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Yumenohashi 03-09-2012 22:26

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da rainy (Messaggio 847960)
Ma io per primo sull'autobus vado nel panico quando qualcuno si siede accanto a me.

Si anch'io ( magari panico no ) ma allo stesso tempo se c'è un posto vicino a me e uno vicino a quello davanti a me, se il nuovo arrivato sceglie di sedersi nell'altro posto libero mi sento un'appestata.
:mrgreen:

chrissolo 03-09-2012 22:27

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Secondo me nessuno nota un bel niente di niente, tranne che una palese difficoltà che si ha ad interagire in maniera "normale" od "appropriata" al contesto.. e che in genere porta tutti ad evitare i rapporti con chi è evitante o ha altri problemi e fobie.

rainy 03-09-2012 22:30

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 847963)
Si anch'io ( magari panico no ) ma allo stesso tempo se c'è un posto vicino a me e uno vicino a quello davanti a me, se il nuovo arrivato sceglie di sedersi nell'altro posto libero mi sento un'appestata.
:mrgreen:

Cose che capitano. Io mi sentivo offeso quando qualcuno si sedeva accanto a me, salvo poi cambiare posto alla prima fermata.
Poi ho scoperto che alle ragazze dà fastidio quando l'aria che entra dai finestrini scompiglia i loro capelli

Yumenohashi 03-09-2012 22:31

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da rainy (Messaggio 847971)
Cose che capitano. Io mi sentivo offeso quando qualcuno si sedeva accanto a me, salvo poi cambiare posto alla prima fermata.
Poi ho scoperto che alle ragazze dà fastidio quando l'aria che entra dai finestrini scompiglia i loro capelli

Si, oppure preferiscono sedere in un monosedile per non dover alzarsi per far passare il vicino che scende prima di loro, anch'io a volte mi siedo in un posto a due e poi appena si libera il mono mi fiondo lì. Però me la prendevo anch'io prima di afferrare la logica :mrgreen:

Lino_57 03-09-2012 22:51

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Per la mia esperienza, la risposta alle tue domande (o timori) è: NO. Noi persone ipersensibili, crediamo che gli altri ci leggano nel pensiero perché siamo talmente emotivi che ci autoconvinciamo di apparire in un modo, mentre gli altri ci percepiscono in maniera talvolta opposta. Insomma, tra tutte le proprie idee, già è un casino far chiarezza dentro di noi, e diventa spesso problematico esporle a parole, ingenerando talvolta incomprensioni, figuriamoci farci capire con i movimenti del corpo... A parte qualche studioso, forse, nessuno ci capisce niente...

"Idem per esempio per l'attrazione nei confronti di una persona, se una persona vi piace e provate un'attrazione pazzesca a livello fisico che vi scombussola da matti secondo voi questa persona riesce ad avvertirla?"

Mah, io a 24 anni mi ero follemente infatuato di una mia collega di università: mi tremavano perfino le gambe quando l'avvicinavo, e il cuore impazziva: credo che non abbia mai sospettato il benché minimo interesse da parte mia! Forse, se anziché immaginare che lei potesse rendersi conto dai miei sguardi o sorrisi che mi piaceva da matti, gliene avessi parlato apertamente... a quest'ora non sarei qui :-)

"Per esempio, se io penso che una certa persona sia l'ultimo degli infami, quando ci parlo provo imbarazzo, perché in cuor mio so di pensar male, e solo per questo in sua presenza mi sento tesa"

Questa persona potrebbe anche percepire una tensione in te, ma non la imputerà certamente alla cattiva considerazione che potresti avere di lei...
Questo secondo il mio parere...

Tribe 03-09-2012 23:14

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 847963)
Si anch'io ( magari panico no ) ma allo stesso tempo se c'è un posto vicino a me e uno vicino a quello davanti a me, se il nuovo arrivato sceglie di sedersi nell'altro posto libero mi sento un'appestata.
:mrgreen:

In metropolitana mi capita ogni giorno, il posto in fianco a me è sempre libero.

Yumenohashi 03-09-2012 23:32

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Forse quando si è più piccoli si tende a essere più trasparenti o più ricettivi e a mostrare o intercettare determinati stati d'animo.
A riguardo mi viene ancora da sotterrarmi la testa sotto la sabbia a pensare agli innumerevoli "Uhhhhhhhhhhhh Vale guarda chi c'èèèèèèè" e spintoni vari che mi toccava sopportare alle medie. Bei tempi, ma che cosa imbarazzante :mrgreen:

AnonimoDoc 04-09-2012 01:06

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da mr.Nessuno (Messaggio 847938)
non penso, a meno che non si abbiano dei tic nervosi evidenti o che ci si comporti in maniera anomala passa tutto inosservato, ma nel caso in cui uno se la dia mi trovo concorde in parte con AnonimoDoc:

pensandoci bene, anch'io concordo in parte con ciò che ho scritto.
mi viene in mente l'esame pratico della patente: credetemi, in quel momento caddi in una specie di derealizzazione che mi fece apparire -mi dissero- "non-in-ansia". in realtà percepivo pochissimo dell'ambiente esterno, sebbene stessi guidando :o

vabbè, non causai nessun incidente e fui promosso
:ridacchiare:

Yumenohashi 04-09-2012 01:10

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Allora forse è proprio che per apparire vagamente in ansia agli occhi della gente bisogna proprio strapparsi i capelli e agitarsi come un dannato :pensando:

AnonimoDoc 04-09-2012 01:24

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 848142)
Allora forse è proprio che per apparire vagamente in ansia agli occhi della gente bisogna proprio strapparsi i capelli e agitarsi come un dannato :pensando:

o magari basta agitarsi un minimo :)

il mio caso non fa testo. il mio corpo era in parte staccato dalla mente e non comunicava correttamente il mio stato d'animo :)

Martello 04-09-2012 02:18

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Per chi sa ben leggere il linguaggio del corpo sì. Ha parole chiare e inequivocabili senza parlare.

a.a.a 04-09-2012 08:18

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 847795)
Stavo riflettendo :pensando:

Secondo voi la gente awerte la nostra tensione, il nostro imbarazzo o tutte quelle emozioni che magari dentro ci scombussolano ma al di fuori ( in teoria ) non si notano?
Per esempio: Noi siamo sull'autobus seduti per i cavoli nostri ad ascoltare musica e a guardare fuori dal finestrino.

Entra un conoscente noi lo vediamo salire e subito ci voltiamo dall'altra parte pregando Dio che non ci noti e non ci saluti ma nel frattempo tutti i muscoli del nostro corpo sono tesi e i secondi sembrano interminabili.
Poi magari ci alziamo e ci troviamo molto vicini a questa persona ( che ne so, davanti alle porte della vettura ) ma ancora facciam finta di niente, ma siam sempre più tesi, ogni movimento che facciamo ci sembra appaia dall'esterno goffo e impacciato e non vediam l'ora di scendere ( uso il plurale majestatis ma probabilmente capita solo a me, bho ).

Ecco, questa tensione si awerte dall'esterno secondo voi?

Idem per esempio per l'attrazione nei confronti di una persona, se una persona vi piace e provate un'attrazione pazzesca a livello fisico che vi scombussola da matti secondo voi questa persona riesce ad awertirla?

Sarà che io son sempre stata un tipo paranoico a riguardo, della serie che ho sempre avuto paura che la gente intuisse i miei pensieri, ho sempre avuto paura di apparire come un libro aperto e anche questo non mi ha mai facilitata.

Per esempio se io penso che una certa persona sia l'ultimo degli infami quando ci parlo provo imbarazzo perchè in cuor mio so di pensar male e solo per questo in sua presenza mi sento tesa.

Lo so che ultimamente vi intaso la home e me ne dolgo ma ho voglia di scrivere :mrgreen:

Comunque digressione a parte vi rimando alla domanda

Secondo me capiscono che sono introverso e insicuro.O forse pensano che non voglio parlare con nessuno.Comunque ci pensavo spesso a cosa pensano le persone di me.Anche se è difficile capire cosa provo,perchè non è che provo ansia o tremo o divento rosso,sto solo zitto questo mi capita quando sto in gruppo.

MCLovin 04-09-2012 10:19

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
A me mette ansia sta cosa, il fatto che si veda chiaramente il mio disagio, sono arrivato ad avere "la paura di aver paura (cit.) ", vorrei solo non far trasparire quanto soffro, sarebbe un bel traguardo.

Fallito91 04-09-2012 10:27

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
La mia ansia sociale traspare eccome soprattutto quando divento rosso in viso (problema enorme).

Per il resto in me si evidenzia un profondo stato depressivo quasi di rassegnazione al peggio. Non c'è speranza,nessuna speranza...

chrissolo 04-09-2012 10:55

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 848142)
Allora forse è proprio che per apparire vagamente in ansia agli occhi della gente bisogna proprio strapparsi i capelli e agitarsi come un dannato :pensando:

Basta prendere un ansiolitico di fronte a tutti :-p

Manes. 04-09-2012 12:02

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Io ho sempre vergogna di mostrare il mio disagio agli altri, però non so dire quanto si veda dall'esterno di ciò che provo.

Marco Russo 04-09-2012 12:18

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 847795)
Stavo riflettendo :pensando:

Secondo voi la gente awerte la nostra tensione, il nostro imbarazzo o tutte quelle emozioni che magari dentro ci scombussolano ma al di fuori ( in teoria ) non si notano?
Per esempio: Noi siamo sull'autobus seduti per i cavoli nostri ad ascoltare musica e a guardare fuori dal finestrino.

Entra un conoscente noi lo vediamo salire e subito ci voltiamo dall'altra parte pregando Dio che non ci noti e non ci saluti ma nel frattempo tutti i muscoli del nostro corpo sono tesi e i secondi sembrano interminabili.
Poi magari ci alziamo e ci troviamo molto vicini a questa persona ( che ne so, davanti alle porte della vettura ) ma ancora facciam finta di niente, ma siam sempre più tesi, ogni movimento che facciamo ci sembra appaia dall'esterno goffo e impacciato e non vediam l'ora di scendere ( uso il plurale majestatis ma probabilmente capita solo a me, bho ).

Ecco, questa tensione si awerte dall'esterno secondo voi?

Idem per esempio per l'attrazione nei confronti di una persona, se una persona vi piace e provate un'attrazione pazzesca a livello fisico che vi scombussola da matti secondo voi questa persona riesce ad awertirla?

Sarà che io son sempre stata un tipo paranoico a riguardo, della serie che ho sempre avuto paura che la gente intuisse i miei pensieri, ho sempre avuto paura di apparire come un libro aperto e anche questo non mi ha mai facilitata.

Per esempio se io penso che una certa persona sia l'ultimo degli infami quando ci parlo provo imbarazzo perchè in cuor mio so di pensar male e solo per questo in sua presenza mi sento tesa.

Lo so che ultimamente vi intaso la home e me ne dolgo ma ho voglia di scrivere :mrgreen:

Comunque digressione a parte vi rimando alla domanda

Si chiama "empatia", e tendenzialmente funziona proprio come descrivi.
Non che tu sia trasparente e che i tuoi pensieri si possano leggere attraverso il cranio come fosse di cristallo, ma in alcuni casi, se la persona che "trasmette" emozioni è particolarmente espressiva, e la persona che recepisce invece è particolarmente ricettiva.... è come se fosse una sorta di telepatia.

A me comunque piace molto l'istante in cui due persone riescono vicendevolmente a leggersi nella mente, a capire l'uno cosa sta provando l'altro come se lo stesse provando in prima persona... per me è imprescindibile che avvenga questo fenomeno affinché ne nasca una relazione. E' come la magia: o c'è o non c'è...

chrissolo 04-09-2012 13:01

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 848333)
Si chiama "empatia", e tendenzialmente funziona proprio come descrivi.
Non che tu sia trasparente e che i tuoi pensieri si possano leggere attraverso il cranio come fosse di cristallo, ma in alcuni casi, se la persona che "trasmette" emozioni è particolarmente espressiva, e la persona che recepisce invece è particolarmente ricettiva.... è come se fosse una sorta di telepatia.

A me comunque piace molto l'istante in cui due persone riescono vicendevolmente a leggersi nella mente, a capire l'uno cosa sta provando l'altro come se lo stesse provando in prima persona... per me è imprescindibile che avvenga questo fenomeno affinché ne nasca una relazione. E' come la magia: o c'è o non c'è...

L'empatia FORSE si può creare/avere con gente con cui sei un minimo in confidenza, qui si parlava di un generico conoscente che ti si siede accanto su un autobus, creandoti peraltro disagio, e domandandosi se tale disagio potesse venire percepito all'esterno.

Secondo me NO.

Halastor 04-09-2012 13:15

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Mah... io sinceramente son daccordo con il tuo psicologo. Per me siamo assolutamente opachi. Per me non si trasmette niente di niente. Sono tutte solo paturnie che uno si fa nella sua mente. Un po' quando ci si sente osservati.. e magari invece la gente stà pensando e guardando tutt'altro. Non ci siamo noi e le nostre questioni al centro dell'universo. Le persone, di per sè non si fanno tutti stì pensieri. Anzi oserei dire che tutto ciò che non è detto chiaramente e alla luce del sole non esiste nemmeno.

Marco Russo 04-09-2012 13:33

Re: Il nostro interno visto dall'esterno.
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 848356)
L'empatia FORSE si può creare/avere con gente con cui sei un minimo in confidenza, qui si parlava di un generico conoscente che ti si siede accanto su un autobus, creandoti peraltro disagio, e domandandosi se tale disagio potesse venire percepito all'esterno.

Secondo me NO.

Non condivido. Zucchina si è spiegata benissimo, il linguaggio non verbale è per lo più universale, non c'è bisogno di conoscenza pregressa, al massimo di un intuito sociale/emotivo particolarmente sviluppato.


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