![]() |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
Quote:
Quote:
Inoltre per modificare i convincimenti negativi di base ci vuole un percorso strutturato e metodico che non è solo cognitivo ma anche comportamentale, non si fa mica con uno schiocco di dita. A tal riguardo, il giudizio di sufficienza non può essere emesso a priori, le previsioni ipotetiche funzionalità o non funzionalità, in queste situazioni, servono solo a creare alibi per non far niente. Quote:
Il tuo ragionamento, che esprime una non accettazione della condizione familiare, serve solo a sbattere la testa contro il muro con cocciutaggine. il tuo pensiero è condivisibile, ma solo su un piano teorico dove si discute se sia giusto oppure no. Purtroppo il mondo reale non si regge sui pensieri ma sui fatti: i bei principi, in questi casi, sono solo chiacchiere, che ci piaccia o no. :mannaggia: |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Credo sia ormai appurato che si tratti di una commistione di ereditarietà ed esperienze di vita
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Non saprei rispondere ma sicuramente non dall'uovo come la gallina. U.u
|
Re: da dove nasce la timidezza?
per me la timidezza nasce da traumi infantili.
almeno per quanto mi riguarda sono convinto di avere avuto un'educazione molto restrittiva e protettiva, mi è stato inculcato fin da quando avevo pochi anni che non ero in grado di fare le cose che facevano tutti gli altri e da qui ho sempre provato vergogna di stare in pubblico. esempio classico il primo giorno di scuola alle elementari ho pianto a dirotto perché non volevo che i genitori mi lasciassero da solo in mezzo a sconosciuti. con l'andare del tempo, crescendo, i genitori hanno sempre e comunque inculcato questo concetto di insicurezza e iperprotezione. insomma credo che in massima parte la colpa sia di genitori troppo protettivi che non ti hanno fatto fare esperienze normalissime per un bambino educato in maniera normale. |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
risposta semplice, mancanza d'esperienza.
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
E con questa son tre segnalazioni, hai fatto bingo. |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
|
Re: da dove nasce la timidezza?
Secondo me la timidezza ha una predisposizione genetica e poi ad attivare o meno tale predisposizione sono fattori ambientali.
Nel mio caso facendo ricerche ho scoperto che in famiglia da parte materna c'erano avi palesemente sociofobici, lo stesso carattere introverso deriva dalla stessa parte così come il fattore ambientale che ha scatenato il tutto è stata mia madre. Di sicuro se non fossi stato così sensibile che basta un nulla per ferirmi (anche se non lo lascio mai trasparire), non avrei sviluppato le mie problematiche. |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
Lei da sola non può risolvere i problemi che ha con la famiglia, ci vuole il concorso di tutti gli attori. Per come lei ha descritto la situazione, una soluzione positiva dei rapporti familiari, la trovo pressoché impossibile. I suoi familiari, per poter modificare i propri comportamenti, dovrebbero essere dotati di grande elasticità mentale, e questo sembra proprio una caratteristica assente. Ora, se Dalila non può risolvere i problemi familiari per la mancanza di partecipazione costruttiva da parte dei suoi, è sola, e può farci ben poco. Può, però, riuscire a risolvere o ad attenuare o imparare a gestire il mondo relazionale esterno alla famiglia. Questo è un pensiero funzionale, orientarsi cioè, verso ciò che è possibile. Quando una soluzione ideale, nella pratica, non è raggiungibile, l'obiettivo va scomposto in tanti obiettivi meno complessi. Lo ripeto, Dalila da sola non può risolvere i problemi derivanti dai suoi rapporti familiari, perché questi sono risolvibili solo con il concorso degli altri. Quello che Dalila può fare da sola è imparare, quanto meno, a gestire la propria timidezza. Quando si affrontano i problemi, ci vuole praticità e risolvibilità oggettiva. Il mondo delle idee, Winston, non è il mondo reale, gli ideali o ciò che è ideale, non hanno mai coinciso, nella storia umana, con la realtà, e di questo bisogna prenderne atto. Incaponirsi su un'idea giusta, ma non raggiungibile, significa solo continuare a farsi del male: concretezza, Winston, concretezza. |
Re: da dove nasce la timidezza?
possono esserci varie cause: genetiche,ereditarie ,o esterne(ambientali)
non sono un'esperta,quindi parlo perchè ho letto da qualche parte,ma ci sono dei geni implicati nella timidezza e anche cause biologiche come la serotonina...ma la maggior parte del 'danno' lo fa il modo in cui si viene cresciuti,l'ambiente familiare,le esperienze,etc. Per quel che posso dire ,i miei erano iperprotettivi e quando ero piccola non mi facevano giocare con gli altri bambini,o quando giocavamo mi lasciavano almassimo mezzora!!!poi siccome ero sempre malata mi hanno fatta smettere di andare all'asilo(quindi nel periodo 3-6 anni ho avuto poche possibilità di confrontarmi con altri bambini)XD credo che il mio essere incapace di gestire i rapporti sociali da adulta abbia una causa profonda nel modo in cui sono stata educata da piccola!! ma ogni persona è diversa;) |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
Quanto all'impossibilità di risolvere il problema familiare, personalmente non ritengo di avere abbastanza elementi per essere sicuro che sia così. E comunque, tanto per dire, non credo che uno psicologo si limiterebbe ad alzare le mani di fronte a problemi di questa portata: alla peggio, consiglierebbe a Dalila di uscire di casa quanto prima. |
Re: da dove nasce la timidezza?
Quote:
I problemi familiari che insorgono nei confronti delle persone ansiose, scaturiscono dall'incapacità, del familiare, a comprendere la portata dell'ansia sociale. In genere, sono proprio i genitori coloro che favoriscono l'insorgere dell'ansia, e questo accade perché le persone ragionano e agiscono secondo le proprie categorie e ignorano il fatto che ciascuno ne ha di proprie. Un cambiamento di comportamento dei familiari è possibile solo se questi sono persone intellettualmente elastiche. Un psicologo può fare qualcosa solo se fa terapia familiare o se può coinvolgere la famiglia, ma questo implica la volontà concreta di questi ultimi, diversamente non ha strumenti. Un psicologo non è un mago Merlino, tant'è che i fallimenti terapeutici sono tanti e succede anche che un psicoterapeuta dica al proprio assistito che non ha più senso continuare data l'inefficacia della sua azione terapeutica (alzata di mani). Qualsiasi psicologo sa bene che si deve intervenire solo su ciò che è possibile risolvere, se tentasse l'impossibile, non solo andrebbe incontro al proprio fallimento come terapeuta, ma procurerebbe al paziente un tale danno, da peggiorare ulteriormente il quadro della sofferenza. Dalila soffre per la sua timidezza, lei ha iniziato il topic partendo da questo, non dalla sua condizione familiare. Questo significa che per lei è prioritario risolvere il problema della sua timidezza. Con chi si manifesta la timidezza? non con i familiari, ma con le persone esterne alla famiglia, nel mondo delle relazioni sociali o, se preferisci, delle relazioni interpersonali. quindi non credo affatto che, cercando di risolvere la sua timidezza, si metta a risolvere altro. Ti dirò di più. Se Dalila riesce a ricondurre la sua timidezza a un livello per lei accettabile, se riesce a imparare a gestirla o se riesce a eliminarla, avrà anche molte più carte da giocare nei confronti dei suoi familiari e potrebbe persino costringerli a modificare i loro comportamenti, oppure potrebbe anche accadere che i problemi familiari attuali si risolvano da soli perché potrebbe venir meno la causa che genera le difficoltà casalinghe. L'ansia sociale, Winston, permea l'intera vita di chi ne soffre ed è coinvolgente, tutti i tipi di relazione (compresi quelli familiari) ne vengono influenzati, ma tu sembra, te ne sia dimenticato. A questo punto mi piacerebbe sentire l'opinione di Dalila, perché sennò qua finiamo solo col cadere in uno sterile chiacchiericcio. :bene: |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:39. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.