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Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
Si è vero oggi con la tecnologia,abbiamo perso l'essenza.
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Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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se cerchiamo l'amico perfetto forse uno o due ne troveremo nella vita gli altri sono conoscenti,amici di comodo ma servono anche loro o no??? sennò si sta sempre in casa oppure si conosce qualcuno e lo si carica di aspettative che non va bene |
Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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perchè spariscono e non l'aiutano se ha bisogno o contraccambiano quello che lei fa per loro...... beh questo non è un buon motivo per interrompere il rapporto per me dovrebbe semplicemente ridimensionarlo....... meglio uscire una volta ogni due mesi che mai..poi lei ovviamente dovrà trarre le sue conclusioni e decidere come comportarsi di conseguenza ma smetterle di frequentarle perchè ha aspettative troppo alte finirebbe solo per isolarla meglio se rivede le sue aspettative che tanto la gente è al 99% così |
Re: gente menefreghista
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Non ho tutto sto giro di amicizie ( mene sto creando altre, ma sono solo all'inizio ). E loro rappresentano la mia storia, il mio passato, non so spiegarlo. Sarà che faccio fatica a distaccarmi dagli altri, boh. Penso le cercherò poco e nulla prossimamente, o le sfrutterò per passarci qualche serata senza pretendere altro. |
Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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e la cosa incredibile è che una volta capitò una cosa similissima a loro, nel senso che un'amica comune fece loro uno sgarro simile a quelli che spesso fanno a me, e improvvisamente erano inviperite e deluse dall'atteggiamento di questa amica. Provai a far notare loro che con me avevano avuto un atteggiamento praticamente uguale ( sempre scherzando, ovviamente ) ma proprio non arrivavano a paragonare le due cose. |
Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
Zoe probabilmente abbiamo conoscenze in comune... oppure questo genere di persone è molto diffuso :ridacchiare: .
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Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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Da bambino, nel Friuli degli anni 60, ho fatto ancora in tempo a vedere uno squarcio della civiltà contadina (i miei nonni materni vivevano in una frazione di circa 7-800 persone, essenzialmente di origine contadina. Ho fatto in tempo (1966?) ad assistere ad una mietitura a mano, cioè con falce, rastrelli, forche, carro tirato dai buoi... Incredibilmente non c'era rumore di motori, aggeggi elettrici e via discorrendo. Il lavoro ovviamente era duro, ma molte famiglie si univano per i lavori e ogni tanto si riposavano sotto gli alberi a ridere e scherzare, naturalmente con qualche fiasco di vino onnipresente :-) Ebbene, ricordo un fatto che mi è sempre rimasto scolpito nella memoria: mi ero già trasferito a Milano, ma mi trovavo in vacanza in questo paesino in estate (1969). Era domenica, e io correvo su è giù con la bici, finché, in una curva, sono caduto miseramente. Per fortuna, a parte qualche sbucciatura al ginocchio, non ho fatto granché, ma mi ero messo a piangere per lo spavento e il dolore. In quel mentre, passano 3 "vecchiettini", vestiti a festa (era domenica!), che stavano andando al "circolo" del paesino per qualche partita a carte... Ebbene, non solo mi rincuorarono e mi chiesero chi fossi (dissi chi era mio nonno, che loro conoscevano, ovviamente), ma uno di loro mi regalò 100 lire (!) per comprarmi un gelato, per aiutarmi a far passare lo spavento. Ancora oggi, se penso a questo fatto, mi commuovo: gente povera, che non mi conosceva, si era privata di qualcosa per me... Salto nel tempo: 1980 (ok, per molti di voi sto parlando di un'epoca antica, ma vi assicuro che già l'involuzione c'era stata). Milano. Precisamente Settimo milanese, un giorno qualunque di settembre. Io sempre in bici :-) che correvo abbastanza forte sulla statale per Milano. Ad un cero punto, prendo una sbandata a causa dell'asfalto, e in 1 secondo devo decidere se a) cadere in mezzo alla strada, con sicuro investimento e mia repentina dipartita, e b) indirizzarmi verso il canale a bordo della strada, col rischio di annegare... Scelsi la B... :-) Piombai nel canale con la mia bici per fortuna senza farmi male... ebbene, di tutte le macchine che passavano di qua e di là per la strada, NESSUNO SI E' FERMATO PER AIUTARMI!!! Senonché, dietro di me stava arrivando un ragazzo col motorino, che fu l'unico che si fermò e mi aiutò a tirar su prima la bici e poi me stesso. Ovviamente, tornai a casa in bici, bagnato come un pulcino (altri 10 km)... Ricordo che quando mi fermavo ai semafori l'acqua dei miei vestiti colava giù lasciando una pozzanghera e gli automobilisti mi guardavano strano (sti stronzi!) Ecco: 2 epoche, 2 comportamenti diversi. Da allora ho sempre meno fiducia nella gente, soprattutto in città come Milano e dintorni, dove a nessuno gliene frega più nulla se non di se stesso... |
Re: gente menefreghista
io penso che staro' chiusa da sola in camera mia per molto tempo ancora..non trovo nessuno che abbia il mio stesso modo di vedere la vita, e questo mi fa molto male perche' aumenta il senso di solitudine e vuoto interiore che ho dentro..la gente è sempre piu' insensibile, non si affezziona non ti cerca non ti pensa e se ti pensa lo fa solo per augurarsi che stai peggio di loro perche' gode in questo..
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Re: gente menefreghista
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Io sono rimasta letteralmente sconvolta dai livelli di egocentrismo/egoismo (ai limiti della cafonaggine) di certe persone. Sconvolta non perchè non mi capacitassi del fatto che potessero esistere persone così (e vabè, si sa), ma perchè ero IO la persona su cui si riversava quel loro menefreghismo, IO che mi ero sempre fatta in quattro per loro, IO che ci tenevo davvero e lo dimostravo di continuo. Io che al loro posto, anche se dell'altro me ne fosse fregato meno di niente, almeno per educazione e rispetto, non mi sarei mai comportata così. Ma poi ovviamente, se glielo fai notare, che loro per te non ci sono mai, che sei sempre tu quella a doverli cercare e sempre tututu a far tutto, ti diranno che il problema non è un problema e al peggio che sei tu quella che non capisce LORO. E conosco benissimo quell'ostinazione di cui parli zoe, quando dici che continui a cercarli. L'ho provata (e la provo tutt'ora) anche io, proprio perchè non riesco ad accettare il fatto che qualcuno a cui voglio bene e a cui lo dimostro chiaramente mi tratti così. Il problema è che con tutta la buona volontà del mondo loro non cambieranno mai e tu continuerai a dare in rapporto 10:1 rispetto a quanto ti danno loro, e sempre più sù, sperando che forse arrivati al 1000:1 si rendano conto che c'è qualcosa che non va. Ma non se ne renderanno mai conto. Sono arrivata a pensare che l'unica cosa da fare con persone di questo tipo sia smettere di dare. Iniziare a dare per quanto si riceve anche se, per come siamo fatti noi, vorremmo dare sempre di più. E' che a dare troppo ci si fa solo del male. E l'autostima cola a picco, perchè continui a chiederti dove TU sbagli. Ma non siamo noi quelli sbagliati, solo che nessuno (purtroppo noi compresi), se ne rende conto... |
Re: gente menefreghista
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Re: gente menefreghista
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Quanto a Milano e dintorni...non avevo dubbi,anche se è sempre meglio non generalizzare. |
Re: gente menefreghista
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio niente di più azzeccato :bene:
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Re: gente menefreghista
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