Re: Non quotate, non commentate.
 

Secondo me l'aspetto fisico c'entra invece in quell'occasione che hai avuto, almeno così mi era parso da quanto avevi scritto nel post precedente.

Re: Non quotate, non commentate.
 

Anche io sento di non riuscire ad oltrepassare quel picco conoscitivo di cui parli tu. Non riesco mai a raggiungere determinati livelli di intimità e mettermi in gioco svelandomi. Se dall'altra parte si comincia ad oltrepassare quel limite io mi allontano, mi sentirei soffocare. Non è facile donare agli altri parti di sè.

Re: Non quotate, non commentate.
 

quoto, vale pari pari per me, fino ad un certo punto ok, oltre non ci riesco, ho paura, anzi ho quasi fastidio, insomma mi pesa....

Re: Non quotate, non commentate.
 

una delle storie più simili alla mia... anni di vuoto totale, genitori, forte insicurezza di base, alti e bassi a scuola, estrema difficoltà ad allacciare rapporti confidenziali e tante altre sfaccettature molto, ma molto simili.

Dire che ti capisco è poco.

Re: Non quotate, non commentate.
 

è la vita, si cambia, anche anni di vicinanza si possono gettare via in un secondo, questo tipo di cose succedono a tutti, sia nella sfera sentimentale che in quella delle amicizie, solo che noi le viviamo malissimo, io ad esempio rifiuto i cambiamenti, in qualsiasi campo, faccio una fatica incredibile ad accettare che le persone possano cambiare, eppure succede, ed io sono sempre lo stesso....

beh se ti può essere di minima consolazione tu non c'entri nulla, non hai nessuna colpa,niente da rimproverarti se non il fatto di non aver pensato con cinismo tipico degli estro a sostituire M. non appena hai cominciato a notare i suoi cambiamenti...

Re: Non quotate, non commentate.
 

pur non avendo mai avuto un migliore amico (diciamo alcuni conoscenti quasi amici) anche io subivo moltissimo le loro nuove amicizie :testata:
alla fine poi ti sale la rabbia e l'orgoglio e cominci ad odiare tutti, non capisci se sei tu quello sbagliato o è il resto del mondo che fa schifo.....

Re: Non quotate, non commentate.
 

nell'ultima parte, dove descrivi l'apatia la routine che sostituiscono la rabbia del confrontarsi con gli altri mi ci rivedo abbastanza...

solo che io ho evitato veramente in gran parte il confronto, e quindi soffro di meno (mi sembra) rispetto a te ed apprezzo di più il poco (o molto non lo so) che ho...
lascia perdere quello che poteva essere, lascia perdere le persone del passato, che non è detto che vivano tutte alla grande al di la delle apparenze...
probabilmente intuisco la tipologia di lavoro :miodio: e ti suggerirei di tirare la carretta fino a quando non ti metti in pari, poi trovi l'alternativa e cambi, a quel punto nessuno te lo potrà impedire (nemmeno moralmente)
comunque problema-lavoro a parte, molte volte bastano piccole cose per farci stare meglio, i grandi cambiamenti e le possibilità inaspettate arrivano spesso con la fortuna, quella è difficile da controllare...
potresti intanto postare qui e dare aiuto ai fobici che hanno problemi simili ai tuoi :nonso: oppure contattare all'impazzata utentesse via chat (dicono che sia divertente :ridacchiare:) ma principalmente dovresti partecipare alla seconda edizione del fantacalcio fobico che partirà a gennaio http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/156.gif
tutto ciò prima di tutto ti permetterebbe di alleggerire la testa dalle ansie del lavoro e dal pensiero della tua condizione...