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Re: sono quel che sono
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ma al giorno d'oggi nemmeno lo trovi un lavoro.. basta guardare i dati sulla disoccupazione...un datore di lavoro può scegliere su 50 persone e sceglierà quella che sembra meglio che non è di sicuro un fobico che non parla e che balbetta... quindi non diciamo cavolate se si hanno 15 anni o si è ricchi sfondati si può decidere di vivere la propria vita senza basarsi sugli altri se se ne hanno 30 e si è poveri bisogna adattarsi |
Re: sono quel che sono
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Re: sono quel che sono
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nn è che mi IMPONGO DI ESSERE COSì PER SEMPRE,magari riuscissi a migliorare e stare con la gente,MA NN MI IMPONGO IL CAMBIAMENTO ad ogni costo. è semplicemente ammettere a se stessi quello che si è razionalmente! OPPORSI A QUESTA MERDA DI FOBIA SOCIALE è la prima causa di disagio. PRIMA L'ACCETTIAMO e poi vediamo se siamo in grado di fare qualcosa per migliorare. |
Re: sono quel che sono
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Re: sono quel che sono
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Se ci fosse anche una sola possibilità su un milione di risolvere il problema io credo che valga la pena di tentare! (per quanto i fatti sono ben più difficili da compiere rispetto al pronunciare delle parole) Quote:
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Re: sono quel che sono
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Accettare sè stessi è il primo fondamentale passo. |
Re: sono quel che sono
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tu cosa fai concretamente per cambiare? |
Re: sono quel che sono
cmq ho deciso di scrivere questo dopo aver frequentato un locale pubblico...una discoteca....(hahaahha io in discoteca nn potete capire).
lo stesso giorno ho scritto questo....per chi nn avesse letto.... http://www.fobiasociale.com/facebook...17/#post831854 ps:ovviamente ho peccato per essere andato in un luogo troppo estroversoide per me, dovrei andarmi a confessare ma se entrassi in una chiesa credo che prenderei fuoco.:ridacchiare: |
Re: sono quel che sono
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Re: sono quel che sono
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io, ad esempio, so di miei coetanei che la sera escono con obiettivo: ubriacarsi; è un esperienza che a me non darebbe niente, che non desidero. Non è divertimento, semplicemente. Anche loro lo fanno per sentirsi accettati. Se stessero bene con sè stessi e con gli altri, saprebbero fare cose più interessanti, no? E se non vedo il motivo di farmi accettare da loro, non credo sia colpa della fobia sociale... Di certo sarebbe insano autoimpormi di fare questo per sentirmi normale. -CHE SENSO AVREBBE ADEGUARSI (per di più sentendosi a disagio, ansia..)? PER SENTIRSI NORMALI?- -nessun senso.- Se il tuo ragionamento era qualcosa di simile lo condivido al 100%. Pensavo che tu ti riferissi ad altri aspetti della fobia sociale come, ad esempio, la difficoltà a stringere legami con gli altri, non saper esprimere il proprio affetto o interesse, non sapere sostenere una conversazione in gruppo, non esprimere la propria idea. Queste sono cose da persone normali e che possono riempire un' po la nostra vita e esserci utili, e quindi è meglio combattere quanto possibile per imparare queste cose.. invece di accettare e basta. Non c'è niente da sentirsi diversi o strano per il fatto di nn andare in discoteca, non sono esperienze fondamentali, emozionanti, o che rendono migliore una persona... :nonso: |
Re: sono quel che sono
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