Re: rapporto con la morte
Più che cercare mi capita di sfidarla a volte, facendo delle cose che mi fanno sentire vivo, fin'ora ho sempre vinto ma prima o poi verrà a battere cassa.
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Re: rapporto con la morte
Io ho proprio la tanatofobia, ci penso quasi sempre, e ne sono terrorizzato, sento che è qualcosa di invalidante, non riesco a pensare alla vita, mi sento bloccato, e non riesco a controllare questa paura.
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Re: rapporto con la morte
Adoro quest'argomento!! Premettendo che ciò di cui ho veramente un terrore cane è la sofferenza, e la maggior parte delle volte si muore soffrendo. Vivere gli ultimi momenti di vita nella sofferenza lo trovo spaventosissimo, sopratutto perchè quando si soffre (fisicamente) tutto il resto sparisce, riesci solo a pensare al dolore e a patirlo, muoriamo propio come i nostri amici animali. Quindi soffrire è la mia paura più grande.
La morte in se stessa è una questione a cui penso spessissimo, anche perchè a me piace vivere, mi piace sopratutto esistere...mi piacerebbe che ci fosse un qualsiasi tipo di sopravvivenza, io sono molto scettico e tendo a credere che purtroppo non esista niente, però il Tutto e l'esistenza, di per sè, li considero in un certo senso paradossali, quindi non escludo nessuna possibilità. Sarebbe davvero grandioso se ci fosse qualcosa. Comunque se non ci fosse niente spero solo di non morire giovane e di soffrire il meno possibile, e di riuscire a portare a termine tutti i miei obbiettivi, per il resto mi va benissimo essere esistito, nonostante l'orrore umano, vale la pena conoscere il mondo e l'universo. Certo sarebbe grandioso se ci fosse una società "ideale", vivere sarebbe più piacevole. Non ho scelto nessuna delle opzioni, è un misto, come per la vita. Non dico altro perchè devo ancora sviluppare il concetto della morte, la posso studiare ma non conoscere ;) |
Re: rapporto con la morte
ci penso spessissimo.
prima di fare la cura psichiatrica era quasi un pensiero ossessivo. immaginavo di morire nei modi più assurdi e mi venivano attacchi di panico. anche adesso ci penso, incidenti stradali, tragedie...ma con molta meno frequenza di prima. temo anche la morte delle persone a me care. |
Re: rapporto con la morte
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Re: rapporto con la morte
Indifferenza, non ci penso mai. Del resto è inutile farlo, dato che non si sa quando arriverà.
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Re: rapporto con la morte
il mio pensiero riguardo la morte è intriso di tante differenti sfaccettature, provo sommo rammarico per chi muore di stenti di fame e di povertà, provo una grande e diabolica sensazione di piacere nel vedere morire chi odio, provo molto piacere anche nel vedere la mia di fine, ma non prima di vedere quella dei miei avversari........sono
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Re: rapporto con la morte
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YouTube - partita a scacchi con la morte |
Re: rapporto con la morte
Quando penso alla morte penso all'inizio della mia vera vita e alla fine delle sofferenze!!
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Re: rapporto con la morte
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Re: rapporto con la morte
La morte è un passaggio naturale, per cui cerco di non attribuirle un peso maggiore di tutto ciò che fa parte della biologia.
Di fatto non mi pongo particolari domande sullo sconosciuto "dopo", e non mi affido a chi le risposte preferisce inventarsele. Certo, preferirei morire in maniera non particolarmente dolorosa come tutti, ma penso sia scontato. :D |
Re: rapporto con la morte
l'attendo con ansia...magari indolore nel sonno
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Re: rapporto con la morte
rapporto vita/morte 1:1
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Re: rapporto con la morte
la troverò in battaglia
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Re: rapporto con la morte
io nel periodo in cui stavo più male alla morte ci pensavo sempre. La vedevo come l'unica soluzione possibile ai miei problemi, l'unico modo per mettere fine alle mie sofferenze. Ora invece se penso alla morte mi terrorizza l'idea che possa succedere qualcosa alle persone che mi sono care.
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Re: rapporto con la morte
per me è un pensiero "rassicurante"
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Re: rapporto con la morte
La morte potrebbe far paura, ma secondo me non si ha motivo di temerla, almeno la propria, perchè tanto quando c'è la morte non ci siamo noi. Quello che veramente può far soffrire molto è la perdita prematura di una persona cara, perchè noi continuiamo a vivere ma sappiamo che quella persona non ci sarà più, e più sono i ricordi felici con quella persona e più la sofferenza sarà elevata. Comunque meglio non pensarci!!
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Re: rapporto con la morte
Molti (quasi tutti) hanno uno strano approccio con la morte dal mio punto di vista (così come con la vita)....pensare alla morte è la stessa cosa che pensare alla vita, sono ugualmente misteriose, sono una cosa sola, se non pensi alla morte non pensi nemmeno alla vita. C'è una credenza sociale che pensare alla morte sia qualcosa di inutile, sprecato, negativo o addirittura controproducente...è più strana una persona che pensa alla morte piuttosto che al calcio o alla politica, per me è il contrario.
Come se poi ci fossero cose più importanti della vita\morte\esistenza a cui pensare... Vivere senza pensare credo sia anche più sbagliato del pensare senza vivere, la vita non prende il giusto valore esistenziale. Poi sembra che tutto sia così scontato, così logico e razionale, come se la vita fosse una cosa normale, nonostante l'uomo braccoli nel buio più completo e ciò che conosce della realtà è praticamente niente, e per lo più sono illusioni. ect,ect...... p.s. è un parere soggettivo. |
Re: rapporto con la morte
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Re: rapporto con la morte
Dopo un forte esaurimento ho attraversato un periodo di depressione e siccome è stato così improvviso e spiazzante, pensavo che avessi qualche brutto male. Pensavo che il fisico mi stava avvertendo, presto sarebbe arrivata la fine. Ma poi con il tempo ho capito che era solo un gran pippone mentale. Spero! Però spesso penso a quando le persone care non ci saranno più e mi intristisco di brutto, fino alle lacrime.
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