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Re: Un peso opprimente
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Re: Un peso opprimente
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Re: Un peso opprimente
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Re: Un peso opprimente
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Come ti scrissi già nelle altre pagine, è solo questione di tempo. Quando poi lo troverai recupererai il tempo perso :) |
Re: Un peso opprimente
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Il senso del mio post di prima è un altro e verteva solo sul sesso, trascurando se ci fosse anche una relazione sentimentale o meno. Quello che io dico è che non ci vedo nulla di male ad essere attratti e far sesso consenziente (ma devo specificarlo?) con una coppia 21-35 (ma anche 21-40...). Il concetto ulteriore è che trovo normale essere attratti sessualmente da persone anche di 19, 18 anni o più in generale da persone che seppur giovanissime non hanno fattezze fisiche e mentali da adolescenti. Poi, se parliamo di relazione, anch'io sono piuttosto scettico su grosse differenze d'età con una delle due persone giovanissima. Io mi sono trovato in forte sintonia con coetanee di lonely_heart e non nego che per alcune mie necessità relazionali (convivenza e famiglia a lungo termine -anni-, "spensieratezza", ecc.) dubito che una mia coetanea sia disposta ad accettare di procrastinare a dopo i 40 anni determinate scelte. Inoltre, una certa freschezza mentale che vado cercando è, statisticamente, più probabile trovarla in una ventunenne che in una trentacinquenne. Detto ciò... Chi è bigotto? Chi inizia con la manfrina del solo sesso come di qualcosa di "sporco", negativo, chi s'inalbera se si parla di sesso in modo dissacrante, esplicito ma, sopratutto, chi inizia a fare il moralizzatore e quasi sottintende che sia pedofili* l'avere rapporti sessuali con diciottenni-ventenni se si ha una grossa differenza d'età o chi approva che un genitore familiare, in 'sti casi, prenda il fucile per ammazzare lo stron*o che sta usando la sua povera bambina... Bambina che magari ha un vissuto sessuale o ha fantasie che nemmeno s'immaginano. Questo per me è il vero bigottismo che mi suscita repulsione. La mentalità italiota da morale cattolica, sessuofobica, giustizialista che si riscontra in fin troppi contesti. Uno dev'essere libero di comportarsi come meglio crede, a livello di sessualità, avendo rispetto del prossimo, della Legge. Ovviamente il mio discorso esclude chi usa una persona, chi la pone in condizione di sudditanza psicologica, chi la vede solo come un oggetto sessuale che soddisfa un prurito, ecc. Rainy a pelle lo percepisce come un "bravo ragazzo", romantico, sentimentale, emozionale e ritengo che siano qualità positive. L'unico consiglio che gli do è di non vedere rosso sull'argomento sesso e di allargare le sue vedute in modo da ridimensionare la sua visione d'immoralità e sporcizia di molte situazioni sessuali, fermo restando che deve mantenere la sua visione di ciò che vuole lui dalla sua sessualità. |
Re: Un peso opprimente
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MOlti ultretrentenni che conosco passano ore a giocare ocn la playstation, hanno attegiamenti da pecoroni adolescenti , da morti di figa che sbavano dietro alla prima che passa con le tette grosse, stronzate a raffica su facebook e così via, ma la cosa non gli causa problemi.....perchè sono inseriti a livello sociale e quindi gli viene perdonato di tutto e di più... |
Re: Un peso opprimente
Sbagli però a confrontarti con gli altri secondo me, non credo che tu sia indietro, o meglio, forse lo sei rispetto a una subcultura giovanile che oggi impone che i 16 o i 17 anni siano il limite massimo per perdere la verginità, ma assolutamente null'altro, anche io ne ho 21 e si contano sulle dita di una mano i rapporti sessuali che ho avuto, infatti poi ti sei corretta dicendo che è più una questione affettiva che non sessuale che è un aspetto invece secondario, e allora è tutto un altro discorso.
Volevo comunque dire, senza far polemiche, che anche io sono per dei limiti invece per quanto riguarda la differenza di età tra due persone, lo trovo sbagliato che un trentenne o quasi quarantenne provi a sedurre ragazzine, anche consenzienti di 15 o 20 anni in meno, la maturità anagrafica non c'entra nulla, anche se la legge dispone così; legalità non significa giustizia. |
Re: Un peso opprimente
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Esiste il sesso vissuto solo in funzione di un sentimento, il sesso vissuto come piacere/eros/intesa/coinvolgimento senza che ci sia un sentimento amoroso ed il sesso solo come pulsione. Per mia fortuna io lo concepisco sia con l'amore (e devo dire che lo preferisco), sia con solo l'eros. Al tempo stesso sono felice di non concepirlo come svuotamento di cogl*oni (anche se forse qui qualcuno erroneamente continua a pensare che lo veda in questi termini). Il sesso di pochi minuti è quello mediocre, condivido. In termini di durata dell'intimità ho sempre trovato appagante quella nell'ordine di qualche ora. L'affetto, l'amore danno un sapore diverso e piacevole al sesso. Anzi, mi sento di dire che far sesso all'interno di un sentimento amoroso è l'unione delle due persone per eccellenza. Auguro a tutti, nel presente o futuro, di vivere una relazione in questo modo perché posso assicurare che sono emozioni e sensazioni fisiche che non può trasmettere un bacio, una carezza, una coccola. Però il sesso è limitato se vissuto solo con carezze, coccole ed affetto. Non c'è nulla di deplorevole in una relazione amorosa a viverlo anche come lussuria, pulsione, abbandonando i freni inibitori, alternando spesso alle coccole, gesti/pratiche un po' più "decise" ed istintive ma mai irrispettose o sadomasochistiche. Io, personalmente, sento molto la mancanza del sesso, sia nei termini romantici, sia nei termini lussuriosi e non penso che sarei mai disposto, in una relazione "per la vita", a scendere a compromessi. Vorrei a fianco una donna romantica e passionale/lussuriosa e, ripeto, consiglio a tutti (anche a lonely_heart) di allargare le proprie vedute e non imbavagliarsi inutilmente. Quote:
Le sensazioni fisiche e psicologiche dettate da pratiche, posizioni, "perizia", assenza d'inibizioni sono anch'esse primarie. Le sensazioni derivanti dal baciare, accarezzare, leccare sapendo cosa cerca il tuo partner e sentendolo coinvolto sono così belle da, parlo per me, far quasi passare in secondo piano il piacere derivante dalla penetrazione. Quote:
Io le consiglio di preoccuparsi di fare un percorso di maturità sessuale ed erotica tale da farle capire cosa cerca in un rapporto a livello sessuale, di non porsi troppi filtri e di trovare sì una persona che provi un forte sentimento per lei ma anche che sia adeguatamente passionale e che abbia intesa. Sono tante le persone che amano e fanno l'amore ma poche quelle capaci di amare e di saper far l'amore, far sesso, sco*are (perché, secondo me, non si può rinunciare a nessuna delle 3 "modalità") e trasmettere erotismo e passione. |
Re: Un peso opprimente
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Re: Un peso opprimente
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Io allora se mi dovessi confrontare con i miei coetanei sono all'età della pietra: convivo con i miei, sono single e non ho figli. Per il conformismo dei miei coetanei dovrei vivere da solo, essere sposato ed avere una famiglia. Sempre per il conformismo, se domani dovessi trovare una donna/ragazza, dovrei andarci a convivere e metter su famiglia a breve termine perché "sono indietro". E' quello che voglio per me? No o, comunque, non subito. Per questo io non mi faccio scrupolo a perseguire i MIEI ideali, ovvero convivere con i miei finché non ci sarà una donna con la quale scelgo di condividere la vita e procrastinare convivenza appunto e costruzione di una famiglia quando avrò avuto da una relazione quello che non ho avuto in passato anche se dovesse significare avere una famiglia dopo i 40 anni. Quote:
Invece secondo me non è normale che del sesso non t'importi nulla. Rispetto la tua scelta ma, secondo me, potrebbe impattare negativa nel tuo futuro di coppia. Secondo me è normale che ad una persona importi del sesso e ne senta la mancanza. Non c'è nulla di deplorevole (non sto parlando di ninfomania) ed è indicazione che si vive una sessualità senza blocchi. Finché non c'è ossessione-compulsione è normale. Da quello che scrivi, cerchi il sesso all'interno di un sentimento. D'accordo. A questo punto ti posso solo consigliare di non tirarti indietro quando troverai una persona che ti coinvolge sentimentalmente. Non solo... Appena avrai un'esperienza sessualmente capirai anche se ci sono altre necessità più "tecniche" e "materiali" che ovviamente ora non sei in grado di focalizzare. Ti consiglio di non sottovalutarle, di non accontentarti e di non vivere con freni la cosa come accade purtroppo per la maggiorparte delle donne, un po' per retaggio culturale, un po' per approccio errato degli uomini. |
Re: Un peso opprimente
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Non mi sembra il tuo caso, per cui... :) Non c'è nulla di male, come ho già scritto, a subordinarlo al sentimento. Come ti ho già consigliato: vivilo anche con passione e lussuria all'interno di un sentimento per viverlo realmente bene ed in modo appagante. Quote:
Il problema per cui molte persone vivono male il sesso è anche questo: spacciare per normale farlo od avere una certa esperienza ad una certa età. Il risultato è sotto gli occhi di molti: gente che si sente inferiore, uomini che ricorrono alle prostitute, ecc. |
Re: Un peso opprimente
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Nel senso di crescita individuale certo che a 20 anni si è ancora bimbi , dai 30, se ti fai il mazzo puoi dire di iniziare a capirci qualcosa, a 40 dovresti essere a livello di individuo maturo, questi sono gli step canonici, se poi uno brucia le tappe ancora meglio. |
Re: Un peso opprimente
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Re: Un peso opprimente
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Per me il sesso è, banalmente, importante e fondamentale nella mia vita, come tantissime altre cose che non mi sembra il caso di star qui ad elencare visto che non devo render conto a nessuno né devo correre dietro alle chiusure mentali altrui. Comunque a me sembra che molti siano sessuofobici qui, altro che sessocentrici... Guardate che una persona che partecipa alle discussioni che riguardano la sessualità non è detto che sia sessocentrica. Può semplicemente trovare le altre discussioni poco interessanti oppure può trovare inutile portare il proprio contributo quando spesso sono sterili geremiadi. |
Re: Un peso opprimente
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D'altronde qui non siamo su Fobia Sociale.com |
Re: Un peso opprimente
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L'ho ipotizzato perché conosco appunto persone che per molestie o addirittura violenza (spero non sia il tuo caso) si trovano ad essere sessualmente inibite. E' importante per te e per la persona che sarà accanto a te che questa errata visione sia superata. Il sesso se fatto SENZA usare il prossimo e vederlo come un oggetto non è sporco. Al tempo stesso non è assolutamente un'utopia volere accanto una persona che ti ami e ti faccia sentire a tuo agio in intimità. E' molto più semplice di quanto si possa pensare. Ciò nonostante, il rischio che corri, se non sarai in grado di vincere la visione di "sporco" e le inibizioni che ipotizzo tu abbia (spero di sbagliarmi), sarà quello di non riuscire a viverlo al 100% e di andare incontro anche a "problemi" quali l'anorgasmia e scarso desiderio nonché di vederti dall'esterno come "sporca". Chiaramente una situazione del genere può impattare anche sul futuro partner e può esserci tutto l'amore e si può andar d'accordo quanto vuoi ma rimanerre comunque un disagio a livello sessuale. E a quel punto? O ci si accontenta e si rinuncia per l'amore e l'andar d'accordo oppure si cerca di risolvere il problema e, se non è possibile, si conclude che la relazione è arrivata al capolinea per incompatibilità sessuale. Io, ovviamente, non auguro a nessuno questo scenario ma non si può nemmeno pensare che sia sempre applicabile la teoria del "lasciar correre". Chi sceglie di lasciare per incompatibilità sessuale non è né troppo esigente, né crudele, né menefreghista. Sesso e sentimento hanno pari importanza e dignità in un rapporto NORMALE. L'intensità va a braccetto sì con un sentimento ma anche con modalità ed atteggiamenti che forse oggi ti appaiono appunto come "sporchi". Io non ti voglio spaventare né prospettarti un futuro negativo ma solo darti una visione POTENZIALE. Per risolvere il tutto ovviamente serve una persona che ti sappia capire, impegno da parte tua a vincere i traumi e cambiare mentalità e, perché no?, l'aiuto di un professionista come uno psicologo o sessuologo. Buona fortuna :) |
Re: Un peso opprimente
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Non mi è di gradimento la discussione dove ci si piange addosso CRONICAMENTE senza far nulla e si cerca solo pietismo o la pacca sulla spalla. I problemi sono REALI, la sofferenza idem, ci sta ogni tanto un po' di conforto morale ma NON SERVE A NULLA per uscire dai problemi piangersi addosso senza adottare comportamenti diversi dai soliti. Così facendo il rischio è quello di rimanere PER SEMPRE in un certo stato delle cose, di perdere il contatto con la realtà e di far diventare il forum un ghetto. |
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