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Re: Una società di timidi
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Dicono che molto sia dovuto alla mancanza di luce. Gli unici che si salvano sono gli islandesi garzie alla loro dieta ricca di pesce. |
Re: Una società di timidi
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Re: Una società di timidi
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Re: Una società di timidi
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Comunque sono anch'io dell'idea che paesi come questo sono molto più adatti a noi rispetto ai caldi paesi del Mediterraneo, almeno non c'è un "gap" così elevato tra il nostro carattere e quello dei nostri connazionali come è in Italia. Poi non mi turba neanche troppo la storia che devi socializzare per bere... se non vuoi bere che problema c'è? Non socializzi! Se poi aggiungiamo che in Finalndia c'è un livello di civiltà, di rispetto della cosa pubblica, uno sviluppo tecnologico e un welfare state che qua nella nostra rozza meriodinalità ci sognamo... beh avessi potuto scegliere dove nascere non avrei avuto tanti dubbi :bene: Riguardo ai sucidi: la mancanza di luce è stato provato scientificamente che ha una sua influenza. Aggiungiamo che per natura la popolazione è introversa (e questo è forse il fattore principale)... facciamo un po' il conto di topic sul suicidio in questo forum rispetto ad altri. Magia, sono molti di più! Per cui non c'è niente di misterioso in quel tasso così elevato. Non penso che noi, solo perchè nati in Italia, siamo più fortunati e più protetti dal suicidio nel momento in cui abbiamo un certo carattere: là il tasso è più elevato solo perchè ci sono più persone con questo tipo di carattere. |
Re: Una società di timidi
io sono stato in islanda ed anche lì la gente è riservata e ad una prima superficiale occhiata appare quasi incazzosa :moltoarrabbiato:
figuriamoci, gli estroturisti reagivano schifati con la solita aria di superiorità eppure gli islandesi non hanno mai dimostrato ne maleducazione ne poco rispetto in quel viaggio, anzi... personalmente non ho mai apprezzato così tanto un popolo |
Re: Una società di timidi
sono stata nei paesi scandinavi ma non ho trovato uguale riservatezza in tutti...credevo che i più riservati fossero i norvegesi e anche io ne imputavo la causa alla mancanza della luce al freddo che in ogni caso è piuttosto limitante per loro dal punto di vista sociale.
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Re: Una società di timidi
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Re: Una società di timidi
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A me dicono sempre che sembro incazzato (in realtà non lo sono). |
Re: Una società di timidi
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Io ad esempio non ho detto che si suicidano perché hanno poca luce, sarebbe stato alquanto stupido da parte mia affermare una cosa del genere, credo però che la mancanza di luce possa influenzare una persona predisposta. Così come la stessa dieta possa influire, queste comunque sono mie considerazioni personali, su certi argomenti non esiste la verità assoluta, anzi chi lo crede è uno sciocco, per non dire altro. Per quel che riguarda il Giappone la stessa cultura influisce moltissimo. Con questo chiudo i miei interventi in questo topic e torno nella caverna buia della mia ignoranza. |
Re: Una società di timidi
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Re: Una società di timidi
gli studenti finlandesi hanno i punteggi piu alti in Europa. può darsi che introversione e concentrazione vadano di pari passo.
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Re: Una società di timidi
Da quando in qua esprimere una propria umile opinione da profano è sinonimo di ignoranza?
Boh... Comunque ritengo che la verità stia nel mezzo... Da quello che ho letto e vissuto sulla mia pelle durante una mia seppur limitata trasferta nordica (sono arrivato in Germania non oltre) ho notato una forte propensione alla pulizia e alla metodicità cosa che vedo molto di buon occhio ma per quanto concerne l'automiglioramento (se voluto ovviamente) in termini di acquisizione di una maggiore spigliatezza verso il prossimo mi trovo d'accordo con Marco Russo quando afferma che nei paesi latini si possano ottenere risultati migliori rispetto a quelli scandinavi... |
Re: Una società di timidi
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Io ho legato in passato con estroversoni di tutti i tipi per il semplice fatto che eravamo caratterialmente complementari... Cioè io davo loro consigli e spunti per muoversi visto che spesso non erano in grado di arrivarci da soli e questo mi ha portato a conoscere gente nuova... Però c'era il rovescio della medaglia... Gli stessi però non sono mai stato in grado di aiutarmi e di comprendere le mie esigenze e le mie difficoltà cosa che invece sono riuscito maggiormente a fare con persone con caratteristiche più simili alle mie...(attualmente, questo Forum a parte, non ne conosco però...) |
Re: Una società di timidi
In un pub a Helsinki trovai un giovine molto simpatico che mi portò a conoscere colei che lui descriveva come la sorella...peccato che non si trattasse affatto della sorella e infatti ci allontanò stizzita :D
PS Il tipo ovviamente era sbronzo |
Re: Una società di timidi
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Quando saltano fuori discussioni nel genere sembra di assistere alla raccolta dei luoghi comuni :mannaggia: Alcune caratteristiche, in generale, sono, per dire, "riconosciute", però queste non dovrebbero confondere le idee. Come a credere che la riservatezza sia uguale all'introversione, oppure il fatto di essere pacati significhi nascondere un male interiore, e così via. |
Re: Una società di timidi
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