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Non capisco neanche io questo questo mio atteggiamento. Forse perchè voglio mostrarmi tutto d'un pezzo e non voglio far trasparire le mie emozioni... (non mi riescie mai perchè le persone che mi conoscono mi leggono tutto in faccia). Non prendo farmaci e nelle situazioni d'ansia resisto bene perchè il mio organismo mi fa venire o sonnolenza o voglia di reagire. Quote:
Nello stesso tempo però non esprimo il mio carattere e forse è un bene perchè chi mi conosce dice che sono "troppo sensibile". La fregatura è nei rapporti con le ragazze (alla fine il discorso cade sempre li). Io passo come il leone saggio, non come il leone che ruggisce per ristabilire l'autorità o per scegliersi la leonessa per procreare. Se non alzi la voce queste "leonesse" non ti notano proprio. Il soffocare le emozioni alla fine mi viene automatico e mi fa perdere occasioni preziose. Penso che quando si fa il lavoro che piace non si ha motivo di soffocare le emozioni che si provano e proprio in quel caso ci si dimostra per quello che si è!!! Per esempio ieri sono andato in provincia a cercare lavoro e ho parlato con molte persone che avevano i miei stessi interessi. Nel parlare con le persone di lavoro sono apparso brillante e coinvolgente. |
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Se mi capita di prendere un bel voto in un esame difficile, sapere l'ultimo pettegolezzo che non sa nessuno, partire per una vacanza, festeggiare la vittoria della squadra di calcio, un vittoria in una partita di calcetto......lo vivo tutto in modo meno intenso rispetto agli altri all'ennesima potenza. E' come se ci fosse una vocina che dice "che festeggi?di cosa ti entusiasmi? la tua vita è uno schifo e dopo questa piccola cosa tornerà un piattume come sempre, non puoi paragonarti agli altri" Bella domanda maibaciato purtroppo è cosi spesso mi trovo nel mezzo a persone che valgono 1/10 di me ma hanno carisma piu di me solo per le loro esperienze.c'è poco da fare è cosi.....bisogna essere abilissimi a superare questa situazione. |
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Ascolto con molto interesse questo vostro discorso sul blocco delle emozioni.
Per fortuna per quanto mi riguarda non avverto questo disturbo, però una cosa è certa: a trent'anni non ci si emoziona più come a venti. Ed è questo uno dei motivi per i quali i rimpianti e il senso di sfiducia montano. Forse la vostra sensazione di rimanere imbrigliati a una catena censoria che vi impedisce di manifestare appieno l'emotività non è altro che la disillusione dell'età adulta. |
Secondo Voi
Quanto conta il passato . Vi capita di voltarvi indietro , vedere il nulla e trasfigurare questa visione anche sul futuro . Immaginare che quello che non è mai accaduto non accadrà mai . Che se fino ad oggi non siamo stati in grado di porre le basi o di creare qualcosa , perchè ce la dovremmo fare in fututo . E come ? Con un aiuto divino ? Scusate il mio pessimismo cronico ma è tipico di chi non vede oltre il muro che lo separa dagli altri . Trattiene dentro di sè emozioni e pensieri così forti . Al contrario appare come apatico , indifferente , nessuno vede quante lacrime piangiamo nel cuore , quante cose mai dette , solo pensate , immaginate , volute . Ma la cosa peggiore risiede nel fatto che vediamo gli altri , anche le persone infime ed assolutamente peggiori di noi , crearsi un futuro , una famiglia , uno scopo di vita . Mentre noi , che potremmo avere tutte le possibilità , rimaniamo inermi ad osservare il mondo che gira , per tutti , a volte si ferma un istante , ci osserva di sfuggita e ci abbandona come sempre . Fatico a creare nella mia mente la convinzione che oramai il passato è passato , l'orologio non può tornare indietro , non si possono recuperare molte delle cose o delle situazioni che vorremmo vivere ora . Ci aspettano altre prospettive dalle quali guardare la vita . Ci si potrebbe anche accontentare di queste se perlomeno si riuscisse ad affrontarle ed ottenerle . Personalmente non desidero la luna , non ho grandi aspettative , ma intravedo la solitudine , lo schernire dei conoscenti , il vociare dei petulanti , lo svanire degli impegni lavorativi che , ancor di più oggi , sembrano destinati a nessuno . Lavoro forse per sola beneficienza , sopravvivo , ma non riesco a prendermi responsabilità , ad affrontare me stesso obbligandolo a scegliere tra il vivere od il morire . A volte il confine tra queste esistenze trascolora così pesantemente da divenire impalpabile . Come osservare la realtà che ci circonda con gli occhi di un piccolo ragazzino indifeso incastrato in una mente ed in un corpo non più così giovane . Ma l'età conta fino ad un certo punto . La vita non finisce per tutti . Finisce solo per coloro che si abbandonano , come me , ad un destino che credono segnato ma che , in verità , dipende solo da noi , da quello che vogliamo o non vogliamo fare . O non ci riusciamo . Io non voglio nascondere i miei mali , camuffarli con psicofarmaci , relegarli in un angolo della mente , ingerire un virus che cancelli temporaneamente la mia memoria ed i miei pensieri negativi . Purtroppo ritornano . Sempre . Come adesso . Scusate lo sfogo .
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Comunque si in generale è prorpio così...Sono un buon osservatore. Ma uno la vita se la crea da sè, le situazioni sociali pure quindi. |
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Beh cho ho ironizzato mi sembra ovvio, non c'era neanche bisogno di riportarlo. |
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Anche per me è successo alla fine dell emedie e inizio delle superiori......da quando ho cominciato ad essere considerato una sfigato......cercavo di stare nell'ombra il piu possibile e per non snaturare questa immagine rimanevo sempre calmo non facevo mai trapelare niente.
E pensare che alle elementari ero un casinista......niente di esagerato ma di quei 20 bambini ero uno dei 3-4 "capi branco" Anche ora mi considerano tutti, e lo sono, un tipo super tranquillo ma questa immagine non mi si addice piu di tanto da come mi sento dentro io ma mi sono abituato e non ho nessun interesse a smentire gli altri. Questa cosa mi ha reso anche incredibilmente cinico.....rido poco alle battute, non mi esalto, non faccio sorrisi o il gentile in situazioni di circostanza ecc.... Io non mi incazzo nemmeno piu.....un piattume assoluto anche se questo puo essere un vantaggio. Proprio oggi su yahoo c'era un aticolo dove si diceva che le donne amano i tipi cinici e insensibili stile "dr house"......mah sarà! |
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anch'io sogno
sogno di far emergere quello che davvero sono , fregandomene di tutto e di tutti , che hanno condizionato la mia vita , più o meno inconsciamente , libero di essere quello che sono , sfigato o non sfigato , fallito o non fallito , capace di vivere o morire , vincere o perdere , credere od abbandonare . Anche se con grave ritardo , spero di scoprire come farlo . Oppure come non farlo .
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bello questo topic...
comunque... secondo me ad un certo punto della vita si fa un bilancio realistico e si cerca di scremare ciò che conta veramente ll che per me più o meno è: sezione machissenefrega: mondanità, telefono che squilla in continuazione, obbligo di essere sempre carina gentile e in forma smagliante, pensare sempre a ciò che è giusto dire o fare, avere frequentazioni da ostentare sezione importante: ciò che mi fa stare bene: la mia casa e i cavolacci miei (i miei libri, i miei animali, la mia musica, il PC) un compagno con cui scambiare affetto e sessualità, un minimo di stipendio per vivere, qualche persona a cui tengo sezione rimpianti: occasioni lavorative sprecate per la mia timidezza e il mio pessimo carattere, tutte le volte che mi sono vista passare davanti qualcuno con metà delle mie competenze ma faccia tosta da vendere, così come studi rallentati e parzialmente abbandonati per paura e paranoia, progetti iniziati e non portati a termine magari solo per paura di fallire, o di confrontarmi con altri, o addirittura perché stavo andando così bene che ero finita al centro dell'attenzione e questo mi terrorizzava Voglio sopravvivere o tirarmi un colpo? se voglio sopravvivere, difendo con tutte le mie forze la sezione importante e cerco di non lasciare che la sezione rimpianti mi travolga... Alcune cose che ho imparato: sforzarmi di sorridere a chi mi sorride; non aver troppa paura di essere cattiva con chi è stato palesemente strxxxx con me; provare a mettere in mostra le mie qualità e soprattutto cercare di sbattermene delle lacune, tanto tutti ne hanno, rendermi conto che se non si può piacere a tutti, è anche vero che è statisticamente impossibile stare sul cxxx a tutti, e soprattutto fare molta, moltissima autoironia |
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Le case e gli affitti sono proibitivi. Tranne per chi eredita (culo!), oggi senza una compagna con cui dividere le spese è praticamente impossibile andare a vivere da solo...almeno dove sto io chiedono 250 mila euro per un bilocale 8O, e anche a voler rinunciare a tutto per il lavoro che faccio le banche mi ridono dietro. Poi arriva il governo e dice che io sono ricco e mi aumenta le tasse :evil: . Pard mi procuri uno di quelle bombe per favore, mi è venuta voglia di lanciarne su un posto... |
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Questo post mi piace. Sono d'accordo. Ci manca la spensieratezza, la frivolezza, perche' non riusciamo a stare in compagnia degli altri senza essere angosciati e terrorizzati. Quando siamo con gli altri non riusciamo a ridere, a far ridere, non sappiamo imbastire una conversazione di una mezz'ora. A me poi personalmente fa schifo quasi tutto cio' che si vede in televisione, Grande Fratello, film vari, delle modelle non mi frega niente, il calcio non mi interessa, eccc. Ma come cazzo posso pretendere che qualche donna o qualche amico mi trovi interessante ? MEFIORI ha proprio ragione. E non e' che sono un suo fans. Pero quello che ci manca e' davvero questo: Oi, ma se vengo da te tipo domenica con gli altri possiamo prendere poi magari il volo per parigi? Si, boh devo chiedere a un paio di mie amiche che lavorano la poi vi dico raga. Aspè che mi squilla il cell.. Ciao Amo! tutto ok? Si boh passo dopo...ciao more...cia. Ah dimenticavo, vado per i 34, per la cronaca. |
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C'è una parte di voi che ha le mie stesse sensazioni, e che in effetti considera con rammarico ormai perduta per sempre una certa stagione della vita, forse la migliore di tutte. C'è un'altra parte di voi che invece ritiene più importante la fase della maturità, perché sarebbe caratterizzata da valori e rapporti autentici, saggezza, etc. etc. A questa seconda scuola di pensiero, vorrei chiedere: come mai nel linguaggio comune si usa una certa terminologia che rende il vostro discorso un po' troppo... come dire... inamidato? Mi spiego. Perché a chiunque venga rivolta la fatidica domanda "hai intenzione di sposarti?" viene data più o meno sempre la seguente risposta: "Sì, ma NON PRIMA dei 30/35 anni... prima voglio DIVERTIRMI..." Che interpretazione dare a queste parole? Quella che dò io è che il cosiddetto "metter su famiglia", proprio dell'età matura, sia vissuto più come un "dovere" verso la società che come un "piacere" (probabilmente non è solo un prodotto delle convenzioni, ma anche di un istinto darwiniano... in questo senso io mi sento un mutante). Orbene, dal mio personale punto di osservazione, libero da sensi del dovere (col problema della sovrappopolazione poi...) e da istinti di conservazione della specie, mi viene da dire: perché non DIVERTIRSI tutta la vita? Se si cerca di ritardare il più possibile un appuntamento, vuol dire che quell'appuntamento non lo vuoi (Freud insegna), dunque perché cercare di slittare il più possibile, quando invece si può stralciare del tutto quell'appuntamento dalla propria agenda? La mia idea è che l'età matura non sia affatto l'età della saggezza, ma quella del sacrificio. Si smette di scoprire, si smette di cercare esperienze, si delega tutto il bagaglio di aspirazioni perdute ai propri figli, come se i figli avessero i nostri occhi e il nostro cervello. |
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Anch'io a 15 anni credevo che la mia vita sarebbe stata: studio poi lavoro, poi un po' di divertimenti grazie ai soldi del lavoro, poi fidanzamento, poi matrimonio, poi figli. E se non ci fosse stata di mezzo la FS penso che sarebbe andata cosi' davvero. Poi mi sono reso conto che la fidanzata non la trovo neanche a pagarla, una casa non te la puoi permettere a meno che te la paghino i genitori ed e' saltato tutto quel bello schemino che ti dicevo. Adesso non ne voglio piu' sapere. Ne' matrimonio ne' figli. La gente si sposa e fa figli perche' lo fanno tutti. Fine. |
Quando ero normale a 19 anni sono uscito per un annetto con una compagnia di ragazzi e ragazze e tutto questo divertimento non mi sembrava cosi fantastico.Ne ero rimasto assuefatto e appena ho trovato la ragazza ho mollato tutti (sbagliando).
Le giornate erano sempre le stesse, si usciva dalla scuola ci ritrovavamo al bar il pomeriggio e la sera a cazzeggiare, il giovedi partita di calcetto, il venerdi e il sabato si faceva tardi nei soliti locali dove c'era sempre la stessa gente. Forse facevao questa vita monotona perche vivo in un piccolo paese ma avevamo la possibilità di andare in città e le cose non cambiavano, non cambiano nemmeno per chi vive in città, dopo anni sei assuefatto da questo divertimento.O vivi in un posto tipo Holliwood o hai copsi tanti soldi da toglierti qualsiasi sfizio che vuoi. Cosi è normale che uno a una certa età decide di mettere su famiglia......non si diverte meno o di piu cambia il modo di divertirsi e di trovare nuovi stimoli, puo essere felice una vita matrimoniale e non deve essere come l'hai descritta tu per forza. E in piu a quell'eta si ha(o si dovrebbe avere) una certa stabilità economica e lavorativa che ti fa fare il grande passo Poi ci sono quelli che non vogliono sposarsi...e li vedi nei locali pieni di teenagers che cercano di mimitezzarsi credendosi dei gran fighi......quelli mi fanno abbastanza pena anche se è una loro scelta. Poi ci siamo noi (meglio dire io) che a 26 anni vorrebbe divertirsi ma anche trovare una ragazza seria non mi dispiacerebbe. Facendo un ragionamento realista credo che sia piu facile trrovare una ragazza seria anziche trovare un gruppo di amici per fare casino,per la seconda ipotesi cerco di fare il possibile ma non ci riesco....quindi se mi arriva una possibilita di instaurare una relazione seria non mi tirer in dietro e ne sarei felicemente soddisfatto.........bisogna trovare sempre un compromesso. Eppoi è possibile trovare un equilibrio tra relazione seria e amici e divertimento.........se qualcuno ha entrambe le possibilità |
esattamente
non so se avrei amato i divertimenti persi . un po' li rimpiango ma in realtà non li conosco . il fatto è che ti mettono un muro davanti alle tue possibilità . ora il mio sogno , spero non rimanga un'illusione e che alla mia età non sia tardivo , è quello di trovare una brava ragazza che ami la famiglia e che mi possa apprezzare per quello che sono . il problema è però sempre il solito . come ? dove ? per uno che come me non conosce nessuno e passa il suo tempo solo tra casa e lavoro ? suggerimenti ? ed anche se fosse come ci presentiamo ? buongiono , sono un sociofobico che tenta di uscire dal tunnel ?
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