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Re: La prossemica degli invadenti
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Sto tizio si siede senza chiedere e non mi rivolge nemmeno la parola??? E' vero che la panchina e il tavolo sono posti pubblici ma questo non ha neanche mangiato cosa diamine è rimasto li a fare? A parer mio è un comportamento irritante.... |
Re: La prossemica degli invadenti
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Re: La prossemica degli invadenti
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Re: La prossemica degli invadenti
Penso che non ci sia niente di male in quello che ha fatto il presunto estroverso, dal momento che il tavolo in questione non è di proprietà del nostro amico Nói.
Sì, sul mio pianeta è normalissimo sedersi ad un tavolo pubblico se alcuni posti a sedere sono manifestamente liberi. Non solo, ma sul mio pianeta un estroverso o introverso che inizia una piccola e rispettosa conversazione con uno sconosciuto non è nemmeno punibile con la morte! :o |
Re: La prossemica degli invadenti
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Nemmeno io ci trovo nulla di male in ciò che ha fatto quel tizio. Detto questo comunque mi complimento con lo stile di scrittura di Noi, mi è piaciuto troppo ^^ |
Re: La prossemica degli invadenti
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ma a te quando ti trovi un posto dove stare da solo in santa pace, e arriva qualcuno e ti rovina l'oasi di calma faticosamente ritagliata, non ti girano le palle? non mi sembra difficile da comprendere come fastidio |
Re: La prossemica degli invadenti
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Re: La prossemica degli invadenti
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Re: La prossemica degli invadenti
Visto che a un tavolo di solito ci si mangia, ripeto, chiedere il permesso di sedersi non è un così grande eccesso di buona educazione, a mio parere...
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Re: La prossemica degli invadenti
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Re: La prossemica degli invadenti
Invece credo che sia proprio quello il nocciolo della questione.
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Re: La prossemica degli invadenti
Punti di vista diversi allora ^^
Per me se il fastidio è quello che un estraneo sia seduto di fronte a me, come se stesse invadendo il mio spazio, se prima mi avesse chiesto il permesso o meno, non mi sarebbe cambiato granchè. |
Re: La prossemica degli invadenti
Gli invadenti? Li ignoro del tutto, se li vedo li evito come l'aids, se mi parlano rispondo ''NO'' e mi allontano, se fanno i simpatici nel gruppo cerco una scusa qualsiasi per uscire dal gruppo, sono un cancro e vanno castrati mentalmente.
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Re: La prossemica degli invadenti
Beh, giuridicamente parlando trovandosi in uno spazio pubblico aveva tutto il diritto di sedersi, e chiedere il permesso è inutile un po' come quando vai a casa di qualcuno o in un posto in cui devi restare per forza e uno ti chiede se ti dà fastidio se fuma (e che vuoi che risponda? Sei in casa tua!). Però non è come alla mensa dove per mangiare ti devi per forza sedere a un tavolo se non c'è posto, io ero in un parco semivuoto per godermi un po' di tranquillità in un tavolino appartato, e questa persona arriva e si piazza a pochi cm dalla mia faccia in modo che non posso evitare di guardarla, e ci resta per un'ora interminabile: penso che anche molti estroversi si sarebbero sentiti indispettiti o per lo meno si sarebbero sorpresi del comportamento anomalo.
Io ho sempre paura di disturbare gli altri, che spesso invece mi impongono la loro fisicità sfarfallando spensierati come elefanti in una cristalleria. Questo caso in particolare non era ovviamente niente di grave, ma sommandosi a decine e decine di episodi in cui mi tocca subire... :moltoarrabbiato: Io la considero violenza passiva, come uno che fuma all'aperto: in teoria lo può fare senza infrangere alcuna legge perché è uno spazio aperto, ma in pratica ti obbliga a spostarti. Come il mobbing, come i vicini rumorosi: in teoria nessuno ti manda via dal tuo lavoro/alloggio, ma in pratica ti obbligano ad andar via se vuoi stare in pace. Nei paesi anglosassoni ho riscontrato più discrezione e rispetto dello spazio altrui, sia fisico che "acustico". Detto questo, in futuro vedrò di premunirmi di sgabellino pieghevole così siamo contenti tutti. |
Re: La prossemica degli invadenti
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