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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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In particolare mi riferivo alla classificazione scientifica per determinare i viventi, ancora oggi sono presenti quelli che sembrano insormontabili problemi come la classificazione dei virus. Per quanto riguarda la "lotta" alla sopravvivenza, in realtà questo processo inizia molto prima che si ponga in essere la vita, avviene già con molecole elementari, legami peptidici, ribozimi... ecco perché io non parlerei di battaglia ma di dati/informazioni presenti nelle singole forme più elementari della materia. L'uomo non conosce ancora la ragione per la quale una parte della materia(che si definisce organica) si lega secondo processi di autoconservazione ed evoluzione, non si può escludere che sia solo un incidente o un caso.. non si può escludere che il "senso" sia un ennesimo concetto astratto inventato dall'uomo e che nell'universo un senso non esista. |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Mi capita spesso di fare riflessioni del genere. Sinceramente non ho idea di cosa ci aspetta dopo la morte. Sinceramente spero che non si rinasca, mi farebbe troppa fatica.
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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L'idea della morte mi rasserena perché devo fare una vita da debole, una sopravvivenza. |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Partendo dal presupposto che ,nasi troppo lunghi,capelli radi, generalizzazioni, mancanza occasionale o prolungata di partner, lavori più o meno di merda...Sono nulla, rispetto a come cazzo stanno in certe parti del mondo, dove bambini di cinque anno lavorano dieci ore al giorno, le donne sono valutate meno delle bestie da soma, gli uomini fanno il tirassegno l'uno con l'altro.....Penso, che tutto sommato ,questo mondo in cui si vive, sia l'inferno, Che non ci possa essere nulla di peggio, e caso mai ci fosse qualcosa dopo, dovrebbe essere una compensazione, per tutto ciò che tutti, più o meno, dobbiamo passare qua.
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
E' una cosa a cui penso molto spesso...
Francamente penso che dopo la morte ci sia il nulla, un nulla di cui non ci accorgeremo neanche, come quello prima di essere nati Ci renderemo conto che sono gli ultimi momenti, e poi fine |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Un libro sull'argomento è il Bardo Thodol.....
perchè qualcuno di buona volontà non lo legge e poi mi fa una recensione, che io non l'ho letto?:riverenza: |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Non può finire così dai
Oppure siamo un esperimento degli alieni |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
L'idea della morte?
Non mi ci sono mai soffermata tanto perché mi è sempre sembrata una cosa scontata (scontata per ME). Secondo me, la nostra fine è come quella degli animali...una volta arrivato il momento, non viviamo più, cessiamo di esistere e non possiamo nemmeno dire che ci sia "il nulla", il nulla è pur sempre qualcosa...mi capita di pensarci ogni volta che vedo un piccione morto per strada. Uhm, posso capirne la differenza: mi è morto tempo fa un passerotto. Mi sono morti l'anno scorso papà e nonna. I dolori sono stati di gran lunga diversi, ma la visione che ho avuto è sempre stata la stessa. |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
io non riesco a guardare le cose con questo distacco, cioè provo l'orrore per il nulla, e per l'idea di stare sprecando la mia vita, perchè forse dopo non ci sarà più nulla.
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Sarebbe troppo meritevole di disprezzo farvi notare che questo fantomatico nulla ve lo state solo immaginando?
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Nessun disprezzo, non ci sono certezze a riguardo… cosa pensi ci possa essere diversamente dal “nulla”?
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
Quello che c'è, ovviamente.
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Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
secondo me il nulla (dopo la morte) è un concetto che l'uomo non può nemmeno lontanamente provare a idealizzare, come si immagina che sia il "nulla"? il buio totale? il silenzio totale? ma questo è ancora qualcosa! :mrgreen:
cos'è il nulla? io non so immaginarlo, forse una perdita di coscienza del presente? :testata: |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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Più che “comprendere” però direi “affrontare”. E si può e si deve. |
Re: Riflessioni personali sulla morte e la vita
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Tu sei quindi conscio (come lo sono io d'altronde) che, con tutta probabilità, dopo la morte ci sia il nulla (lasciamo perdere che sia incomprensibile come in effetti è visto che ognuno comunque se lo immagina e affronta la prospettiva di esso come ritiene opportuno) e che quest'ultimo rappresenti la fine di tutto... Allora date le circostanze ci conviene cercare di trarre il massimo di noi stessi quando siamo in vita non trovi? Da quando sono riuscito a cementare interiormente questa convinzione affronto la mia quotidianità in maniera diversa... Lottando per ogni centimetro con le unghie e con i denti... |
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