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Re: C'è almeno un misantropo?
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In ogni caso, quando davvero si vedono gli altri come specchio di se stessi, si smette di detestarli e si comincia eventualmente a lavorare su se stessi: altrimenti si rigetta la coerenza (e perchè rigettare la coerenza?). Lo star bene con se stessi è ovviamente soggettivo, ma niente affatto "non vero". Certo, se si vogliono vedere la tragicità, la bruttezza e l' insensatezza dell' esistenza allora le si vedranno, è così in tutti gli ambiti, l' essere umano è decisamente capace di auto-illudersi: ma quando uno sta bene... semplicemente sta bene. Quando uno invece sta male può anche provare ad auto-illudersi di star bene, ma il tentativo non funziona mai.:) Certo, se si abbraccia un qualche tipo di relativismo e si vuole sostenere l' inesistenza della condizione dello "star bene" ... va bene :D: ma è un ragionamento che rientra nell' ambito della pura speculazione intellettuale sganciata dalla realtà (approccio in effetti piuttosto comune). La fine predeterminata dell' esistenza razionalmente non dovrebbe portare ad alcuna angoscia, dopotutto finchè si è vivi... si è vivi, perchè pensare quindi alla morte? Ma ciò che angoscia, secondo me, non è tanto la morte in sè in un domani indefinito, quanto piuttosto ciò che stiamo perdendo oggi non facendo (o meglio, non essendo, ma questo è un altro discorso ancora...) e che comunque continuiamo a rimandare ... |
Re: C'è almeno un misantropo?
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L'incidente umano è proprio quello di possedere un cervello, col quale può fare tante cose, tra cui riflettere sulla propria natura, e a differenti livelli. Solo alcuni vanno in profondità. E non è un caso che "Io Ibra" venda molto di più dei testi di neurobiologia, che "Gli Uomini vengono da Marte e le donne da Venere" (= come far funzionare una relazione di coppia) venda molto di più di "Ti amerò per sempre" di Piero Angela, in cui divulga le risultanze scientifiche derivanti dallo studio delle dinamiche amorose. Son d'accordo con te che il "detestarsi" sia ugualmente soggettivo e artificioso, implica un giudizio di valore e non una mera analisi/contemplazione/accettazione di ciò che è. Deriva, nell'accezione che ne sto dando, dalla consapevolezza di avere un cervello (pur "meccanico" anch'esso) che può spingersi oltre, ma che si trova in una "macchina" di scarsa cilindrata, che ogni tot deve essere riempita/svuotata e sottoposta a processi di manutenzione, e che, se la natura seguirà il suo corso, si autodemolirà. E tutto ciò che avviene nel frattempo in sé e per sé non ha alcun valore e senso reale, solo quello che decidiamo artificiosamente di dargli, in ragione di come si è costruita la nostra soggettività nel tempo. Non so se è più "fortunato" chi vive senza aspettative e senza attaccamento (o almeno così si è autoconvinto) o chi darebbe il tutto per tutto per ottenere qualcosa. Io mi trovo in mezzo, ed è la condizione più miserevole. |
Re: C'è almeno un misantropo?
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Re: C'è almeno un misantropo?
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In realtà non penso proprio questo, credo purtroppo che l' uomo, negli ultimi millenni, abbia perso la capacità di utilizzare in modo funzionale la razionalità, che è diventata solamente una macchina per produrre castelli di carte("filosofie", "scienze", ideologie ... ). Perchè, per quanto paradossale possa apparire anche questo, è più facile costruire castelli di carte elaboratissimi che applicarsi concretamente su alcune idee semplici come il "conosci te stesso" e "sii te stesso". Un maestro Zen probabilmente "sosterrebbe" che è possibile anche per l' uomo essere come è il gatto, anche se un maestro Zen non "sosterrebbe" mai nulla ... :mrgreen::mrgreen: Quote:
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Re: C'è almeno un misantropo?
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Il problema sta nel giudizio che successivamente viene dato. Dopodiché, le piccole e grandi verità che scopriamo strada facendo non è affatto detto che debbano condurre a un "lieto fine" o alla "felicità", come tu sussumi. Ma quando mai? Nel mondo delle favole forse. Quanto ai problemi psicologici che tu millanti, come motivo per cui credere alla scienza moderna, sei decisamente fuori strada. Anzi, in genere l'insicurezza conduce verso religioni, idealismi, estremismi et simili. Una persona che vive una crisi e per uscirne si affida alla scienza, si ritroverà magari con un cappio al collo, perché la scienza non prospetta paradisi, karma, giustizia universale e altri bei sogni. Dovremmo affidarci alle religioni, che "ingabbiano" la ricerca di conoscenza in nome di una fede che ricapitola se stessa, alle baggianate new age, con coloro che si cibano di "luce" e poi vengono sgamati mentre mangiano, o attraverso il paranormale, in cui i vari pupilli sono stati abbondantemente smacherati, sbugiardati, e qualcuno ha pure confessato? Che quello scientifico sia un work in progress è certamente vero, ed è altrettanto vero che se abbiamo le idee molto più chiare sulla nostra natura (e queste possono piacere o meno), dobbiamo rendere merito alla scienza, e non ai millantatori-speculatori-illusi-schizofrenici da quattro soldi. Il lieto fine è roba dal film. Neanche tutti. |
Re: C'è almeno un misantropo?
Dipende, in questo momento i'm too
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Re: C'è almeno un misantropo?
già.non c'è gusto a essere misogini.essere misantropi è più democratico.
che schifo l'umanità,davvero. |
Re: C'è almeno un misantropo?
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Re: C'è almeno un misantropo?
comunque lo sono sempre di più
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Re: C'è almeno un misantropo?
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considerando che statisticamente una persona normale mente 3 volte ogni 10 minuti di conversazione..direi di si...sono misantropo! :mannaggia: |
Re: C'è almeno un misantropo?
Direi di sì. Il problema è che io aborro la condizione umana in generale e purtroppo anche io rientro nella categoria.
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Re: C'è almeno un misantropo?
No per quanto mi riguarda direi di no...
Ritengo che l'essere umano sia un mix di positività e negatività che emergono a seconda dagli input esterni che lo stesso riceve durante la sua quotidianità dalla culla in poi.... Il problema a parer mio non è il singolo individuo ma sono le società stesse e le nefaste influenze che esse hanno sulla massa... |
Re: C'è almeno un misantropo?
L'orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!
basta cambiare occhiali Con alcuni si può anche vedere al posto del cavallo un cavallo nudo:D |
Re: C'è almeno un misantropo?
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Ora invece non mi comunicano niente di condivisibile, non vuole dire che sia generosa e piena di amore per il prossimo, ma di certo non odio l'umanità, anzi ci sono davvero tante persone apprezzabili o da cui imparare qualcosa, preferisco dare la mia attenzione a quelle, il fatto io non abbia le capacità per interagirci è un' altro discorso... La mia misantropia rimane solo verso certe categorie, ad esempio mi viene naturale pensare che se una persona appartiene ad un certo ambiente in cui possiede potere/soldi, sia necessariamente solo negativa. |
Re: C'è almeno un misantropo?
Secondo me il misantropo che è tale pur avendo avuto una vita piena di soddisfazioni e pur non avendo subito grossi torti dagli altri ha capito tutto dalla vita.
Io sono sulla buona strada per diventarlo, attualmente sono incazzato e invidioso. |
Re: C'è almeno un misantropo?
Un pochino per tanti motivi....per esempio io odio l'egoismo umano, e mi risulta che tutti, chi più chi meno, nel mondo siano egoisti...:pensando:
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Re: C'è almeno un misantropo?
Eccomi, non ho avuto esperienze particolarmente negative e non credo di odiare l'umanità piuttosto direi che mi è spesso indifferente, sento che apparteniamo a due "mondi" differenti...
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Re: C'è almeno un misantropo?
Vabè, basta leggere la mia firma :mrgreen:
Non sono misantropo, sono realista |
Re: C'è almeno un misantropo?
Io. + 8 caratteri.
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Re: C'è almeno un misantropo?
Me too, odio i più without discrimination :bene:
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