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Re: giocare a calcio e sociofobia
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Peccato capiti una partita ogni 2-3 anni... |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Noto che non è intervenuta manco una donzella... possibile che ai tempi delle medie/superiori nessuna di voi giocava a calcio?
da me ai tempi delle medie si giocava il "calcio tentacolo" (parodia del calcio spettacolo): i due bravi contro tutti gli altri (circa 4 ragazzi e 3 ragazze), nel retromensa scivoloso per il sottobosco di foglie e aghi di pino. Vincevano quasi sempre i due bravi, ma ci divertivamo tantissimo per tutte le papere che combinavamo, ci spanciavamo dal ridere! Era uno dei pochi momenti in cui essere fisicamente imbranato non costituiva per me una ragione di disagio o di sfottò pesanti, anzi. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
non ero malaccio, ma con l'andare degli anni e il diminuire della mia autostima a giocare a calcio evito di ricevere la palla...
solitamente scherzo sull'evitare :mrgreen: ma è vero, ho paura di sbagliare:( per anni comunque (anni che non uscivo di casa) non ho frequentato mai, adesso una volta a settimana e ho stretto anche delle belle relazioni... uno degli amici del calcetto mi ha pure invitato ad entrare nel direttivo del partito di cui fa parte:interrogativo: |
Re: giocare a calcio e sociofobia
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Re: giocare a calcio e sociofobia
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io da quando ho avuto questa diagnosi e ho fatto le relative ricerche su internet, ho migliorato tantissimo il mio modo di agire: oso di più, evito di meno e cerco di razionalizzare ogni mia paranoia che mi spingerebbe ad evitare, scoprendola per l'appunto come tale: solo una paranoia. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Io nemmeno ho mai odiato il calcio come gioco in sé... da piccolo ho sempre giocato a pallone e c'è stato un periodo che giochicchiavo anche benino. Non sopporto però il "culto dei calciatori" e il calcio a livello di professione... guardare le partite, andare allo stadio, fare il tifo....parlare di formazioni e calcio tecnico.. che bàlle.
E in una partita fra ragazzi.. portare stò clima quasi di odio..di competitività e di tensione esagerata, portata all'estremo... mi pare ridicolo. Una volta non era così come oggi. Quando era la mia generazione.. ancora ancora era accettabile.. io conoscevo due o tre persone che a calcio erano proprio degli assi eppure non ricordo mai di averli sentiti sbraitare contro qualcuno o prendersela più di tanto. Adesso invece è diverso perchè si è influenzati fondamentalmente dal mondo del calcio e dagli adulti idioti... e secondo me se si va avanti in questa direzione.. non so.. un domani i bambini si accoltelleranno alle partitelle... Secondo me a quel punto non è più un gioco. Infatti se da piccolo tipo elementari e medie giocavo sempre a calcio in cortile con i miei compagni, verso il liceo spesso e volentieri abbandonavo i miei compagni a giocare a calcio per giocare con le ragazze a pallavolo. Poi che è successo? che man mano ogni giorno c'era qualche altro compagno che si univa al nostro gruppo... e uno potrebbe pensare che noi eravamo "quelli dell'altra sponda", ma era il contrario! Abbiamo ribaltato la situazione perchè erano più gli altri che lo erano... Dopo poco si è unito uno che era il più "vivace" della classe.. il sempre fidanzato... un pò manesco nei modi di fare, il tipico estroversone, ma simpatico e tutto sommato si è rivelato essere più intelligente nel senso di mentalità aperta degli altri. E alla fine della fiera dall'altra parte rimanevano solo gli irriducibili e guarda caso proprio quelli che urlavano e sbraitavano.. si son ritrovati come dei poveri pirla da soli fra maschi (tutti strònzi)... non è rimasto neanche uno a guardare la partita haha.. Perchè.... c'è poco da dire: Noi ci divertivamo. Loro no. Da noi si stava bene. Da loro no. Come fai a divertirti, a stare rilassato e dare il meglio di te in un clima come il loro? E poi la cosa ironica è che proprio quelli che sbraitavano agli altri.. erano i primi a sbagliare e non rendersene conto. Noi invece formando un gruppo più grande ce ne andavamo ad occupare un altra palestra che era di fianco. Ridevamo dei nostri errori, ci divertivamo... un pò giocavamo a ping-pong (ricordo partite al limite dello spezzamento di braccia in quinta) oppure cazzeggiavamo.. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
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no dai miglioramenti ne ho fatti, ma dipende dalla situazione |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Da piccolo giocavo in società, ma non per mia scelta, semplicemente mia madre mi costringeva perchè voleva "svegliarmi".
Oddio, c'è stato un periodo che seguivo assiduamente la serie A, sono stato tifoso sfegatato dell'Inter, ma poi tutto si è dissolto velocemente come sabbia. Non so dire se aver giocato da piccino a pallone abbia contribuito a formare in me una personalità schiva e asociale, può darsi, anche perchè da bambino ho sempre obbedito, senza curarmi mai delle conseguenze. In generale, però, non posso dire di amare il calcio. Non mi emoziona come sport e non mi piace praticarlo. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Il cominciare a giocare a calcio in età adulta è stata una delle mie vittorie...
Non la più grande in effetti ma comunque decisamente importante.. Sono stato sempre appassionato di calcio fin dalla tenera età ma a causa del bullismo e dell'emarginazione subita in età adolescenziale che mi hanno creato interiormente una sorta di terrore cieco nei confronti di ogni attività a contatto con la gente e la conseguente chiusura nel mio guscio inizialmente non praticavo proprio... Riemerso dal limbo le cose sono cambiate e, grazie ai colleghi di lavoro ed al mio ruolo di portiere (difficile da reperire), ho cominciato ad inserirmi in qualche gruppetto di calcio a cinque fino ad arrivare ai tre attuali e a diventare addirittura una sorta di capitano di una squadra che annualmente creo per partecipare ad un torneo in memoria di un ragazzo che conoscevo morto sei anni addietro... Il gruppo che frequento maggiormente è molto competitivo (ci si insulta nel vero senso della parola) e riuscire ad inserirmici acquisendo un minimo di rispetto (gioco sempre al massimo delle mie possibilità con umiltà e con un discreto piglio) nei miei confronti mi ha aiutato tantissimo a farmi le ossa a livello di vita sociale.. Ci sono momenti in cui sono insopportabili e vado in ansia ma solitamente non evito mai... Come al solito combatto... Relativamente al rapporto con il calcio milionario beh.... Dico FORZA MILAN!!!:D E non aggiungo altro.... |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Quando da ragazzini si andava a giocare all' oratorio o ai giardinetti e arrivava il momento di fare le squadre, io ero scelto al massimo per penultimo. :)
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Re: giocare a calcio e sociofobia
ma uffa, piace proprio a tutti il calcio quì dentro? :o
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Re: giocare a calcio e sociofobia
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comunque a me il calcio inteso come tifo, gazzetta ecc. non mi dice assolutamente niente. Non guardo neanche le partite di nazionale. Non dico che sia brutto ma a me annoia. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Se penso alla mia infanzia penso al pallone. Da piccolo giocavo sempre. Durante l'intervallo, dopo la scuola, all'oratorio, pure nel riscaldamento prima dell'odiato corso di nuoto. Infine sono riuscito a convincere i miei a iscrivermi in una squadra vera nonostante alcuni problemi di salute. Giocavo con grande determinazione, ero molto aggressivo e competitivo, tendevo a primeggiare. La mia serietà mi mette in buona luce di fronte al mister e per questo sono stato anche capitano. Ero rispettato e la mia autostima ne ha beneficiato. Poi però ho smesso, verso i 16 anni, un pò per gli impegni scolastici e un molto di più perchè cominciavo a chiudermi sempre di più. Non era un problema sociale, ma un netto calo di passione, che non ha riguardato solo il calcio ma tutti gli interessi possibili. Diciamo che è stato l'inizio della fine.
Per quanto riguarda il calcio parlato, come tutto lo sport da tv, non me ne frega niente. Non solo per motivi legati alle varie truffe, scandali, doping ecc, che comunque me lo fanno apparire come abbastanza una presa in giro, ma fondamentalmente perchè non mi appassiona. NON MI APPASSIONA NIENTE.:piangere: |
Re: giocare a calcio e sociofobia
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Se lo fai io ci sono...se sei della prov di Milano, o dintorni;:) |
Re: giocare a calcio e sociofobia
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Re: giocare a calcio e sociofobia
Io sono scoordinato: ogni tentativo di fare sport è stato fallimentare.
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Re: giocare a calcio e sociofobia
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Re: giocare a calcio e sociofobia
Sono sempre stato negato per gli sport di squadra.
In parte per un fisico poco eccelso, ma soprattutto per l'ansia da prestazione. Me la sono sempre cavata molto meglio con gli sport individuali come sci o nuoto. |
Re: giocare a calcio e sociofobia
Ho provato a giocare a calcio quando ero più piccolo ma ho smesso subito causa disagio con i compagni poi x il resto niente
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Re: giocare a calcio e sociofobia
Aaah il calcio,il mio primo vero amore:timidezza: ...a 12 anni ero il leader del gruppo con cui giocavo,una specie di punto di riferimento per gli altri ragazzini.A 16 ero quello che se andavo pure io al campetto dicevano"siamo in troppi" e mi snobbavano\accettavano controvoglia :mrgreen:
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