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Re: Devo svegliarmi
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Re: Devo svegliarmi
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E non c'è nulla di male, significa soltanto avere gusti diversi. A te cosa piace fare? Alle volte capita anche di trovarsi in certe situazioni solo perché non si ha la fortuna di avere intorno delle persone compatibili. Magari hai bisogno di amiche in grado di condividere di più i tuoi gusti... |
Re: Devo svegliarmi
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Ecco, io penso che se ora è frustrante per me, che ci sono passata e so perfettamente cosa si provi (poi per ognuno è un po' diverso), immagino per coloro i quali non ci siano mai passati che cosa voglia dire provarle tutte per distogliere qualcuno a loro vicino dalla nube nera. Non c'è verso. Io ero letteralmente sola nel periodo. Se le persone non le allontanavo io, si allontanavano loro perché non capivano i miei comportamenti, il mio discostarmi dalle situazioni, persone, etc. Ma solo ora apprezzo pienamente quei pochi e piccoli gesti, perché solo ora comprendo la fatica di compierli senza avere nulla in cambio (anzi, talvolta ci si sente quasi "colpevoli" nel porre domande o intavolando discorsi e trovando una risposta di atteggiamenti di difesa, paura, aggressività e ulteriore chiusura), nella speranza che possano anche in minima parte affievolire il dolore di qualcuno, senza farlo ritrarre, senza ferirlo ulteriormente. Chi non ci molla, di fronte a tutto questo, per quanto possa sbagliare negli approcci, farci incazzare, o quant'altro, va comunque rispettato (almeno finché non giudica negativamente senza cognizione di causa) e riconosciuto, perché alla fine niente ci è dovuto. Non dimentichiamocelo, anzi, è una grande fortuna che non tutti hanno avuto. Solo è difficile captarlo con lucidità in una situazione del genere, me rendo conto. |
Re: Devo svegliarmi
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Re: Devo svegliarmi
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Se non fosse per loro metterei il naso fuori casa molto di meno :arrossire: |
Re: Devo svegliarmi
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Re: Devo svegliarmi
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Ma c'è anche un fenomeno opposto da considerare, quando si cerca un aiuto e si ottengono invece risposte che suonano come dileggio o attacco. Quando una persona è "appena riuscita" a combattere un dolore così intenso come certi tipi di sofferenze, ne è disgustato. E' ancora emotivamente coinvolto, e pertanto potrebbe in taluni casi adottare modalità di comportamento "non proprio piacevoli" al fine di allontanare, ferendo, persone che stanno male e che gli ricordano la sensazione da lui/lei provata. Io ho passato un certo periodo ad essere letteralmente INFASTIDITO dalla gente con problemi. Mi sentivo uscito, guarito (con un certo grado di presunzione, giacché se avessi saputo che mi ero solo illuso di poter proseguire per progressi illimitati senza una direzione guida, non avrei gioito così tanto della mia condizione), e da un lato orgoglioso di essere riuscito a farcela per l'80% con le mie forze (all'epoca sottovalutavo l'impatto che la terapia ha avuto su di me), dall'altro empatizzavo profondamente nei confronti di chi si sentiva male esattamente come mi sentivo io prima della mia presunta guarigione. Risultato: mi prendevo a male, certe persone non le potevo proprio sopportare! Avrò dedicato in questi commenti anche pesanti nei confronti di persone che secondo me non facevano abbastanza per uscirne, ho fatto consapevolmente male a delle persone, ho ferito scientemente, e scientificamente. Solo adesso mi accorgo di quanto presuntuoso, insensibile (o meglio, "malsensibile", visto che sentivo chiaramente il dolore altrui ma lo interpretavo in un'ottica totalmente sballata) e supponente sono stato. Vorrei poter chiedere scusa a tutte le persone che ho ferito in quegli anni, ma purtroppo non mi è dato. Lo farò qui, simbolicamente. Tutto questo discorso per dire che si dà per scontato che una persona passata da un certo disagio (psichico, emotivo, ecc.) sia in grado di comprendere meglio altri suoi simili, ma non sempre è vero, e non è certo per mancanza di esperienza, ma forse è perché il rievocare certe esperienze che si credono superate fa così male da elicitare reazioni avverse di notevole veemenza. Ergo: non bisogna credere che una persona che "minimizza" o "irride" certi problemi sia poco sofferente, probabilmente anzi quello è il modo in cui inconsciamente si trova ad esorcizzare la sua sofferenza. |
Re: Devo svegliarmi
Mi dispiace ,a volte siamo circondati da persone che non capiscono una mazza ,molti pensano che siamo pigri ,un pochino e anche vero per quanto mi riguarda, ma spesso e apatia stanchezza fisica ,tutto dovuto all'ansia e una leggera depressione , io lavoro e a volte e un peso, non e un lavoro sedentario, devo darmi da fare muovermi e col passare del tempo io non ringiovanisco mica ,certo sono fortunata ad averlo ,ma spesso non vorrei fare niente .Io ho ripreso a uscire un po' con le colleghe dopo 7 anni di lavoro -casa /casa -lavoro ,ma mi devo sforzare ,come se ci fossero due me, una mi dice di uscire l'altra mi dice di rimanere a casa la seconda e' un po' piu dominante ,considerando che neanche io guido devo dipendere da gli altri e a volte uso ansioliti in caso di bisogno ,
sembrerebbe l'unica soluzione per vivere un po' ,quindi ti capisco . |
Re: Devo svegliarmi
Ti capisco, perchè sono un po' come te, ne abbiamo parlato a volte...
Io credo che ti servirebbe qualcuno che ti spingesse lentamente... a uscire, a superare le tue paure... E lo so, le persone non piovono dal cielo, però è l'unica cosa che mi viene in mente... anche io non combino un granché :( |
Re: Devo svegliarmi
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