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Re: Obiettivo. desenzibilizzare
In teoria l'esposizione allo stressor dovrebbe desensibilizzarci, io ci provo e anche spesso, ad esempio, ieri ho fatto una riunione per lavoro, mentre il collega ha nominato il mio nome per un esposizione su di un argomento, il cuore mi è salito in gola, il senso di offuscamento mentale è arrivato a limite del panico, nonostante mi concentrassi sul respiro non riuscivo a calmarmi, e avevo preso 30 gocce di valeriana pura....
Parlavo, ma ero intontito, succube del panico, hai voglia che pensi che tutto va bene e non c'è niente da temere, la testa risponde sempre allo stesso modo. avvolte mi capita anche tra i colleghi, quando devo spiegare qualcosa mi sale il panico, eppure i miei colleghi più stretti conoscono il problema, quindi non dovrei temere. Comunque, sfido qualunque psicologo a trovarsi con i nostri stessi sintomi, nella nostra stessa situazione ed agire come loro dicono.... e come se stessi parlando in santa pace, e qualcuno cerca di picchiarti, rifilandoti calci e pugni, ovviamente noi su cosa ci concentriamo sul discorso che stiamo facendo o sul tipo (ansia/panico) che cerca di farci male?? |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
esporsi con regolarità e frequenza, evitare alcuni atteggiamenti protettivi, riconsiderare le opinioni negative e cercare di volgerle in positivo...
serve tutto questo e serve, soprattutto, molto tempo... non ci si può aspettare un miglioramento netto dall'oggi al domani, ci vuole pazienza e fiducia non c'è veramente nessun altra strada |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
Quote:
Ma non è che ti debba desensibilizzare. O meglio, sì lo devi fare ma con coscienza. Cioè.. non devi abbandonare la tua sensibilità, devi acquisire la capacità di switchiare da un profilo ad un altro, controllando la cosa, scegliendo quale mettere in campo. Quindi agirei così: 1)sperimentare: prendere a picconate il proprio cervello facendo tutte le cose di cui si hanno paura per scoprirle. 2)mettere in campo le abilità acquisite in modalità - vuoto a perdere - nel senso, ti cerchi una serie di situazioni in cui poter liberare le cose di cui hai paura senza che, in caso di errore, possa portarti a presso strasciti negativi sulla tua "reputazioni" (o cmq quella che reputi tale). Ma, allo stesso tempo, impari a decifrarne il rapporto causa-effetto e quindi sai quando ti "conviene" usare un profilo o un altro. 3) immagina di essere un timoniere di una nave che legge le stelle(la vita) grazie all'esperienza e alla conoscenza della natura(data dalle proprie avventure). 4) pronfoda consocenza di se stessi - che passa anche attraverso la sofferenza - e capire cosa si vuole davvero. 5)Individuazione dei propri limiti/caratteristiche e valutazione se vale la pena davvero o no soffrire -> esperienziare per andare vero il cambiamento. Così facendo scoprirai che alcune cose che pensavi fossero determinanti alla tua condizione di disagio interiore in realtà erano sbagliate.. altre invece erano giuste. Le individui e ti ci concentri. La verità è che tutte sono inutili, non esiste la formula magica, per NESSUNO. L'unica maniera per vivere bene nonostante questa consapevolezza è quella di passare attraverso i tantativi. Se tu dai per scontato che tutto è inutile (come poi in effetti è) ma non passi attraverso i tentativi reali di cambiare la tua condizione, bypassando la fase dell'esperienza.. vivrai sempre col rimpianto, con il dubbio e l'inutilità sarà per te più un peso, un macigno insopportabile che una condizione esistenziale assodata e per certi versi anche buffa e utilizzabile in maniera propositiva. Ciao! |
Re: Obiettivo. desenzibilizzare
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Diversamente, si può ricorrere anche ad altre procedure tra le quali la desensibilizzazione sistematica. Quote:
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Dott. Liverani |
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