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sato 31-08-2011 19:26

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 589101)
Non lo so Sato però forse è veramente più facile trovarla in supermercato piuttosto che in questo, o in altri, forum..

l'autostima dovremmo trovarla dentro di noi.. dovremmo imparare ad amarci.. se qualcuno ci è riuscito mi dica come si fa :)

sato 31-08-2011 19:48

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 589133)
Se fai sempre le stesse cose otterai sempre gli stessi risultati.

capisco.. ma è difficile.. ho tante cose in testa.. ma rimando sempre non so perché.. cosa mi frena da dove nascono i miei timori, le mie paure... ogni volta che devo prendere una decisione ci penso e si ripenso continuamente.. non so è un blocco mentale :(

Winston_Smith 01-09-2011 23:32

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da sato (Messaggio 589138)
capisco.. ma è difficile.. ho tante cose in testa.. ma rimando sempre non so perché.. cosa mi frena da dove nascono i miei timori, le mie paure... ogni volta che devo prendere una decisione ci penso e si ripenso continuamente.. non so è un blocco mentale :(

Questo sono io :mannaggia:

sole* 01-09-2011 23:49

Re: autostima e realtà
 
Quante risposte! non pensavo sarebbe stata interessante la discussione :)
allora..partiamo dalla fine

Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 589130)
Io posso dirti che i periodi in cui ho stima di me stesso sono quelli in cui do a me stesso dei motivi per essere fiero di me. Chiaramente non è che faccio imprese epiche semplicemente tento di fare quello che mi fa stare bene.
Forse, declinato alla tua maniera, questo discorso pùò valere anche per te.

Per me invece i momenti in cui ho autostima sono quelli in cui vedo che ho questi famosi riscontri negli altri, quando vedo che sto simpatica, che gli altri stanno bene con me. Quindi come ho detto prima baso la mia autostima sugli altri

Quote:

Originariamente inviata da sato (Messaggio 588810)
si.. a me vengono le paranoie pensando, "cosa voleva dire" "a cosa si riferiva" :piangere:

Cosa ordinaria per me :) mi faccio mille trip mentali spesso inutili

Quote:

Originariamente inviata da Datagram (Messaggio 588766)
La tua è una domanda interessante, che scava in profondità nel fenomeno.

Perché, se è vero che l'autostima é la stima che ciascuno avverte nei confronti di sé stesso, tuttavia non siamo sistemi isolati e l'interazione con gli altri ci mettere in confronto la loro valutazione su di noi con la nostra.

Eh si, perché come dice la parola stessa, autostima è innanzitutto una stima, e quindi una valutazione, una misura, un giudizio; è un processo che non restituisce un numero alla fine, ma comunque sommariamente ci dice OK oppure NON OK.

Ad ogni modo, come tutte le valutazioni e i giudizi, deve essere sempre presente un sistema di riferimento in base al quale noi possiamo esprimere il nostro giudizio tramite un confronto: non si può dare un giudizio in assoluto!

E qui entra in campo la valutazione degli altri, non tanto su di noi, ma sulle cose stesse che noi giudichiamo. Quindi il nostro sistema di riferimento per il confronto, che chiamiamo comunemente realtà, è formato dai giudizi che la collettività, in maggioranza, esprime su una cosa.

A questo punto, automaticamente, siamo noi che andiamo a confrontare un nostro parametro con quello che comunemente la gente fissa come accettabile; ci possono poi anche essere casi in cui altre persone fanno il confronto e ci sbattono in faccia la nostra insufficienza, ma nella maggior parte dei casi siamo noi.
.

Ecco non esiste una verità assoluta quindi dobbiamo confrontare la percezione che abbiamo di noi con quella che la gente fissa come normale. Torniamo sempre al discorso del confronto con gli altri: prima mi costruisco un'autostima, poi la "collaudo" nella società. Qui ci si potrebbe chiedere cosa si intende per "normale" e se è giusto quello che la gente definisce così

Datagram 02-09-2011 08:30

Re: autostima e realtà
 
Non intendevo dire che non esiste una verità in assoluto quanto piuttosto che non si può dare un giudizio in assoluto e cioè senza confronto con qualcos'altro. E molto spesso questo qualcos'altro viene creato dalle credenze collettive della gente.
Per cui è necessario fare un lavoro di ragionamento per uscire fuori dallo schema emotivo che ci intrappola e valutare cosa è veramente bene per noi e non per la gente. ( magari poi può essere buono anche per la gente, ma innanzitutto deve essere buono per noi ... )
Io poi non parlerei di collaudo, altrimenti ne usciamo sempre con le ossa rotte se dobbiamo confrontare il nostro sistema con quello degli altri; piuttosto io lo penserei indipendente, della serie che io ho il mio sistema, altri ne hanno altri, e il mio sistema funziona nella misura in cui riesco a stare bene, indipendentemente dalle valutazioni che gli altri ne fanno.
C'è sempre un gusto perverso negli altri di confrontarsi per poter dire di essere superiori, e questo è un modo in cui l'autostima aumenta. Ma invece il bello è crearsi degli obiettivi propri e portarli a termine, senza confrontarsi con gli altri. Ognuno fa quello che ritiene giusto e importante ed è contento quando ci riesce, indipendentemente dal fatto che gli altri possano valutare quella cosa semplice, complessa, alla portata di tutti, ecc. Si tratta di rivalutare sè stessi a partire da quello che si è in grado di volere e di fare per compiacersi.

Fallitoperenne 02-09-2011 08:40

Re: autostima e realtà
 
non puoi però creare un sistema troppo diverso da quello degli altri,perchè si creerebbero interferenze che l'onda complessiva risultante dalla sovrapposizione delle onde dei singoli sistemi (individui) tenderebbe ad eliminare,in quanto formata da onde molto simili fra di loro,per cui il contributo all'onda complessiva dato da un'onda troppo diversa ma singola avrebbe un peso molto piccolo e quindi svanirebbe nell'onda totale.
a meno che tu non abbia soldi...in quel caso è come assegnare un enorme peso a un particolare tipo di onda

sato 02-09-2011 13:52

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares (Messaggio 589613)
Ieri sono andato ad un matrimonio e tutti i miei cugini/cugine sono venuti col proprio ragazzo/a, anche dalla parte dell'altra famiglia erano al 90% in compagnia.

Io ovviamente ero solo e mi hanno pure messo al tavolo dei ''vecchi'' con i miei genitori, mia nonna e i miei zii.

Arriva il momento delle canzoni romantiche, tutte le coppiette si alzano e vanno ballare , io rimango al tavolo a guardare..mi giro e noto mia madre che mi guarda con sguardo deluso.

Certo non deve essere bello per lei avere un figlio di quasi 26 anni e non averlo mai visto con una ragazza, non averlo mai visto fare un lavoro serio, vederlo timido, insicuro ed impacciato... Mi rendo conto di essere il prototipo del figlio che un genitore non vorrebbe mai avere...

Qui si parlava di autostima???? la mia non so dove sia.

mi rispecchio completamente in tutto quello che hai scritto.. anche io nei ricevimenti sono seduto assieme a 4 parenti...
purtroppo è come dici tu... siamo i figli che nessuno vorrebbe mai avere :(

sato 02-09-2011 14:33

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 589638)
Mi unisco alle riflessioni tue e di Antares... purtroppo anch'io faccio parte del "club"...:(

il club dei figli riusciti male :(

Fallitoperenne 02-09-2011 14:34

Re: autostima e realtà
 
son figliioooo per sbaglioooo,....mio padre è gaaaay,mia madre è sceeema.

Don Chisciotte 02-09-2011 14:39

Re: autostima e realtà
 
Quote:

Originariamente inviata da Antares (Messaggio 589613)
Ieri sono andato ad un matrimonio e tutti i miei cugini/cugine sono venuti col proprio ragazzo/a, anche dalla parte dell'altra famiglia erano al 90% in compagnia.

Io ovviamente ero solo e mi hanno pure messo al tavolo dei ''vecchi'' con i miei genitori, mia nonna e i miei zii.

Arriva il momento delle canzoni romantiche, tutte le coppiette si alzano e vanno ballare , io rimango al tavolo a guardare..mi giro e noto mia madre che mi guarda con sguardo deluso.

Certo non deve essere bello per lei avere un figlio di quasi 26 anni e non averlo mai visto con una ragazza, non averlo mai visto fare un lavoro serio, vederlo timido, insicuro ed impacciato... Mi rendo conto di essere il prototipo del figlio che un genitore non vorrebbe mai avere...

Brutta situazione, non c'è che dire. :(


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