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Re: Diario di un timido in Erasmus
ma è obbligatoria la festa per la laurea? :mannaggia:
non fare nessuna festa se ciò è fonte di disagio :nonso: comunque una volta finita questa "bolla" come la chiami tu sarebbe importante che tu riuscissi a mantenere quello che sei riuscito a conquistarti, contatti, indipendenza, numero della tipa con cui ci hai provato :mrgreen: |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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per un fobico può essere davvero una manna dal cielo |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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E per quanto potrai sentirti soffocare una volta in Italia o per quanto potrà sembrarti di essere ritornato al punto di partenza, ti sentirai arricchito dentro :bene: |
Re: Diario di un timido in Erasmus
Ma come mai tutti pensano che andando all'stero si hanno più probabilità con l'altro sesso?
E' perchè pensate che le italiane (almeno in alcune regioni) siano un pò freddine.. O è una cosa che dipende solo da voi? Nel senso che magari all'estero non conoscete nessuno e se fate una figuraccia ve ne fregate...Oppure a casa non avete i genitori a cui rendere conto e se andasse bene a casa non c'è nessuno che rompe.. |
Re: Diario di un timido in Erasmus
PS ANche io penso di fare l'erasmus prossimo anno.
Credo in Spagna, unica possibilità, dato che altre mete che avrei preferito non erano disponibili. Credo che mi piacerà anche se non vorrei stare più di sei mesi. La cosa migliore è stare lontani dai genitori per un pò...poi una volta all'estero posso fare tutti i viaggi che voglio senza dirlo a tutti :D Delle volte avrei voluto prendere l'aereo e partire per raggiungere degli amici, ma devi dare sempre dare spiegazioni ai genitori, alla sorella, agli amici, al gatto, al pesce rosso...e che palle!! |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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Comunque, lo straniero ha sempre un certo fascino... è una cosa diversa dal solito e sai che tanto se ne tornerà presto al suo paese: due cose che "generalmente" alle donne piacciono. O almeno, così mi è sembrato. |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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Re: Diario di un timido in Erasmus
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- Ambiente giovanile e vacanziero - Effetto emulazione delle donne, riguardo le conseguenze dei primi due punti. |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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Re: Diario di un timido in Erasmus
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Re: Diario di un timido in Erasmus
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Re: Diario di un timido in Erasmus
Anche a me piacerebbe andare in Erasmus, magari in inghilterra (dato che ho un discreto inglese ma soprattutto non conosco nessun'altra lingua oltre a quello e all'italiano). Ma davvero, non saprei che aspettarmi. Andare incontro a culture talmente diverse e tutto quel che vi consegue però mi mette addosso una strana eccitazione.. Suppongo che se fossi in buona compagnia forse ci farei un pensierino serio.:pensando:
Riguardo al tuo dilemma, io ti consiglierei (se puoi) di prolungare, dato che fin'ora ti sei trovato bene. E' stata una bella esperienza, perché non farla durare il più possibile? Tanto la laurea non scappa mica.. OT: Quote:
E mi manca ancora un buon annetto e mezzo:moltoarrabbiato: A questo punto non riesco a immaginarmi come sarà il fatidico giorno :o |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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dai non ci credo :mrgreen: |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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Re: Diario di un timido in Erasmus
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secondo me in quei contesti,tipo erasmus o vacanze in generale,le ragazze sono molto piu' troie,la danno piu' facilmente,ma ai tipi estroversi pero'..un timido/introverso ha piu' chance si,quelle di tornare a casa avvilito e mortificato nel vedere cosa fanno gli altri. |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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Credo di aver fatto questa esperienza in maniera "facilitata" per il fatto che sono partito con una persona che già conoscevo e quindi non mi sono messo alla prova individualmente. Anche per questo mi piacerebbe vedere cosa succede a cavarsela da soli... |
Re: Diario di un timido in Erasmus
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- con gli erasmus è più facile socializzare rispetto ai compaesani perché le domande, soprattutto all'inizio, sono sempre quelle: di dove sei, anch'io conosco un italiano, io sono stato in Italia, io invece ho un amico che è stato in Portogallo, io ho studiato queste lingue, io ho preso casa in quella zona, dove sono i locali per divertirsi, come si dice questa parola in questa lingua... bene o male domande che possono fare anche persone poco dotate di small talk; questo soprattutto all'inizio, poi le cose pian piano si complicano. - è una lingua straniera, quindi l'impaccio è normale; l'impaccio viene confuso con normalissima incapacità di essere sciolto con una lingua straniera e anche gli altri sono impacciati sotto questo punto di vista. Secondo me sarebbe meglio, dal nostro punto di vista, fare sei Erasmus di un mese in sei posti diversi, che uno solo di sei mesi. Siete d'accordo? |
Re: Diario di un timido in Erasmus
Tra l'altro aggiungo che il mio problema principale è quello di non avere un gruppo di amici con cui uscire spesso e trovarsi (intendo nella mia città/paese) invece qui si tende a legare perchè si condivide una esperienza comune e si formano nuovi gruppi.
Il problema è che quando finisce tutto tutti tornano a casa propria e inevitabilmente non ci si rivede più...ma almeno gli altri tornano con le loro conoscenze storiche. Chi mi manca di più in questo momento è il mio cane, per dire |
Re: Diario di un timido in Erasmus
ho paura che alla mia festa di laurea non viene nessuno,o quasi,4 gatti...
di questo passo... capisco la preoccupazione...di non sapere con chi festeggiare |
Re: Diario di un timido in Erasmus
E soprattutto hai visto il vecchio nudo ipertatuato che gira per la rambla?:D
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