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Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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* In altre parole, stai invecchiando :mrgreen: |
Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
Mi riferisco al discorso di Muttley e altri.
E' vero che la delinquenza giovanile e certi comportamenti estremi da pseudo-ribelli ci sono sempre stati, ma lavorando con gli adolescenti di ora una cosa l'ho notata: negli ultimi 20 anni c'è stata una lenta ma inesorabile degenerazione di taluni comportamenti e atteggiamenti già esistenti da tempo. Come sta cambiando la società, sempre più consumista, sempre più legata a valori vuoti ed effimeri (20 anni di tv privata hanno lasciato la loro traccia indissolubile), sta cambiando anche il modo di educare e crescere i ragazzi. Un tempo si aveva maggiore rispetto verso certe figure, viste come fondamentali per la vita di un giovane (insegnanti, nonni e genitori); ora queste stesse figure - figlie anch'esse di una società consumista e nata dopo il boom economico - hanno perso mordente e la capacità di presa che avevano un tempo sui propri giovani. I genitori lavorano entrambi e stanchi dal lavoro la sera non se la sentono di assumere un ruolo genitoriale forte e così con i figli cercano complicità, anziché combatterci per indirizzarli sulla via del rispetto del prossimo e dell'intelligenza; inoltre questi nuovi genitori (anch'essi poco cresciuti) cercano l'approvazione dei pargoli per tacitare il senso di colpa che gli deriva dal lasciarli soli tutto il giorno (per lavorare), riempiendoli così di oggetti e di cose, senza bilanciare tutto ciò con la somministrazione di reale affetto o di princìpi etici in grado di rischiarare le loro confuse vite. Più di un tempo, gli adolescenti di oggi sentono un vuoto maggiore, perché i genitori non ricoprono più in maniera efficace il loro ruolo e anche l'alleanza trasversale tra adulti ora si è definitivamente spezzata; un tempo, di fronte a una ramanzina del professore, il genitore prendeva la parte di quest'ultimo; oggi un padre o una madre è portato a difendere a spada tratta il figlioletto, nell'intento di proteggerlo, viziandolo, rendendolo vulnerabile e al contempo prepotente, visto che il ragazzo inevitabilmente crescerà con l'idea di aver sempre ragione e di avere le spalle protette sempre e comunque; anche se commettono danni, c'è il paparino che penserà a riparare lo sfacelo combinato (sia esso materiale e/o morale). Si, questi atti vandalici ci sono sempre stati, ma secondo me nel giro di 30 anni c'è stato uno svaccamento generale. Prima magari erano le classi sociali basse a delinquere (leggete i romanzi di Pasolini) per ovvi motivi di disuguaglianza sociale e lì certe azioni erano contestualizzabili in un certo ambiente socio-culturale. Ora i giovani delinquono e mancano di rispetto a tutto e a tutti; anche i figli del ceto medio (in genere più tranquilli) e dell'alta borghesia (spesso inclini a uno pseudo-ribellismo). E' questa totale mancanza di moralità e princìpi eticamente condivisi e condivisibili che spaventa. Qui non c'è un disagio socio-economico a generare atti mostruosi, ma un vuoto di ideali e un'assenza di punti di riferimento validi.... Un tempo in una classe di 23 alunni erano 3 i rompiscatole; oggi la situazione si è invertita: seguono in 3 e tutti gli altri disturbano! :testata: |
Re: Giovani e vandalismo
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se uno usciva non lo faceva quasi mai dopo la mezzanotte. oggi vedi già delle ragazzine di 13 anni in giro in minigonna, 15enni che vanno in discoteca fino alle 3 del mattino, ecc ecc... diciamo che se da un lato ci sono più paletti (ad esempio per la velocità, ecc) dall'altro i genitori non impongono più certe regole ai figli. |
Re: Giovani e vandalismo
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Mio cugino ha 16 anni e non esce mai la sera non credo centri la generazione ma dipenda da persona a persona. |
Re: Giovani e vandalismo
Vandalismo e maleducazione sono due cose differenti anche se spesso sono connaturate e coessenziali.
Quello che voglio dire è che è sempre meglio non farne un discorso generazionale, specie in riferimento agli atti vandalici |
Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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secondo me avrebbe un senso.se hai una massa ignorante che non pensa e' piu' facile che essa "risponda" agli ordini perche' dici che politici ed econimisti non sono in uno stato umano? non so cosa intendi,spero di non fraintendere,ma loro sono intelligenti,non sono dei caproni ignoranti.forse piuttosto gli serve una massa ignorante,infatti mi pare che la gente ignora la realta' circostante |
Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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e bisognerebbe unire le persone con l'altruismo,il rispetto per tutti e la natura...vabbe' ma e' impossibile,me ne rendo conto.ma e' colpa sopratutto dei piu' egoisti |
Re: Giovani e vandalismo
L'argomento non mi appassiona, avrei preferito parlare del rapporto tra anziani e vandalismo.
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Magari ci fosse un potere occulto che manovra questo caos. Sarebbe confortante sapere che c'è qualcuno con un progetto Orwelliano di società, purchè sia un progetto. Mi pare invece che tra Bilderburg e Trilaterale, a leggere chi ci sta dentro è tanto se messi insieme fanno un paio di cervelli. |
Re: Giovani e vandalismo
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Dalle mie parti una sera di qualche anno fa dopo aver derubato un uomo di mezza età si sono divertiti a denudarlo e a legarlo ad un palo... Ad ogni modo credo che il vandalismo sia sintomo di energia inespressa più che di cattiva educazione. Se avessero qualcosa di più interessante in cui impiegare le proprie energie non andrebbero in giro a scaricare le batterie delle auto. Quote:
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Re: Giovani e vandalismo
l' alcool è sempre stato uno strumento per distogliere l'attenzione dalle cose importanti, una valvola di sfogo, un fenomeno di coercizione.
è pieno di miti in cui compaiono vino, birra ecc.. le così tanto temute streghe vennero bruciate proprio perchè distillavano delle bevande che a differenza della birra non rendevano pigri disinteressati e "sedati" gli uomini. Non per niente con l'imporsi della Chiesa cattolica la possibilità della distillazione fu tolta alle donne e divenne prerogativa dell'ordine monastico. Gli indiani d'america sono stati "civilizzati" sopratutto grazie all'alcool oltre che dalle fucilate. Quote:
i motivi sono molteplici. Alla base comunque penso che ci sia uno sfogo, rabbia inespressa. i Motivi della rabbia possono essere diversi, genitori, fidanzate, scuola ma sono riconducibili tutti alle dinamiche sociali. alla realtà che ci circonda. .Per me il consumo di alcool, avanzando con l'età avvicinandosi alla soglia dell'alcolismo rende incapaci le persone di esprimere la propria rabbia e dissenso, e ciò che rimane loro è solo un senso di accettazione: “così sono le cose e funzionano così da sempre”. E le persone che ne cadono vittima sono in maggioranza quelle che non riuscendo a conformarsi alle regole sociali trovano nella bottiglia lo sfogo per la possibilità a loro e a tutti negata di poter vivere in una diversa realtà sociale che non sia quella vigente. Mentre per fortuna nei giovani la rassegnazione è dura a morire. quindi quegli atti di vandalismo(seppur non siano positivi e fanno incazzare anche il più buon cristiano) li vedo come ultime scintille come una disperata espressione del proprio disagio e dell'impossibilità di affermarsi se non dentro dei limiti che anno dopo anno si allontanano dalla sfera umana e seguono unicamente criteri come la convenienza la razionalità ecc. questi atti vandalici li vedo quasi come una ribellione all' alcool, alla gioia e disinteresse che infonde. Spesso questi atti vengono scambiati per manifestazioni di gioia selvaggia. Quote:
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Re: Giovani e vandalismo
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Re: Giovani e vandalismo
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poi economisti,politici ecc li hai tirati in ballo tu,non e' detto che siano loro. |
Re: Giovani e vandalismo
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