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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Ma in ogni caso, meglio (cercare di) fugare un dubbio che tenerselo nella capa. Questo discorso è un po' ciclico mi pare, serpeggia spesso in questo forum. Vi si fa riferimento qui, si tira fuori a tradimento lì... Un topic dedicato ha abbastanza senso, credo.. :pensando: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Perché? Anche io ho avuto questa impressione... |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Premettendo che abbiamo abbastanza poche informazioni sulla reale vita quotidiana e interiore di queste tribù e dei loro membri.. - ottimo - :ridacchiare: Credo che il fatto di essere al limite della sopravvivenza in ogni momento abbia formato in loro meccanismi sociali e mentali che favoriscono l'aggregazione, anziché l'individualità. E l'isolamento dal resto del mondo ha tramandato tutto ciò per decine di migliaia di anni, radicandolo nei loro codici e nella loro educazione. E' un po' quello che succede quando c'è una crisi, una calamità, un nemico. Le persone tendono ad avvicinarsi. :pensando: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Per quanto riguarda l'incidenza poi sono d'accordo, la "civilizzazione" di questa società nel senso che stà prendendo, incrementa il numero di soggetti introversi. |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Evoluzione ed estinzione sono due concetti applicabili ad un intera specie (Homo Sapiens) non ad un sottogruppo (gli introversi). Dire che gli introversi si estingueranno o evolveranno non ha molto senso... Il processo evolutivo è presente in ogni specie, ed è volto all'adattamento alle situazioni ambientali. Come si svolge? Gli individui più forti arrivano a riprodursi mentre i più deboli periscono e non riescono a tramasmettere il loro patrimonio genetico. Se gli introversi fossero deboli a tal punto da non riuscire a trasmettere il loro patrimonio genetico scomparirebbero, la selezione avrebbe fatto un passo in avanti, e la specie umana si sarebbe evoluta. Tuttavia vediamo che gli introversi esistono, e sono persino in grado di riprodursi! Finchè esisteranno potranno trasmettere i geni per l'introversione (diverse ricerche sono in corso per definirli) e rimarrà sempre una piccola % di popolazione introversa. Anche se all'improvviso poi gli introversi sparissero dalla faccia della terra, dobbiamo fare un'altra considerazione... All'interno della genetica mendeliana troviamo caratteri dominanti e recessivi: i recessivi sono espressi solo in omozigosi ma sono comunque trasmessi e si manifestano quando si ha il giusto incrocio. La personalità non è determinata da leggi così semplici ma dalla genetica multifattoriale, cioè da tanti geni diversi + fattori ambientali. Tuttavia con questo paragone dimostriamo che anche la popolazione estroversa può avere dentro di sè i caratteri dell'introversione (inespressi) e può continuare a trasmetterli per sempre fino a creare soggetti che esprimono l'introversione quando si avrà la giusta combinazione di geni e ambiente. Per questo gli introversi esisteranno finchè esisterà l'uomo. L'ipotesi di Anepeta, proposta sempre da Warlordmaniac qui sul forum, è molto interessante ed affascinante, ma oltre che difficile da dimostrare per me rimane comunque superflua... |
Re: Evoluzione ed Estinzione
Woland in effetti non avevo considerato sia i geni recessivi che la genetica multifattoriale ora che ci penso...e il discorso che hai fatto rivoluziona un pò l'idea che avevo poco fà sull'argomento...quindi non posso che concordare con te.;)
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Il discorso della recessività dei geni introversi non giustifica però una costanza nel numero degli introversi. Magari rimane presente, ma in minore quantità, non rimanendo costante.
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Ragazzi non voglio banalizzare ma forse il discorso che voleva fare il topic starter è che chi è estroverso ha più possibilità in percentuale di tramandare i propri geni a differenza dei fobici che tramanderanno molto meno o non tramanderanno proprio.
Io penso che a prescindere dai geni, un fobico eredita dai genitori una impostazione comportamentale che sfocia poi nella "fobicità". Infatti intorno agli 8 anni i bambini cercano di imitare alcuni comportamenti genitoriali poichè è l'unica guida che hanno (ha un nome tecnico questo fenomeno, ma non me lo ricordo), ergo se uno dei due genitori in determinate condizioni si comporta "fobicamente" (è solo un esempio) il bambino crederà che quel comportamento sia valido a prescindere dal risultato che ne scaturisce e tenderà a farlo suo, il tutto in maniera inconscia. Lo so che non dipende tutto da questo fenomeno, ma credo che esso abbia un ruolo importante. Conclusione: essendo che i fobici hanno meno figli degli estroversi (detta proprio in due parole), allora probabilmente nasceranno più figli estroversi. E così via con una riduzione sempre maggiore dei "fobici".:miodio: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Mia madre è estroversa, mio padre è più timido ma soprattutto chiuso mentalmente ma non ha nessun problema sociofobico. Quello che mi ha portato ad essere così sarà sicuramente il fatto che nonostante tutto ho vissuto in un ambiente "chiuso", ma non per il carattere dei miei. Per me la genetica non conta un tubo, mi sembrano ragionamenti da "eugenetica" nazista. Profonda stima per Darwin ma con me non centra niente. Poi se mi volete dire che nella nostra società siamo i "perdenti" è vero, senza discussione, perché non riusciamo ad usare le nostre qualità da introversi in qualcosa di costruttivo ed appagante per noi.
Poi a livello genetico non ricordo chi diceva " il mio patrimonio genetico è uguale all'80% con quello di un olmo, come faccio a sentirmi diverso?" |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Il problema della questione è che ancora non è nota con esattezza l'origine dell'introversione, per cui si possono fare solo ipotesi. Se esistessero veramente dei caratteri recessivi che la determinano quella sarebbe una spiegazione sufficiente anche della costanza nel manifestarsi del carattere: tutti i caratteri recesivi di ogni specie non scompaiono nel tempo ma rimangono sempre presenti nella stessa (bassa) percentuale. Finchè non avremo riscontri che chiariscono la trasmissione di questi caratteri, mi sembra eccessivo scomodare le pur affascinanti ipotesi di Anepeta finchè possono esserci ipotesi sufficienti più semplici (rasoio di Occam). |
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