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Re: Il fine ultimo della terapia
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Re: Il fine ultimo della terapia
... ben controllata in determinati contesti
e poi l'esperienza fa miracoli (se positiva...) |
Re: Il fine ultimo della terapia
Il fine ultimo della terapia è diventare figobulli:laugh::D:thumbup:
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Re: Il fine ultimo della terapia
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E questa robaccia da dove viene?:D Sei più realista del re. Davvero ti conviene rimanere spasmodicamente aggrappato a questi concetti? Te ne dovresti liberare quanto prima, invece che continuare a avvelenartici la vita. Oltretutto non sono nemmeno realistici. Proprio no. Quando leggo queste cose mi torna sempre in mente un racconto di Meyrinck, Il Bramino…:D E poi, ti sfiora mai il dubbio che potresti sbagliarti nel valutare i comportamenti altrui? |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Re: Il fine ultimo della terapia
Tu ti sei fatto un’idea del mondo. Anch’io ho la mia. E anche gli altri la hanno, in genere. È ovvio che io l’abbia formata sulle mie esperienze e che questa sia coerente con quello che ho vissuto e sul come l’ho interpretato in base al mio temperamento e carattere. Ma la mia come la tua sono solo un pezzetto del puzzle. Voglio dire, in base a cosa la mia è giusta e la tua no? O viceversa? Necessariamente uno deve integrare e rettificare per quanto possibile con le idee altrui, altrimenti diventa paranoico. E soprattutto l’idea che hai delle cose condiziona poi come ti rapporterai a quelle cose. Se sei un evitante e vivi tutto come una sfida lo prenderai sempre inevitabilmente in tasca.
Quando la smetterai di credere che il mondo giri necessariamente o solamente come credi tu, vedrai che le cose cambieranno (anche in quello che ti preme di più). Testato :D |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Penso che il fine ultimo di qualunque terapia non sia né di cambiare il carattere né qualunque altro dato oggettivo (il carattere infatti io qui ora lo definisco come quella parte immodificabile dei modi di pensare e degli schemi comportamentali di una persona così almeno non mi si può obiettare nulla :cool:). Il fine ultimo della terapia non è farci diventare più belli. (ok, questa è scontata, dato che non è un salone di bellezza :laugh:) Il fine ultimo della terapia non è farci diventare più estroversi. Il fine ultimo della terapia non è cambiare l'opinione che gli altri hanno di noi, avere maggiori apprezzamenti, avere maggiore successo nel lavoro o con l'altro sesso, ecc. Il fine ultimo della terapia è innanzitutto conoscere sè stesso, analizzarlo e capire cosa si può e si vuole cambiare e cosa non si può o non si vuole cambiare (e nel secondo caso riuscire anche ad accettarlo). Cambiamento de che? Mi sembra banale: essendo una psicoterapia non può che cambiare dei processi mentali. (gli effetti di tutto ciò sono solo in parte prevedibili e in parte preda del caos) |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Re: Il fine ultimo della terapia
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Re: Il fine ultimo della terapia
Purtroppo posso parlare solo a titolo personale, ma in anni di terapia e di racconto del sé, dopo infiniti tentennamenti, ripensamenti, cambiamenti, silenzi mi sono accorto, io cinico e materialista, che esiste una vita spirituale. A questo punto il dubbio è se preferire un confessore laico a un confessore togato. In ogni caso si tratta di percorsi di vita che continuano fin quando non finisce la vita stessa, io in questi anni ho deciso di aiutarmi nei miei passi con l'analista, che è un accompagnatore, una escort del pensiero. Come una escort non ti guarirà mai del tutto dalla tua voglia di tromb...pensare.
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Re: Il fine ultimo della terapia
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Ma per esperienza, in terapia capita di confondere le due cose e secondo me sta soprattutto lì la capacità del terapeuta. Infatti, quando ho lasciato un terapeuta che aveva questo limite, una volta trovatone uno che è riuscito a farmi capire questa differenza, poi sono riuscito anche a recuperare quello che di buono c'era nella precedente terapia. |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Sono in terapia da diversi anni... per molto tempo sono andato avanti senza chiedermi quale fosse il fine ultimo della psicoanalisi...forse perché avevo bisogno piuttosto del fine "immediato", cioè quello di stare meglio e risolvere i tanti piccoli conflitti che mi tenevano incatenato. Esiste un fine ultimo? Sicuramente sì, ma credo sia un concetto molto relativo. Dopo tutto questo tempo sento il bisogno di mettere una parola fine alla terapia, per quella che è pur sempre un'esperienza che non voglio vada avanti all'infinito. Questo perché credo che non vi sia un "completamento" dell'analisi... arrivati ad un certo punto si deve scegliere, così come quando si è iniziato, di concludere. Quello che a volte mi lascia perplesso è l'impressione che il mio "fine ultimo" non coincida esattamente con quello dell'analista...ma forse è anche giusto così. P.S. Dal mio punto di vista la rassegnazione è solo una visione pessimistica dell'accettazione di sé, solo che si porta dietro tutta la negatività (commiserazione, mancanza di autostima, etc etc). Bisogna pensare meno alla posizione sul podio... e pensare quanto è bello correre senza l'ansia del cronometro o della classifica... si può e si deve vivere (bene) anche senza competizione. |
Re: Il fine ultimo della terapia
Chiaritemi una cosa: se a me piace una donna e la stessa donna piace ad uno o più estroversi, come faccio a non vederci una competizione? :confused:
P.S. — A me non piacciono i “giochi a tre” :cool: |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Se ti piace questa donna che piace a tanti dovrai certamente entrare in competizione, ma non necessariamente lei sceglierà come "vincitore" uno degli estroversi. Certo, può succedere, va messo in conto nel momento in cui ti metti in gioco. Ogni gara ha un rischio. Però credo anche che, se c'è attrazione reciproca, la competizione è vinta in partenza. Puoi anche stare fermo al palo...ma se le piaci...lei se ne fregherà del superman che vince la gara facendo il record del mondo. Chiaramente il "piacersi" reciprocamente è fondamentale. |
Re: Il fine ultimo della terapia
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Re: Il fine ultimo della terapia
Stone ma qual è il "fine ultimo" che hai in mente tu per la tua terapia se posso chiedere???
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Re: Il fine ultimo della terapia
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Se il fine ultimo è accettarmi per quello che sono, significa che devo rassegnarmi all'idea che sono una merda (ovviamente il mio analista non è d'accordo) e non prendermela quando vengo immancabilmente trattato come tale http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789 |
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