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Re: Terapia razionale-emotiva
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Che ingenuità! Nessuna terapia analitica razionale può mettere tra i suoi fondamenti questo qui. Temo che la TCC sarebbe una delusione per me. |
Re: Terapia razionale-emotiva
Ho letto l'illustrazione della terapia razionale emotiva, non condivido per niente, troppo basata sulla demolizione semantica dei pensieri negativi disfunzionali. La chiave non è un filtro di pensieri disfunzionali, è qui che casca la psicoterapia cognitivo-comportamentale e le sue evoluzioni. Grossissima ingenuità.
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Re: Terapia razionale-emotiva
Moon, tu che cosa provi per questa ragazza?!?!
...eh?!?!?! :moltoarrabbiato: |
Re: Terapia razionale-emotiva
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Re: Terapia razionale-emotiva
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Come vedi lavora sul livello semantico delle credenze negative, invece bisogna agire sul livello sensoriale. Osservate dal livello sensoriale, le credenze negative saranno sempre giustificate, perchè sono risposte sensorie naturali e la natura non sbaglia, perchè non ha finalità, di conseguenza dal livello sensorio le credenze negative sono indemolibili, ecco perchè è a priori fallimentare una terapia che propone come soluzione la demolizione del pensiero disfunzionale attraverso l'analisi del suo contenuto semantico per trovare assenza di fondamento in esse: anche se l'analisi trovasse assenza di fondamento razionale in quelle paure/pensieri negativi, questi, dal livello sensoriale, non perdono fondamento. La chiave quindi è modificare il proprio stato psicosensorio operando sul livello di questo con la razionalità, alleandosi alla natura e non opponendosi ad essa. Per esempio, se attaccare un discorso mi provoca vergogna non mi serve analizzare l'infondatezza della vergogna, questa scatta ugualmente. Mi serve invece aggiungere nuovi stimoli psicosensori che, composti con il senso di vergogna presente, la trasformino modificando il mio stato psicofisico. |
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