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Re: Cose che non capisco
chi non si laurea giusto è un cretino, fallito :mannaggia:
detta da una di buona famiglia :mrgreen: la femminilità non so cosa sia... mia mamma era bella ma aveva preso i pantaloni di mio padre... |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Anzi, potrei anche valutare positivamente una donna che in momenti di forte rabbia si lascia scappare imprecazioni e magari anche una bestemmia. La troverei più "umana", compatibile con me rispetto ad una donna che non usa mai termini volgari o che si scandalizza a sentirli. Quote:
Apprezzerei una donna che rutta (quando siamo da soli o con persone con le quali si ha confidenza). Anzi, potrebbe essere un micro-motivo in più d'interesse nei suoi confronti. Stesso discorso per le scorregge. Alla fine da questo punto di vista, uomini e donne sono uguali. Per dirla tutta e per rendere l'idea, io con le mie ex ho sempre avuto un grado di confidenza tale da usare il bagno per i miei bisogni anche in loro presenza e viceversa, senza il minimo problema. Per non parlare del fatto che rimanevamo nudi nell'appartamento, camera d'albergo anche per lungo tempo, e NON per un fine sessuale, senza disagio, imbarazzo e pudore. Per quanto possa suonare strano per qualcuna/o questo per me è un segnale di forte compatibilità e di persona "giusta" per me nonché un qualcosa che mi manca molto nella mia vita e nel rapporto con una persona (con la quale ovviamente ho un legame sentimentale). |
Re: Cose che non capisco
Perché mai una donna non dovrebbe poter scorreggiare (e ruttare) nell'intimità della vita di coppia? Bah.
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Re: Cose che non capisco
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Il principe azzurro, la donna angelo sono le tipiche idealizzazioni sociali, oggi presenti più che mai solo che si sono trasformate. Oggi c'è molta più scelta a seconda della sub cultura. Chiaramente è generazionale, se prendi spunto dai discorsi degli adulti loro sono legati ad altre "classi dirigenti", non conosco la tua età ma probabilmente il tuo top è la pop star (tanto per fare un esempio). Comunque esistono anche altri stereotipi che remano contro come il personaggio "Mary Sue" il/la perfettino/a oggi stonano spesso sono criticati mentre tirano i dannati pieni di difetti caratteriali e comportamentali. |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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per conto mio non dovrebbe farlo nemmeno l'uomo...è questione di rispetto, essendo gesti che possono dare fastidio ci si dovrebbe trattenere dal farli in presenza di altre persone, siano esse estranee o famigliari.... cioè a me il rutto "esibito" da fastidio, si può tranquillamente digerire senza allertare la protezione civile http://www.hyena-fansub.net/mediacen...cons/rutto.gif |
Re: Cose che non capisco
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Invece io li trovo dannatamente umani e genuini. Anzi, rimango perplesso quando mi viene dipinta l'immagine di donna angelicata tutta profumo di gelsomino ed aliena alle volgarità... Alla fine, nell'intimità del "pensatoio", fa le stesse cose che faccio, fa magari odori peggiori dei miei e ci saranno sicuramente situazioni in cui deve reprimere il bisogno di ruttare o scoreggiare. Se sto con una persona, perché condannarla alla stupida etichetta? Un ruttino o una scoreggiona anche puzzolente non possono far altro che lasciarmi indifferente o farmi scoppiare in una risata o scherzarci su e quant'altro. Quote:
Beh, su quello si da un colpo al cerchio ed uno alla botte ovviamente. |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
Penso che siano tutti stereotipi della società. Una persona davvero libera se ne infischia di determinati schemi morali, che altro non servono se non a dividere le persone.
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Re: Cose che non capisco
Bah, secondo me ti fa onore non capire 'ste cose Aliè. xD
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Re: Cose che non capisco
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Di solito per capire il senso di una parola parto dalla sua etimologia: quella di "intelligenza" è duplice, qualcuno la fa risalire al latino "inter"+"legere" e qualcun altro a "intra"+"legere". Nel primo caso il significato letterale sarebbe "leggere dentro", cioé tra le righe, oltre la superficie. Nel secondo, "leggere tra", con riferimento alla capacità di collegare le informazioni. Comunque aliena, il discorso non è se un laureato sia intelligente o meno, ma semmai è perché tu ti senta punta sul vivo dall'affermazione "io sono laureato ergo sono intelligente". Nessuno contesta il fatto che tu sia intelligente nonostante il fatto che non sei laureata. Ciononostante ammetterai che una prova, tra le tante, di intelligenza, sia la capacità di risolvere alcuni dei problemi affrontati in alcuni corsi di laurea. Non puoi contestare che ci voglia intelligenza.... Quote:
Io non contesto che ci siano bravissime persone cresciute in famiglie che non rientrano nel canone stereotipico della "Buona famiglia". Ti faccio un discorso squisitamente statistico, e se tu come me conosci la periferia non puoi negare che i dati siano quelli... La "buona famiglia" è la famiglia stereotipica borghese, da "mulino bianco": dove i genitori hanno un lavoro non opprimente e sufficientemente redditizio da non richiedere lavoro in straordinario; pertanto hanno il tempo per passarlo coi figli, hanno un grado di cultura medio-alto e quindi possono seguire i figli a livello scolastico non solo in maniera oppressiva/impositiva (fai i compiti altrimenti niente paghetta!) ma anche propositiva; hanno voglia, tempo ed interesse per passarlo coi figli in attività sociali (cinema/teatro, luoghi di ritrovo e socializzazione per bambini come parchi o simili, ecc.), insomma ci si dedicano. Si tratta chiaramente di uno stereotipo al quale le famiglie si avvicineranno in maniera più o meno intensamente. Come c'è lo stereotipo della famiglia operaia (il più vicino alla mia): con mia madre che faceva sempre straordinari e tornava a casa alle 11 di sera (la vedevo solo la mattina quando mi accompagnava a scuola e nei weekend), il padre troppo stanco per dar retta ai figli, che passa il pomeriggio sul divano a guardare la tv... tuttavia i miei genitori non hanno mai voluto che crescessi "per strada", e hanno compiuto diverse scelte (alcune giuste, altre purtroppo sbagliate) affinché non intraprendessi quella direzione... ma molti miei coetanei che abitavano nel mio palazzo sono cresciuti in questa maniera. Per un genitore stanco è facile lasciare che il figlio si amministri da solo, ci vuole molto impegno e forza di volontà per dare sostegno e supporto genitoriali in queste situazioni. Per fortuna, Aliena, genitori che nonostante tutte le contingenze negative s'impegnano al loro meglio per dare il possibile ai loro figli ci sono. Anzi sicuramente sono più rari quelli che per un motivo o per l'altro non si sono preoccupati abbastanza, lasciando i figli allo sbando. Ma di solito ci si stupisce di più quando questo avviene in una cosiddetta "buona famiglia" che non in una "cattiva", per ovvi motivi. Quote:
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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a me semplicemente i rutti e le scoregge e funzioni corporali varie provocano fastidio, o imbarazzo se vuoi, ma questo vale anche per gli uomini, non solo per le donne... Quote:
ma se proprio si vuole la soddisfazione dell'eco rindondante che fa tremare il palazzo lo si può fare in solitudine (come fece il buon ragioniere nella mitica scena del casinò :D) |
Re: Cose che non capisco
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Cioè si può scorreggiare, ma con discrezione. :mrgreen: |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Se poi il peto/rutto scappa, da parte mia o sua nessuna crocifissione, ma fatti di proposito personalmente mi muore la poesia... |
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