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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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e questo thread mi sembra più consolatorio che constatatorio. |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Cosi facendo rischi di fare come il mio amico sfigato....su FB pubblica frasi del tipo.....sono intelligente, sono sensibile, sono speciale, sono profondo, nn sono come gli altri.......e cosi facendo oltre che a generalizzare verso gli estroversi si è autoconvinto di una marea di cazzate! |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
Io sono estroversa ma ne penso che gli intro sono sfigati ne il fatto di essere estroversa mi fa entrare nella classifica dei "normali"essere estroversi non significa non essere pieni di casini e paure!!!!
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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La mia opinione è negativa anche sulla supposta superiore intelligenza emotiva. Pensaci: quante persone hanno problemi a relazionarsi agli altri affettivamente? Threads sul non aver mai aver avuto una ragazza. Threads sul non saper come consolare gli altri. Persino threads sui bambini che guardano strani. Sono problemi legati a "scarsa intelligenza emotiva" (anche se non mi piace affatto il termine, preferisco parlare di scarse capacità empatiche), non certo superiore. Io personalmente ho in mente estroversoni ben superiori a me da questo punto di vista. Se parliamo di QI so di poter stracciare molti estroversoni, ma non credo che la cosa sia correlata alla mia supposta capacità introvertiva. Ho conosciuto estroversi dalle capacità logico-matematiche pazzesche. Dalle capacità emotive-relazionali pazzesche. L'unica cosa in cui è potenzialmente superiore un introverso rispetto ad un estroverso è l'aspetto metacognitivo. Ma sinceramente credo che la corrispondenza tra introversi e fobici/evitanti sia minore del 99% che tu asserisci. Secondo me ci sono persone che non sono né brave ad essere estroverse, né tantomeno brave ad essere introverse. |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
L'intelligenza emotiva secondo me non centra con quelle cose. Secondo me questi sono quegli argomenti che comunque non vanno da nessuna parte.. nel senso che ogniuno alla fine ha la sua idea.
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Ognuno di noi è fatto in maniera diversa, estroversoni, introversoni, normaloni...ma che cazz di parole sò? |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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La misura dell'intelligenza dovrebbe essere data da quanto riesci ad ottenere nella vita, cioè da quanto riesci a godertela, non dalla raffinatezza di pensiero che sei in grado di tirare fuori per rimuginare sui tuoi problemi come facciamo noialtri... |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Comunque credo che sia totalmente insensato e irrealistico mettersi a fare classifiche di intelligenza tra fobici e non fobici, timidi e non timidi, introversi ed estroversi, ecc. Realtà troppo complessa per liquidarla in maniera così schematica. |
Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
non generalizziamo davvero..io potrei solo affermare il contrario dato che 3su 3dei miei ex introversi avevano le suddette caratteristiche..invece l'unico estroverso che ho frequentato era tutto l'opposto..dipende dal carattere e dalle proprie vicissitudinì comunque..nn si può fare di tutta l'erba un fascio..
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Re: L'uomo estroverso è superficiale e menefreghista
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Fuori dalla dimensione patologica l'introversione differisce dall'estroversione soltanto per la scelta del materiale a cui dar forma: l'“introverso” fa dei problemi di se stesso, ne scova, ne cerca, vive per loro, e si mette all'opera. È qui che salta il collettivo e avvengono cose come, tipo, l'arte. Il problema nasce quando a partire dalle genialità si passa a sospettare e teorizzare che allora la “dimensione interiore” abbia di per sé intelligenza, spirito, lungimiranza, profondità d'ingegno, contatti con dimensioni più rivelative, quando, e lo vedete benissimo in voi stessi, esaminarsi perlopiù non porta altro che stalli mentali e perdite di significato. Impotenze vestite di anima bella. |
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