Questo mi sottrae motivazione ed energie. Perché alla fine, "tanto tutto si sistemerà".

E ovviamente so che non è vero. Finora non s'è sistemato un beneamato cazzo, tranne che quando mi ci sono messo io sotto a farlo.

Il punto è che con le sensazioni ci si fa molto ma molto poco, sono quasi irrilevanti.. serve agire, ovviamente, ma servono pure dei riscontri (di qualche tipo).

Se agisci e non succede niente allora iniziano i guai seri.

chrissolo 07-10-2012 23:16

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Pietro (Messaggio 881071)
Non ti dirò di non farlo..
Però sappi che capisco il tuo dolore

Non credo proprio. E' impossibile capire cosa significa.

Marco Russo 07-10-2012 23:23

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 881077)
Il punto è che con le sensazioni ci si fa molto ma molto poco, sono quasi irrilevanti.. serve agire, ovviamente, ma servono pure dei riscontri (di qualche tipo).

Se agisci e non succede niente allora iniziano i guai seri.

L'hai detto fratello.
Comunque c'è sempre tempo per agire.
Non ti vengo a raccontare palle sul fatto che cambiare a 40 è facile come a 20, ma è possibile, l'ho visto fare.
Certo se per cambiare a 20 anni ci vogliono i coglioni d'acciaio, per cambiare a 40 ci vogliono quelli adamantini.

cenerella 07-10-2012 23:25

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da soloipetali (Messaggio 880961)
vi capita di pensare che non cambierà mai nulla, che la vita non è un film e che gli anni passaranno inesorabili senza cambiamenti? Come vi fa sentire questa sensazione? Riuscite a trovare la forza di andare avanti? Di fare qualcosa?

Praticamente ogni giorno, ma la cosa è peggiorata da quando quest'estate sono diventata trentenne. Mi sento sotto pressione perché so che dovrei essere una persona diversa dalla "quindicenne" che sono. E' come se la mia mente fosse divisa in 2, mentre una parte cerca di convincermi che se non mi do da fare nulla cambierà davvero, l'altra continua a perseverare nell'errore ed andarsene per conto suo senza pensare al poi. Sento davvero il bisogno di una "guida", attualmente non so cosa mi stia facendo tirare avanti...ma non vedo l'ora di potermi rivolgere ad un terapeuta.

chrissolo 07-10-2012 23:33

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 881096)
L'hai detto fratello.
Comunque c'è sempre tempo per agire.
Non ti vengo a raccontare palle sul fatto che cambiare a 40 è facile come a 20, ma è possibile, l'ho visto fare.
Certo se per cambiare a 20 anni ci vogliono i coglioni d'acciaio, per cambiare a 40 ci vogliono quelli adamantini.

Avrei bisogno di un "social trainer" (come te).. da solo e senza esperienza (più tutti i problemi di fobia, insicurezza, ecc. ecc.) dove cazzo vai a 40 anni ?

Ma son più solo di un cane lanciato nello spazio a morire..

Marco Russo 07-10-2012 23:53

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 881129)
Avrei bisogno di un "social trainer" (come te).. da solo e senza esperienza (più tutti i problemi di fobia, insicurezza, ecc. ecc.) dove cazzo vai a 40 anni ?

Ma son più solo di un cane lanciato nello spazio a morire..

sicuramente con un modello avresti progressi più significativi e lineari, senza il consueto passaggio per il roveto dell'apprendimento per prove ed errori, cagione di sofferenze indicibili per chiunque ha dei trascorsi pesanti come quelli di molti utenti del forum.
Se poi il modello fosse una persona con una preparazione specifica ad aiutare persone in difficoltà, sarebbe ancora meglio. Io ad esempio ho raccolto nel corso di questi anni tanti di quei "barbatrucchi" che mi aiutano ad andare avanti, ma non ho né un elenco organico né la capacità per spiegare agli altri in che contesto usarli e neppure la garanzia che servono. Sono dei trucchetti che mi sono autocostruito/autoprocurato e che sono stati funzionali, e tutt'ora funzionano*.

L'alternativa è scoprire a proprie spese che persino il progetto del suicidio era semplicemente una scusa per rimandare il cambiamento. Scoprire che l'istinto di sopravvivenza è più grande di quanto non si pensava e che si sono sprecati anni a pensare al suicidio paraculisticamente quando lo si poteva tentare subito e scoprire subito che non era la strada azzeccata (come successo all'utente storico clark kent).

*Tanto per dirtene una: quando sono in fase di procrastinazione cronica grave sono un continuo fare ritardi. Per evitarli, mi pianifico il numero di secondi necessari alla singola attività: es, lavarsi i denti 120 secondi, farsi la doccia 600 secondi, vestirsi 360 secondi. E faccio il conto alla rovescia...

chrissolo 08-10-2012 00:00

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Pietro (Messaggio 881206)
Ti chiederei solo di non banalizzare in questo modo il suicidio..è una cosa a parte..ci sarebbe da parlarne per giorni

Nella vita tutto (compresa la morte) è ESTREMAMENTE banale.. è questo il grosso del problema.

rainy 08-10-2012 00:02

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 881209)
Nella vita tutto (compresa la morte) è ESTREMAMENTE banale.. è questo il grosso del problema.

La vita stessa è banale.
Questo mio stesso post è banale

Marco Russo 08-10-2012 00:06

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Pietro (Messaggio 881206)
Ti chiederei solo di non banalizzare in questo modo il suicidio..è una cosa a parte..ci sarebbe da parlarne per giorni

non c'è niente da banalizzare. Lo so che risulta provocatorio, ma tentatelo il suicidio. Non è certo facile. Ma non tentatelo paraculisticamente, tentatelo veramente.
L'istinto di sopravvivenza è tra le forze motivazionali una delle più potenti. Provate a uccidervi trattenendo il respiro, o annegandovi nel lavandino, tirando su con un respiro profondo tutta l'acqua che riuscite. Se foste determinati potreste riuscirci, e invece non ci riuscite. Non ci riuscite perché la morte vi spaventerà.
Solo allora vi sarà evidente che il pensiero del suicidio è un modo per rimandare a un futuro remoto la scelta che in realtà dovete compiere adesso.
La scelta di vivere o di morire.

Barretta 08-10-2012 00:12

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Ora come ora la mia è un'incertezza, ma sinceramente non vedo come potrebbe cambiare in meglio la mia situazione, data la mia attuale visione della vita senza uno scopo e fine al solo "cercare di sopravvivere", visto che credo di non riuscire ad affezionarmi praticamente più alle persone, non c'è più lo stupore, non concepisco più la felicità! Anche se diventassi una persona migliore (la mia unica ambizione attuale) sto iniziando a pensare che questa depressione non passerebbe comunque, anche se ancora non ne ho la certezza.
Tutti penserebbero che queste siano parole presuntuose pronunciate da una ragazza della mia età, ma è davvero così che mi sento, senza esagerazioni, e non penso che la maggior parte dei miei coetanei si senta così, anzi, ne sono sicura. Si vede già dalla mia faccia, tutti me lo ripetono ogni giorno (specialmente a scuola) "Eddai, che è sta faccia, un po' di voglia di vivere!", ma che faccia pretendono che io debba avere? Il fatto è che non trovo più niente di interessante nella vita, non vedo perché dovrei essere sorridente, partecipe e reattiva come loro ogni giorno che passa.
Nonostante questo, cerco comunque di ridere, di scherzare, di sentirmi ancora in vita e artefice della mia giornata, ci provo. A volte riesco anche a dimenticarmi per un po' dei miei pensieri, divento quasi una persona normale tra la gente, rido e faccio ridere, parlo e mi confronto; poi torno a casa e tutto ritorna in poco tempo come prima.
In alcuni altri casi però devo dire che riesco a sentirmi felice per un giorno, per una mattina, per un'ora o per qualche minuto semplicemente guardando qualche paesaggio avvolto da quelle atmosfere incantevoli di luci particolari, che ti prendono e ti ricordano che c'è davvero del bello. Inutile dire che queste cose siano rare.

Perciò, attualmente, la mia felicità dipende dalla luce, dalle nuvole, dal vento e dalla vegetazione, e non molto spesso questi elementi sono in grado di colpirmi. Bisogna che capiti la giornata con la giusta atmosfera.

Non so se c'è realmente un modo per cambiare la mia concezione di vita o se non posso vederlo perché impedita dal mio stato d'animo che mi offusca la mente.

chrissolo 08-10-2012 00:14

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 881224)
non c'è niente da banalizzare. Lo so che risulta provocatorio, ma tentatelo il suicidio. Non è certo facile.
La scelta di vivere o di morire.

Sì, non è facile per niente.. in effetti.

E' che ad un certo punto quando le vie d'uscita non ci sono più e si entra in un crepuscolo di dolore senza fine e confine.. uno non ce la fa più.

Pietro 08-10-2012 00:17

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 881224)
non c'è niente da banalizzare. Lo so che risulta provocatorio, ma tentatelo il suicidio. Non è certo facile. Ma non tentatelo paraculisticamente, tentatelo veramente.
L'istinto di sopravvivenza è tra le forze motivazionali una delle più potenti. Provate a uccidervi trattenendo il respiro, o annegandovi nel lavandino, tirando su con un respiro profondo tutta l'acqua che riuscite. Se foste determinati potreste riuscirci, e invece non ci riuscite. Non ci riuscite perché la morte vi spaventerà.
Solo allora vi sarà evidente che il pensiero del suicidio è un modo per rimandare a un futuro remoto la scelta che in realtà dovete compiere adesso.
La scelta di vivere o di morire.

Devo solo trovare il modo di superare l'istinto di sopravvivenza e di non dare nell'occhio..quando mi fecero la lavanda gastrica perchè avevo ingerito 30 pillole di antidepressivo purtroppo mi scoprirono..

Herzeleid 08-10-2012 01:03

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Memento mori.

VyCanisMajoris 08-10-2012 03:18

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 881224)
L'istinto di sopravvivenza è tra le forze motivazionali una delle più potenti. Provate a uccidervi trattenendo il respiro, o annegandovi nel lavandino, tirando su con un respiro profondo tutta l'acqua che riuscite. Se foste determinati potreste riuscirci, e invece non ci riuscite. Non ci riuscite perché la morte vi spaventerà.

Non per niente si chiama istinto. E' una reazione incontrollata e da noi incontrollabile, residuo della natura animalesca che troppo spesso ci dimentichiamo di avere.
E' scientificamente impossibile suicidarsi tenendo la testa sott'acqua o in maniere simili, perchè una forza spontanea ce lo impedirà sempre.
E, non è per banalizzare il fenomeno del suicidio, ma è per questo motivo che mi convinco sempre di più che il suicidio NON E' la soluzione. Non la soluzione naturale, perlomeno.

Sverso 08-10-2012 05:12

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Se l'istinto di sopravvivenza fosse davvero così forte non ci sarebbe un milione di suicidi all'anno.

Yumenohashi 08-10-2012 07:03

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Quote:

Originariamente inviata da Sverso (Messaggio 881449)
Se l'istinto di sopravvivenza fosse davvero così forte non ci sarebbe un milione di suicidi all'anno.

Secondo me molte volte più che l'istinto di soprawivenza prevale proprio la paura di far cilecca e soprawivere :pensando:

Pietro 08-10-2012 07:38

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
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Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 881456)
Secondo me molte volte più che l'istinto di soprawivenza prevale proprio la paura di far cilecca e soprawivere :pensando:

Anche quello..metti che ti butti dal sesto piano e diventi paraplegico..ancora peggio!

barclay 08-10-2012 07:56

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Quote:

Originariamente inviata da Pietro (Messaggio 881245)
Devo solo trovare il modo di superare l'istinto di sopravvivenza e di non dare nell'occhio..quando mi fecero la lavanda gastrica perchè avevo ingerito 30 pillole di antidepressivo purtroppo mi scoprirono..

In realtà t'hanno fatto un favore: il sovradosaggio di SSRI raramente causa la morte, ma sicuramente causa la sindrome serotoninergica maligna e, da come la descrivono, è un inferno in terra.
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 881456)
Secondo me molte volte più che l'istinto di soprawivenza prevale proprio la paura di far cilecca e soprawivere :pensando:

O anche il terrore del T.S.O. Se uno è depresso quando si suicida, figurarsi dopo aver passato 2 settimane chiuso nel SOPDC (*).

* Servizio Ospedaliero Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Pietro 08-10-2012 07:59

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 881471)
O anche il terrore del T.S.O. Se uno è depresso quando si suicida, figurarsi dopo aver passato 2 settimane chiuso nel SOPDC (*).

* Servizio Ospedaliero Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Eeeeeh..a chi lo dici..

GiuseppeSport 08-10-2012 08:08

Re: La sensazione che non cambierà mai nulla
 
Io invece non ho la certezza che non cambierà nulla perchè grazie alla speranza credo che un giorno le cose possano cambiare.Questo atteggiamento mi rovina ancora di più perchè fa si che io attendo ancora senza agire.Forse sarebbe stato meglio avere la certezza fin dall'inizio che niente può cambiare senza una nostra iniziativa così almeno mi sarei sentito costretto a muovermi.


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