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Re: E alla fine escono tra loro
Capita.
L'unico "gruppo" veramente duraturo è quello formatosi negli anni dell'adolescenza. Gente che è andata e venuta (nuove coppie, nuove geografie), ma in qualche modo si ritorna, si ritrova. All'università non mi sono mai inserita in un giro di amici. Ho un "nucleo" di conoscenze, ma sono un'outsider che presenzia solo durante lauree e "rimpatriate". Da alcuni sono stata evitata, ma non ci sto male come un tempo: non importa che io sia una persona un po' difficile: non sono speciale, capita a tutti; e devo pur dire che certe formalità le ho imparate tardi e a fatica. Non mi è mancata la vita sociale, per carità; ma il risultato sono conoscenze sparpagliate, raramente approfondite. E tanti compagni ormai sono laureati e lontani, e i fili, sottili, si allentano. Si spezzano. Portare chiacchiere e sorrisi fuori dalla vita privata mi ha reso le cose più facili anche all'ufficio postale. Ma a volte ho la sensazione di sentirmi distaccata, impedita al contatto, come unghie lunghe da un tavolo le dita, quel tanto che basta. |
Re: E alla fine escono tra loro
Ti parlo per esperienza
c'è stato un periodo nel quale il più delle volte mi toccava organizzare uscite e quindi reclutare amici per far gruppo accollandomi la responsabilità anche dei vari pacchi che mi gettavano regolarmente nello sconforto convincendomi che se una persona non veniva era per causa mia, che se io non ci fossi stata probabilmente non c'avrebbe pensato due volte e questo è uno dei motivi per cui a un certo punto mi son rotta le palle e mi son rifiutata di far la parte dell'organizzatrice. E comunque dicevo che spesso per scegliere le persone da invitare selezionavo quelle che a mio avviso avrebbero con più probabilità risposto positivamente perchè nelle uscite precedenti risultavano più coinvolte, altre magari le scartavo perchè davo per scontato che avrebbero risposto no, poichè avendo l'impressione che si fossero magari annoiati la volta precedente mi sembrava di cattivo gusto replicare l'invito. Ecco magari può essere anche questo il punto, le volte precedenti non eri risultato particolarmente coinvolto o magari sembrava che non ti stessi divertendo, e questo li fa pensare che la tua risposta a un nuovo invito sarebbe no, o magari che ci andresti controvoglia. Poi non so! |
Re: E alla fine escono tra loro
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Il risultato è che attualmente, dopo una lunga e attenta selezione, frequento esclusivamente amici/conoscenti con cui sono certo che si uscirà in due, al massimo in tre, senza compagnie numerose con cui le figuracce sarebbero assicurate. |
Re: E alla fine escono tra loro
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Ecco, ecco, ecco: è esattamente quello che intendevo dire. |
Re: E alla fine escono tra loro
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QUando devi esser esmepr etu a chiamare se no nessuno ti si fila, quando le chiamate o i messaggini rivolti a te spariscono sempremisteriosamente "nell'etere", quando gli altri ti dicono "scusa ma non ho avuto tempo" mentre tra di loro si sentono anche per raccontarsi quante volte si sono soffiati il naso, c'è poco da fare..... Purtroppo è sempreil solito discorso, se non si trovano le eccezioni, persone con le quali si crea da subito un'intesa, una affinità, sia x amicizia, sia x altro, noi non abbiamo alternative..... :piangere: |
Re: E alla fine escono tra loro
A me capita il contrario.. in genere mi stupisco di essere invitato / considerato.
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Re: E alla fine escono tra loro
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Domanda per tutti: qual'è il fine di uscire con una persona ritenuta conoscente e/o amica? Per me il fine di un'uscita è avere uno scambio con una persona: parlarci, confrontarmi, avere un'empatia. Io ho smesso di frequentare molte persone perché non mi davano più nulla. Se il programma della serata tra amici/conoscenti deve prevede persone che si guardano in giro, che bevono una birra o un cocktail parlando poco e di argomenti superficiali per me è una serata spesa male. Se il luogo è una discoteca dove si entra all'1 e si esce alle 4, magari con selezione all'ingresso, idem. Se lo scopo di molti è passare in rassegna con lo sguardo le ragazze/donne carine e appariscenti come look, commentando "quanto me la scoperei..." e magari tentando di provarci... Idem. E, badate, non parlo di approcci alla figobullo ma una via di mezzo. Ripeto: provate a farvi la domanda su cosa vi porterebbe a frequentare Tizio, forse vedrete alcune risposte. Intendiamoci, non sto dicendo che vi meritiate ciò tutt'altro... Non conosco nessuno di voi quindi, a priori, non so se siate ottimi compagni d'uscita o meno ma vi posso assicurare che se l'approccio fosse il medesimo che vedo in alcuni post non ci sarebbe speranza di essere invitati... |
Re: E alla fine escono tra loro
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anche per me |
Re: E alla fine escono tra loro
comunque, ripensando a questo thread, oggi ho fatto una cosa particolare. Ho invitato a cena una persona, anche se ero a casa di amici!
E' andata così: ho fatto un giro shopping con amico, che è in un giro (compagnia) di 4 persone, io lui la sua ragazza e la mia ex. Dopo lo shopping, era tardi e perció mi ha invitato a cena. Ho detto loro: ma perché non invitiamo anche %mia_ex% ? E loro: "massì, prova", anche se sapevano che avrebbe rifiutato, lei odia le cose improvvisate. L'ho telefonata e infatti ha rifiutato. Mi sono sentito un po' imbarazzato a invitare una persona a cena a casa d'altri, io ero ospite e avrebbe avuto piú senso che l'avessero chiamata loro. Ma ho pensato a questo thread e mi sono fatto forza, immaginando che forse se non avessi fatto quel gesto lei si sarebbe potuta sentire esclisa dalla compagnia... Perciò grazie WhoByFire. Penso che lei abbia gradito la chiamata. |
Re: E alla fine escono tra loro
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Sono le cricche all'italiana, se sei nei giri ci resti per sempre, se no non ci entrerai mai. Inutile cercare di entrare in un giro che non è il tuo. |
Re: E alla fine escono tra loro
Devo dire che una piacevole eccezione a queste dinamiche l'ho riscontrata con alcuni utenti ed ex utenti di questo forum (che ho conosciuto a dei raduni e ho continuato a frequentare indipendentemente dal forum stesso).
Purtroppo però, per ragioni geografiche è impensabile frequentarsi regolarmente. |
Re: E alla fine escono tra loro
Ma concentrati sul rapporto one-to-one.
Solo in questo modo poi si può sperare di essere considerati in un "gruppo" Sarà che a me non è mai garbata l'idea di dover uscire in gruppo, preferisco uscire con chi voglio io :o Non concepisco proprio questa mentalità XD |
Re: E alla fine escono tra loro
Bruttissimo quando succede questo.. :( e poi magari sono loro stessi che ti dicono "a guarda che ieri ci siamo visti con gli altri..":testata:
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Re: E alla fine escono tra loro
rainy se la prende sempre in quel posto :)
Ormai ho elaborato uno schema tutto mio: BISOGNA USCIRE/DORMIRE INSIEME A QUALCUNO 1)Contattiamo Tizio, Caio e Sempronio ecc... poi magari ci mettiam pure rainy 2)Contattiamo rainy 3)rainy dà il suo consenso, tutto felici :) 4)Nessuno si fa più sentire 5)rainy aspetta e scopre che gli altri son già usciti o hanno preso una camera tutta per loro 6)rainy la prende in quel posto :) Quote:
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Re: E alla fine escono tra loro
sì ragazzi ma se gli altri sono già affiatati è normale... è lo scotto di entrare in una compagnia già formata.
E non è impossibile come dice martello. E' solo molto difficile. Io bene o male ci sono riuscito, anche se con loro esco comunque meno spesso rispetto a quanto loro escano senza di me. Ma va bene così, ho il tempo per uscire con altre persone e riuscire finalmente a non abbandonare più nessun amico :) |
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