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Re: Paranoie sul mio terapeuta
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Re: Paranoie sul mio terapeuta
Non gli avrei mai chiesto qualcosa di personale come: "dov'è stato a Pasqua?".
Si tratta del mio problema più grande che è quello di farmi le pippe mentali. Roba del tipo: mi ha chiesto come sto, quindi per educazione devo rispondere: "bene grazie e lei?". Un giorno mi disse che gli faceva piacere il fatto che io mi interessassi a come stava. Quindi l'altra volta mi sono rifatto le pippe mentali del tipo: "per educazione gli devo chiedere tutto bene le feste?". Una volta mi diede dei consigli dicendomi che lo faceva al di fuori della seduta, disse che anche lui si comportava come mi comporto io in determinate situazioni... In quel caso parlò di se stesso. Io credo che comunque un "bene grazie" ci stava, per educazione, avrebbe avuto anche una valenza terapeutica a mio avviso, perchè il mio disagio è visibile anche quando dico "buongiorno". Ma resta il fatto che sono paranoico e uno dei miei problemi maggiori è quello di attribuire agli altri giudizi e pensieri su di me che in realtà non hanno Ovvero, chi vi parla è comunque uno che ha dei "problemini" mentali .:mrgreen: A scanso di equivoci eviterò di fare domande di cortesia, anche perchè sotto sotto non è che mi piacciano tanto le convenzioni sociali e le frasi fatte. |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Pure secondo me avrebbe dovuto rispondere, anche solo per instaurare un rapporto di fiducia. Magari rispondere al di fuori della seduta sarebbe stato ancora meglio dato che si pagano ed effettivamente, a logica, è meglio parlare dei propri problemi che sentire eventuali magagne altrui.
Se poi come dici uno dei tuoi problemi è il crearti "pippe mentali" motivo in più che non avrebbe dovuto lasciare nulla nell'incerto, immagino odierai le situazioni poco chiare e questa per quantotrascurabile se non ci fosse stata sarebbe stato meglio. |
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