![]() |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Ma io lo trovo solo divertente lo SH di Ritchie e tranquillamente posso dire che non verrà ricordato, non viene ricordato ora, figurati fra 50 anni :D
Comunque vedrai tranquillamente tu, ripeto non è questione di tecnica registica o capacità degli attori, è semplicemente che l'immaginario de il buono, il brutto e il cattivo è potentissimo. Se non lo capisci ora lo capirai fra 50 anni ;) PS E non c'entra essere cinefili, bambini che guardano SH o che per capirlo. Semplicemente il film è fuori da certe diatribe di pubblico e critica. Si tratta solo di prendere atto che è e sarà così per i motivi che già ho detto. |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
Il discorso sulla violenza è molto soggettivo. Cosa penseresti di un western in cui tutti sparano e non muore mai nessuno (come in una puntata dell' A-team :D)? O di un altro in cui chi muore è per forza il "cattivo"? Il "Buono" del film di Leone in realtà è buono in un modo "molto particolare", e in questo si discosta molto dai classici personaggi western alla John Wayne, per intenderci: questo mi sembra, sia pure nell' inevitabile (e irrinunciabile) cornice "mitica" del genere, perfino più realistico. Oltretutto possiamo confrontare la violenza di Leone con quella di Tarantino: -Ne "Il Buono, il Brutto, il Cattivo" Eastwood, con 3 colpi di revolver, spedisce nella fossa Van Cleef, il suo cappello, la sua pistola. L' avversario viene cioè "ucciso completamente" e dopo questa scena si passa tranquillamente ad altro. La sequenza però non può non strappare un sorriso... -In "Kill Bill" (non ricordo che volume, credo il 2) la Thurman termina un duello con un' avversaria estirpandole l' unico bulbo oculare rimastole, schiacciandolo sotto un piede, e abbandonandola in una roulotte in compagnia di un serpente velenoso. Francamente a me questa sembra tutt' altra cosa rispetto a Leone: nello "stile" è compresa anche la "misura"... Quote:
Se voglio il cinema "impegnato" guardo altro. Da questo punto di vista trovo un pò più forzato "Giù la testa", se vogliamo... |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Non è una semplice figata il film.
Le valenze stilistiche, i dogmettini, le regolette non valgono più perché il film straripa. Non perché Leone non sia bravo in regia, sceneggiatura, gli attori ottimi, Morricone incredibile, sono tutti ottimi, ma qualunque critica perde di significato. Lo guardi e lo capisci quasi da solo perché è un capolavoro, è anche difficile da spiegare, è pure qualcosa di più. Non so come dirlo con un esempio diverso ma avete presente come è fatta una vagina? Ecco se la vedete alla fine non è niente di che, non è propriamente un capolavoro estetico... certo ci sono quelle più belle e quelle più brutte ma, se ragionassimo così, col mero giudizio estetico, ci perderemmo un sacco di cose belle. Col tempo però capisci che certe cose sono belle proprio perché in quel preciso modo, e non potrebbero essere più belle in un altro modo. Sono le cose che superano il bello e diventano sublimi. Se parliamo di film è il buono, il brutto e il cattivo, se parliamo di vita in generale è la vagina. E' la premessa, capito questo capisci un sacco di altre cose a ruota. |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Certo che però per andare a paragonare un film a una figa, ce ne vuole...
[...e poi vi offendete se vi danno del morto-di-figa :D] |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
Amore e amicizia in salsa melodrammatica quanto a contenuti e una pesantezza nella forma che non aggiunge nulla. Per me si poteva tagliare un'oretta buona di film. Come nella musica il ritmo è più importante della melodia. Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
Ad esempio, se prendi in considerazione personaggi di film molto diversi e persino molto meno impegnativi ti renderai conto che hanno motivazioni costruite in modo ben più forte: Ritorno al futuro - deve salvare l'amico inventore, poi deve salvare il rapporto tra sua madre e padre, e deve salvare anche se stesso. E' un modo inevitabile di agire. Fight Club - Norton si rende conto di aver creato egli stesso il folle progetto di Pitt e per rimediare deve occuparsene per forza in prima persona perchè scopre che persino la polizia ne è coinvolta. Deliverance - Voight deve salvare la sua pelle e quella dei suoi amici e non può fare altrimenti perchè sono in una trappola in cui l'unico possibile modo di agire è quello che poi mette in pratica. In Heaven's Gate invece il tizio che si fa uccidere nella baracca (Walken) poteva fare ben altro, così come tutti quelli che crepano durante l'assalto ai soldati-mercenari... Può anche darsi che i problemi appartengano alla versione che ho visto io. Magari quella di 3 ore e mezza è migliore. O forse quella di 5 ore che avrebbe voluto fare il regista. Francamente non saprei... |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
a me affascinava il personaggio interpretato da Lee Van Cleef (il cattivo)
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
E comunque sì, C'era una volta in America è un film molto romantico, ingenuamente (nel senso buono e insieme cattivo del termine) nostalgico, struggente e melodrammatico. Dove per me il termine non ha alcuna valenza negativa: l'unico peccato del melodramma è sempre stato quello di mettere in imbarazzo chi è troppo preoccupato di difendere una facciata di "virilità" (il genere per antonomasia "per signore" che quindi deve necessariamente far storcere il naso ad ogni maschietto che si rispetti) per cogliere la straziante, dolorosissima autenticità del genere. «Qualsiasi storia di vita che abbia a che fare con qualcosa di simile a una relazione sentimentale è un melodramma e perciò credo che i film melodrammatici siano film corretti». (Rainer Werner Fassbinder) Per me esistono tanti modi diversi di esprimere i sentimenti e di parlarne, e proprio per questo apprezzo ugualmente registi da questo punto di vista distanti anni luce come Antonioni (dal cui cinema il melodramma è forse la cosa in assoluto più lontana) e Sirk (non c'è bisogno di aggiungere altro). Insomma, penso che sia abbastanza evidente però quanto il contrasto tra i western precedenti (genere "da uomini" per eccellenza) e il romanticismo di C'era una volta in America abbia al contrario irritato Nick. :ridacchiare: Ma per fortuna un vero artista (come lo era, ad esempio, Sergio Leone) possiede sempre un animo libero ed impermeabile a condizionamenti di sorta. Nella forma di C'era una volta in America poi io non ci vedo alcuna pesantezza: quattro ore che filano via in un battito d'ali, fossero tutti così i film, soprattutto oggi che vanno di moda molto più di un tempo i film fluviali! :applauso: |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
Per quanto riguarda il discorso sulla virilità mi sembra invece un romanticume molto maschile, molto da forum tra l'altro: la donna zoccola, l'amico che tradisce, l'eroe che rinuncia alla vendetta... visto che ti piacciono i melodrammi non pensi che l'Uomo di paglia, tanto per restare in Italia, sia un filo più autentico? |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
(che poi il primo film a voler proprio essere pignoli è la coregia con Mario Bonnard di Gli ultimi giorni di Pompei :tt2:) Quote:
Diciamo che c'è una vaga somiglianza nell'idea di base, ma non c'è confronto con il plagio pressoché totale fatto da Leone, basta guardarsi Yojimbo per vedere che è proprio copiato :sisi: |
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Quote:
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
Poi, non sono neppure un grande amante del western classico, ma dire che i personaggi dei film di John Ford o Howard Hawks sono meno complessi e sfaccettati di quelli di Leone mi sembra senza offesa una castroneria. Il personaggio di Ethan Edwards interpretato da John Wayne in Sentieri selvaggi ha una complessità che oserei definire shakespeariana che le macchiette di Leone si possono solo sognare. Quello che dici tu può valere, forse, per un George Stevens, per dire.
|
Re: Il buono, il brutto, il cattivo
ok mi sono cimentato con i miei primi western da tempi immemori, mi son guardato la trilogia del dollaro.
Il film (ovviamente inquadrato nel periodo in cui è stato girato) è ben diretto, i personaggi sono molto ben caratterizzati (e non solo i 3 principali, anche il capitano unionista, il fratello frate e gli altri che attraversano il film). La violenza la trovo misurata, nelle scene di guerra (l'assalto al ponte ) pure troppo (parliamo di una guerra che ha fatto 700.000 morti e 500.000 mutilati) unica pecca (parere molto personale) dei film di leone, è che i cattivi son sempre brutti (il caporale Wallace ad esempio) pecca alla quale Tarantino ha posto rimedio con delle bellissime cattive :) Insomma non un capolavoro assoluto, ma un gran film, e il miglior western che abbia mai visto (ok ne ho visti solo 5 :ridacchiare:) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:03. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.