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Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
Ma la moderazione non ha nulla da commentare? Dopo aver ascoltato l'Assoluto in ben 6 versioni... :occhiali:
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Re: Il Musicaforum
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Messaggio censurato dalla moderazione. :occhiali: Ok, passiamo a quella dopo? :occhiali: |
Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
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Scherzo Oppure no :mrgreen: |
Re: Il Musicaforum
Tutti espertoni di musica qui dentro..e nessuno che si caga un capolavoro del genere?:miodio:
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Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
Oh approfitto di questo thread per chiedere quale è il significato di questa canzone:
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Re: Il Musicaforum
Hey you è di poco precedente a Comfortably numb, sia all'interno di The Wall sia nel percorso mentale e biografico del protagonista Pink.
Ha appena completato il muro che lo separa dagli altri, un muro alzato su mattone dopo mattone con la perdita del padre, le umiliazioni subite a scuola, le oppressioni materne, l'alienazione della rockstar di successo. Adesso è solo e cerca disperatamente di comunicare con qualcuno al di là del muro: la prima parte della canzone è punteggiata da queste richieste di aiuto che esplodono nell'assolo centrale, sempre più disperato. Ma il suo stesso isolamento lo porta a non poter davvero avvicinarsi a nessuno. But it was only a fantasy The wall was too high, as you can see No matter how ge tried, he could not break free and the worms ate into his brain L'immagine dei vermi che rodono il cervello sarà materializzata dal movimento violento e razzista dei Vermi a cui Pink aderirà nella parte finale dell'album, dando corpo all'estremizzazione delle proprie paranoie in funzione antisociale. |
Re: Il Musicaforum
Alcune misere osservazioni che non possono riprodurre che una scintilla della bellezza del Sublime :occhiali:
Un'impressione che mi viene in mente, volendo rilevare una differenza tra le versioni di CN prima e dopo l'abbandono di Waters, è che la voce particolare di Roger è più adatta a impersonare il dottore che viene a imbottire di farmaci Pink per farlo andare al suo show, con tonalità quasi ironiche e irridenti, come se quella cura non fosse altro che uno strumento per prolungare le sue sofferenze (ed infatti è così che viene percepita). Non a caso Gilmour (che interpreta Pink) nei primi concerti cantava dalla cima del muro che era stato via via innalzato durante il concerto dei Sommi, a significare la distanza che ormai separa il protagonista dagli altri e di cui egli prende coscienza proprio in questa canzone (I can't explain, you would not understand, this is not how I am: l'incomunicabilità è totale). Invece, nei concerti successivi al distacco di Waters, la parte che era affidata a lui viene cantata dal resto del gruppo (di solito da Wright più altri musicisti che spesso accompagnavano la band), ottenendo un effetto a mio parere ancora più straniante, come di un coro di voci che venga dal profondo dei pensieri confusi e sconvolti di Pink. Sarebbe anche superfluo ricordarlo (ma ammirare la bellezza anche quando è struggente non è mai superfluo), ad ogni modo non posso non aggiungere che gli assoli di chitarra di Gilmour in questo capolavoro sono magistrali. Assoli, perché oltre a quello famosissimo finale, giudicato a torto uno dei migliori della storia (perché in realtà è IL migliore), c'è anche quello centrale, quello che giustamente all'interno del film Pink Floyd The Wall (altro capolavoro ingiustamente misconosciuto :occhiali: ) viene commentato con immagini "bucoliche" di Pink bambino. Il ricordo della "febbre" che gli faceva diventare le mani gonfie "come palloni" è il ricordo delle prime paure, delle prime deformazioni deliranti della realtà, delle prime esperienze di solitudine (emblematico l'episodio del topolino che muore perché Pink è costretto a tenerlo fuori casa dalle urla della madre) e insieme il rimpianto per un'infanzia ormai perduta, in cui le cose potevano andare ancora diversamente e quelle paure potevano rimanere allo stato di timori infantili, come tante volte accade, senza crescere e diventare ossessioni e paranoie (the child is grown, the dream has gone). Ottima e opportuna, dunque, la nota struggente e malinconica di questo assolo centrale. Mentre ovviamente non ci sono parole suffucienti per cantare le lodi dell'assolo finale, un'apoteosi di note in crescendo che dimostra come non ci sia bisogno di grande tecnica per elevarsi ai livelli più sublimi dell'Arte, ma di talento e ispirazione. Non virtuosismi con innumerevoli note che si succedono in pochissimo tempo, ma una struttura semplice eppure capace di esprimere il dolore, la disperazione, la solitudine come fosse la voce che parlasse (qui l'altro Sommo ci sta a meraviglia :occhiali: ), anzi anche meglio: variazioni sul tema e riprese ossessive che sembrano condurre passo dopo passo nel labirinto della mente di Pink, sempre più lontani dal mondo e dalla sofferenza che esso provoca (non va dimenticato che il muro separa e allontana, ma in primo luogo protegge anche dalle ferite inferte dall'esterno: è per questo che viene costruito), sempre più piacevolmente insensibili. Sembra quasi che la chitarra voglia ipnotizzare la mente e il cuore di chi ascolta, dirgli che c'è qualcuno o qualcosa in grado di comprendere e lenire le sue inquietudini e le sue ansie. E la voce calda di Gilmour prima, la sua maestria alla chitarra poi, lo dimostrano appieno nelle versioni dei tour di The delicate sound of thunder e di PULSE*, in cui può dare libero sfogo all'improvvisazione e perdersi e far perdere il pubblico in assoli che si vorrebbe non finissero mai (in particolare in PULSE quando viene aperto il globo luminoso calato dall'alto, si raggiunge IMHO l'apice della trance, o dell'estasi a seconda dei punti di vista). Una maestria, quella di Gilmour, che non va persa (Deo gratias) nelle ultime esibizioni di nuovo al fianco di Waters, in cui la voce sempre più roca e "fuori fase" di quest'ultimo fa da contrasto al sempre sublime suono del Sommo Chitarrista. Il resto del mondo in basso, a blaterare parole senza senso apparente e lui isolato, ma di uno splendido isolamento, in cima al muro a rendere cosa viva il suo strumento e a contemplare con esso e in esso il Sublime :riverenza: *(in questo tour erano venuti anche a Torino ^^ ) |
Re: Il Musicaforum
@ Pietro: molto interessante e puntuale il tuo commento, davvero non avrei saputo dire di più e meglio.
Devo solo fare due piccole osservazioni: le voci che si sentono all'inizio della canzone nella versione cinematografica (e in quella del tour del 1980), non rappresentano solo quelle degli addetti dell'albergo e del seguito di Pink che cercano di farsi aprire, ma anche le sue ossessioni che si concentrano nella fase finale del suo delirio (e che in parte erano state richiamate nelle canzoni precedenti): tra queste la voce del maestro di scuola (Wrong! Do it again) e della groupie che gli chiede se è tutto OK e che lui scaccerà in preda a uno scatto d'ira in One of my turns (Una delle mie sbroccate, in pratica). Inoltre quando Pink afferma There is no pain, you are receding, credo si riferisca al fatto che le parole del dottore gli arrivano come da un altro mondo, ovattate (Your lips move, but I cannot hear what you're saying), per cui a lui che gli chiede dove sente dolore (Now can you show me where it hurts) risponde che non sente nulla e che lo sta vedendo svanire (receding) in dissolvenza come una nave all'orizzonte (a distant ship smokes under the horizon). |
Re: Il Musicaforum
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Anche sulle parole del dottore dovresti avere ragione..anche lì lui sente le parole come farfugli confusi e non capisce (o non riesce a capire) ciò che gli viene detto..e quella nave avanza all'orizzionte,incurante di tutto.. Strano che questo thread non abbia avuto successo.. D'altronde siamo in pochi ad apprezzarli..pochi ma buoni :) |
Re: Il Musicaforum
Dunque dunque.. sono un po' in soggezione sinceramente, credo sia anche per questo che il thread va a rilento :mannaggia:
Ascoltato confortably numb per la PRIMA volta! Qualcuno sollevi Winston per piacere. Ha battuto la testa? No. Bene bene poggiatelo nell'angolo mentre si riprende.. No, in realtà qualche tempo fa incappai nel concerto live di The wall, che conteneva questo pezzo.. :ridacchiare: Ad ogni modo... dopo aver letto le spiegazioni di Pietro e Winston relative al brano mi sembra ben costruito, oltre che ottimamente eseguito. Ma se lo avessi ascoltato da zero, senza avere idea del contesto.. Cosa avrei capito? Il testo è parecchio sibillino, e l'atmosfera un po' generica, secondo me. Insomma, non so. Non mi sono emozionato molto... mmm... :nonso: |
Re: Il Musicaforum
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Quando seguii il concerto mi prese abbastanza, e il filo logico creò un'esperienza interessante ed emotivamente intensa.. Le grandiose scenografie aiutavano anche.. Parlo comunque di qualche tempo fa.. Ora l'avevo ripreso dal nulla, e senza preparazione non mi avrebbe detto granché :pensando: Poi va a gusti, stavolta è andata così, mi dovrò gustare l'intero album per apprezzare al meglio :timidezza: |
Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
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Re: Il Musicaforum
Aspettatemi che arrivo anch'io col mio commento... :)
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Re: Il Musicaforum
Casomai non si fosse capito a me non è piaciuta, presa singolarmente è ancora peggio dell'album completo (che già non è un granché), questo va da sé. :sisi:
Preferibile Shine On You Crazy Diamond, che almeno è salvabile. :sisi: E se venisse scelta come canzone ufficiale del sito si metta agli atti che non mi riconoscerei, a meno che si volesse esprimere la noia che contraddistingue tante giornate dei fobici. :yawn: |
Re: Il Musicaforum
Anche per me si tratta della prima volta. L'ho ascoltata tutta, lo giuro, compresa la schitarrata.
E' presto per poter formulare un giudizio sensato, dovrò ripetere l'esperienza, e consultare bene il testo. |
Re: Il Musicaforum
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