Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Eh certo, molto costruttivi i tuoi luoghi comuni (alias "linguaggio colloquiale") sui romani. Ti consiglio di tenerteli per te, invece di esternarli in pubblico.

Bravo, citazione corretta. Tu sei il lupo e i romani sono l'agnello. Tu spari insulti su di loro e poi li accusi pure di intorbidarti l'acqua :sisi:

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

ma perchè:pensando:
quindi ora non si può manco dire:" bah per quel poco che conosco, e magari mi sbaglio, i romani son fatti così"?
Io son del sud e onestamente son convinta che molta gente del nord sia menefreghista, fredda, chiusa, questo non vuol dire che dicendo questo sto insultando gli utenti del nord di questo sito.( anche perchè ho conosciuto gente del nord che ho adorato in passato )
Perchè in ogni cosa ci dovete vedere il male? perchè in ogni frase detta a livello generale vi sentite così presi in causa?:(
se qualcuno dice che nella mia città ( per quel poco che conosce lui ) c'è solo la mafia ( faccio un esempio ), basta rispondere che non è proprio così e che c'è tanto altro, quella persona ha ammesso di conoscerne poco e ammette che potrebbe anche sbagliarsi.
Non è un'offesa mortale :testata:

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

ti voglio bene zoe :timidi:

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Togli pure il magari... se te lo dico io che sono friulano trapiantato a MI a 11 anni... una sorella di mia mamma andò a Roma e sposò un laziale, e abitavano a Roma. Questo zio per me era un mito: diceva che i soldi devono circolare e infatti quando 1 volta all'anno venivano in vacanza in Friuli, mi sganciava sempre qualcosa :-))
Faceva anche un lavoro importante, ma era alla mano e sempre con la battuta pronta. Ricordo le risate che faceva fare a tutti i parenti, a tavola...

Nel 92, per motivi sindacali, con una mia collega andammo a Roma. La mia collega aveva conosciuto in vacanza una coppia simpatica di romani, e quella sera ci vennero a prendere in albergo, ci portarono a cena in un ristorante e insistettero per pagarci la cena... anche a me che per loro ero un estraneo... io mi opposi, ma non ci fu niente da fare. Delle persone educatissime e simpatiche, altro che burini!
Poi lo so che ci sono anche i burini, a Milano ne conosco parecchi (anche se per dirla tutta, pur passando per milanesi sono originari di altre regioni, come me).

Insomma, io a Roma ci andrei, e anche di corsa: sarà perché non sono mai riuscito ad ambientarmi a Milano, per il clima (in Friuli forse faceva più freddo, ma se in inverno ti mettevi al sole ti scaldavi, qua il sole da novembre a marzo si vede ben di rado!).
E poi, l'idea di vivere in una delle città più storiche e conosciute al mondo....

Se hai i genitori ancora relativamente giovani, che non ti diano preoccupazioni a lasciarli da soli, vai! Per me ti troveresti bene, avresti anche il mare vicino :-)

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

:mrgreen::timidez
comunque tornando in topic.
Io non ci andrei.
Ho poca esperienza di entrambele città, in una ci sono stata una volta, l'altra l'ho frequentata di più, ma sempre roba di mesi. Ma son due grandissime città, entrambe incasinate, dispersive, insomma, a parte la gente non ci vedo fondamentali differenze.
Se avessi un lavoro e avessi la possibilità di cambiarlo e farmi trasferire altrove, accetterei solo un posto all'estero, fossi in te.
Se a me dicessero che mi possono trasferire a roma o a milano, onestamente ci penserei seriamente, ma io non abito in una grande città, e sono convinta che avrei molte più possibilità al centro nord che rimanendo qui.
Certo, l'estero sarebbe il massimo ( dipende sempre dai posti, se mi vogliono mandare in romania magari rifiuto eh ).
Il fulcro è: cambi ambiente, ma ti ritrovi in una città per certi versi simile a quella dove abiti. Però non hai più famiglia o amici vicino.
Io una situazione del genere l'accetterei solo se andassi in un posto totalmente diverso dal mio contesto abitativo.

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

per fortuna una persona che entra nel merito della discussione, condividendo la sua esperienza e dando l'occasione a me di descrivere la mia.
La mia prima esperienza a roma, ci andai con la mia ragazza di allora e un'altra bellissima ragazza, ed ebbi l'impressione che molta della "cafonaggine" e "ciaciaronaggine" delle persone a noi intorno fosse un po' ostentata e forzata, come se le persone stessero cercando di entrare nel copione del "romano tipo"; comportamento probabilmente volto allo scopo di impressionare le ragazze. Non intendo certo assolutizzare quest'esperienza (la quale peraltro non è stata riconfermata nella seconda occasione di rivedere roma), però devo ammettere che ne sono rimasto impressionato. Negativamente.

ho deciso di provarci, vediamo cosa succede. Le osservazioni di Zoe666 sono le stesse che mi frenano, ma attualmente l'unica opportunità concreta di cambiare vita lavorativa è questa. Per cambi più radicali sarei costretto a mettere in discussione il mio posto a tempo indeterminato (che di questi tempi è oro) e anche il mio settore di impiego nell'informatica.
Può darsi che questa esperienza romana aggiunga un peso al piatto della bilancia che mi spinge la una svolta radicale di mollar tutto e andare all'estero, perciò, buttiamoci...

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Pure la faccetta perplessa, vabbè... :miodio:
Guarda, se c'è una cosa che non sopporto è lo sparare sentenze e poi rimangiarsele dicendo "Vabbè, che ho detto? non ho detto nulla, mi hanno frainteso", stile Berlusconi. Ognuno si prenda la presponsabilità di quello che dice.

E se a uno gli viene di far notare che, non "magari", ma di sicuro si tratta di un pregiudizio? Ora non si può manco dirlo? ci si devono sorbire luoghi comuni a go-go e stare zitti?

"Bah, per quel poco che ne so, e magari mi sbaglio, le donne sono opportuniste".
"Bah, per quel poco che ne so, e magari mi sbaglio, i fobici/timidi sono buoni a nulla e pigri oltre l'accettabile".
Tutto a posto?

Esattamente quello che ho fatto io. Quindi non facciamo passare per vittima chi ha semplicemente scritto un'affermazione criticabile e che ovviamente è stata controbattuta.

Se tu per primo fai osservazioni poco pertinenti, cosa vuoi rimproverare agli altri?

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

pure la faccetta :o , adesso è un problema anche l'uso delle faccette?pure tu ce le metti


beh, su questo forum la prima frase è una delle più utilizzate, mi sarebbe già dovuto venire un embolo a forza di infervorarmi



a parte che non mi stavo riferendo esclusivamente a te ( ah dimenticavo, bisogna scrivere "alcuni utenti" altrimenti ti infervori ), era un messaggio generale perchè mi sembra che appena alcuni utenti scrivono una cosa si tende ad attaccarli o a sentirsi immediatamente attaccati ( senza alcun motivo ).

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

i "burini" ci sono dappertutto qui nella repubblica delle banane..da nord a sud..

roma è bella per i monumenti, per i siti storici e i colli...sarebbe una città perfetta se non ci fosse il parlamento e i ministeri di sto caxxo...

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Non l'uso delle faccette. Posso dire che per me non c'è nulla da essere preplessi o da cadere del pero, o devo chiederti il permesso?

Non so tu, ma giustamente altre donne s'incazzano e alcuni uomini (come me) fanno notare che è una frase offensiva.

La stessa cosa potrebbe dirsi a parti invertite: si scrive un'affermazione criticabile sui romani (dando loro dei maleducati) e poi ci si sente attaccati se qualcuno osa far notare che trattasi senz'altro di pregiudizio.
Io ho il sospetto che ALCUNI utenti invochino massima libertà d'espressione per loro stessi (fino ai limiti dell'insulto o del luogo comune offensivo), ma poi si lamentino subito di essere "attaccati" non appena qualcuno critica quello che dicono. In sintesi, io dico quel cazzo che mi pare, e se tu mi critichi faccio la vittima e invoco la libertà d'espressione (la mia, of course). Il chiagni e fotti di berlusconiana memoria.
A quegli utenti ricordo che devono venire a patti col concetto che gli altri sono liberi di esprimere il loro dissenso quando vogliono. Se non vogliono sentire voci in disaccordo, scrivano sul loro diario privato. Questo è un forum pubblico.

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Time-out.

Darò una lunga sospensione al prossimo che invece di rispondere al quesito di Marco continuerà a disquisire sulla cafonaggine degli abitanti di questa o quella regione.

Sono stufo di vedere topic andare in vacca.

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

In bocca al lupo! :perfetto:

E' una scelta personale quindi solo tu puoi sapere cosa è meglio per te. Per quello che mi riguarda penso che ci sarei andata anche perchè, fra la mia procrastinazione cronica e la mia "pigrizia", spesso io sono riuscita a mettermi in gioco e ad ottenere i cambiamenti personali che desideravo, solo quando mi sono messa in una situazione in cui non avevo scelta e dovevo darmi una mossa per forza. Quindi forse in questo senso un trasferimento può aiutarti.
Riassumendo: desideri un cambiamento nella tua vita attuale? Bè se ti trasferisci in un modo o nell'altro devi cambiare per forza.

Poi ogni posto al mondo ha i suoi pro e i suoi contro.

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

ti ringrazio per l'intervento, moon.
Ma nella scelta del luogo a mio parere pesa molto l'aspetto caratteriale/culturale "preponderante".

Lasciamo perdere per un momento la cafonaggine presunta, percepita o effettiva di questi o quelli cittadini. Voglio per un momento parlare di una caratteristica peculiare di alcune persone, caratteristica che immagino non infastidisca solo me, e la cui disquisizione ritengo opportuna solo su di un forum come Fobia Sociale, dove posso con sincerità e trasparenza esternare le mie difficoltà sociali.

La fisicità.
Non c'è niente di male ad essere fisici, beneinteso, ma la cinestetica è qualcosa a cui mi sono abituato a forza solo nell'ultimo periodo, e mi domando se riuscirei a tollerare di vivere H24 in un'area dove la comunicazione non verbale è molto fisica.

La mia esperienza empirica (senza alcuna pretesa di universalità*) mi ha portato a ritenere tendenzialmente e statisticamente più portate le persone del sud che quelle del nord ad un atteggiamento sociale più fisico, nel bene e nel male.
Perciò l'ipotesi di andare a Roma mi spaventa anche da questo punto di vista.
Poi ovviamente ci sono pro e contro rispetto all'atteggiamento che riscontro preponderante qui al nord e specialmente a milano (freddezza e distacco)...

Beh niente mi piacerebbe che si discutesse anche di questa tematica, che ha un suo peso nella scelta di trasferirsi o meno.


*questo genere di precisazioni risultano necessarie ogni volta solo su questo forum, secondo me è uno spunto di riflessione interessante. A me sinceramente dover scrivere cose simili scoccia, non mi sento "normale".

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Io sono nato e cresciuto a Roma, ora sto a nord, non sono uno che parla coi gesti e ti dico che, anche se col DEP ci sono nato, molti dei miei problemi sono cominciati proprio dopo il trasferimento. A Roma ci sono persone di tutti i generi e non si corre il rischio di essere additato come “quello che viene da fuori”.

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

La mia esperienza empirica (senza alcuna pretesa di universalità*) mi ha portato a non trovare significative differenze da questo punto di vista, in media, nelle persone del Nord e del Sud che ho incontrato. Non so se questo può tranquillizzarti, ma tant'è.
In più, come dice Barclay, a Roma di "romani veri" (notare le virgolette) non è che ce ne siano ancora molti, come in tutte le grandi città.


*questo genere di precisazioni si rendono necessarie specialmente quando si riferiscono ad affermazioni potenzialmente offensive, e se questa è una prerogativa di questo forum è per me un motivo di più per reputarla uno dei suoi maggiori pregi

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Io sono campano e i pregiudizi c'e li ho sui napoletani/e
Non tutti/e ....però specie quando ho subito qualcosa da loro
fa un pò te
esprimo un mio giudizio....non vuol essere una offesa....

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

cmq, alla fine ho mandato il cv! l'ultimo giorno utile sarebbe stato domani! grazie a tutti! ^^

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Bah io so solo che i romani sono gente alla mano con la battuta sempre pronta, di fisicità sinceramente ne vedo ben poca l'unica cosa che mi da noia è che è strapieno di stranieri e il traffico ma penso sia così anche a Milano...

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Io se potessi rinascere vorrei farlo a Roma! E' una città che adoro ed i romani con il loro modo di fare mi trasmettono da sempre una grande allegria! Per non parlare poi dell'accento romano....fantastico! Detto questo, ora come ora, io non riuscirei mai ad allontanarmi dalla mia famiglia e dalle mie piccole sicurezze. Se per te non è un problema fare un passo così secondo me, dovresti andare dove le prospettive lavorative sono migliori: all'estero o a Roma cosa cambierebbe?Dovresti cmq lasciare i tuoi affetti quindi tanto vale farlo per l'occasione lavorativa migliore!

Re: Andare a vivere a Roma (da Milano)
 

Hai fatto bene! Se vuoi cambiare aria senza rischiare il posto è un'ottima occasione. Senza dimenticare il fatto che ti permetterebbe di affrontare nuove situazioni dove nessuno ti conosce e quindi non saresti vincolato dall'idea che qualcuno ti conosca da una vita, anche le strade che calpesti. Vuol dire tanto.
Inoltre, se l'esperienza ti piace, potrebbe essere sempre una buona rampa di lancio per fare un giro all'estero, magari, avendone naturalmente la possibilità, chiedere un'aspettativa e sondare anche altri luoghi!

A questo punto, speriamo solo che accettino la tua candidatura e il mio prossimo giretto a Roma preventiverà una tappa a prendere un caffè con marco.russo!
In bocca al lupo! :perfetto: