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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Non sarai mica uno che pretende di avere degli sconti quando si confronta con gli altri? |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
Me lo sono sentito dire in alcuni casi, da genitori, qualche parente ed estranei....e devo confessare che a volte me ne sono reso conto io stesso che probabilmente in quel momento mi ero creato una costruzione mentale che non aveva ragion d'essere nella realtà.
Allo stesso tempo,però, è qualcosa che può dar fastidio sentire perchè, come è vero che può "rimettere in sesto" la persona dandole una svegliata, così anche sminuisce e banalizza ciò che si prova in determinate situazioni, non facendo cogliere all'esterno la reale difficoltà che incontra chi si fa le "seghe". In altre parole....chi si fa le seghe mentali non lo fa certo per sport ma perchè, in teoria, dovrebbe avere qualche disagio per un xy motivo, disagio che manifesta anche in questo modo....perchè, quindi, trattare tutto con superficialità e non provare, invece, ad analizzare le cause per cui l'interessato/a ha queste "reazioni"?? |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
Mi fa rimpiangere di non essere un menefreghista, ma poi penso e dico: se mi arrabbio aggiungo solo una beffa al danno...
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Chi giudica, commette sempre un errore di fondo, perchè si basa sull'apparenza, assai inaffidabile e spesso ingannevole. La realtà interiore di un individuo è accessibile (se si vuole) solo dall'individuo stesso, e da nessun altro. Gli altri quindi non possono conoscerci per come siamo veramente (anche se in molti lo pensano), ma tramite gli altri, possiamo comprendere meglio noi stessi (che poi è ciò che conta veramente, anche se spesso è difficile). |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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La mia idea è che in queste cose siamo abbastanza simili, quello che cambia è il contenuto di queste seghe mentali. Quindi, a causa del regime, si forma una sega mentale lecita e una illecita, a seconda dei contenuti. Le indecisioni dei fighi diventano, proprio perché dei fighi, lecite; invece le indecisioni caratteristiche dei poco sociali diventano vergognose. In pratica è quello che succede con l'invidia e la gelosia, entrambi sentimenti fastidiosi, ma non negativi a priori se gestiti; l'invidia è il sentimento di chi non ha e vorrebbe avere, la gelosia è il sentimento di chi ha e non vorrebbe perdere; poiché chi ha vale più di chi non ha, ecco che l'invidia diventa il sentimento vergognoso dei cattivi, degli omuncoli sfigati, degli iettatori, mentre la gelosia è comunque un sentimento di insicurezza ma sempre di un innamorato. Ritorniamo alle seghe. Se io mi apro ed esplicito le mie perplessità, mi sto facendo le seghe mentali; se lo fa un individuo forte socialmente, nessuno gli dirà nulla. Questo per tre motivi fondamentali; il primo è che di solito, chi è socialmente meno forte, è anche meno bravo nell'espressione; il secondo è che di solito, chi è socialmente meno forte, ha preso più schiaffi dalla vita e per queste le ferite sono ancora aperte, dando vita a pensieri chiamati "seghe mentali"; il terzo è che, schematicamente, l'introversione è direttamente proporzionale alla scrupolosità e inversamente proporzionale alla forza sociale e questo fatto, unito al principio per cui due persone, più sono diverse e meno si capiscono, la parte estroversa non capisce la parte introversa giudicandola "sega mentale", cioè "pensiero disfunzionale" oppure "scrupolo immotivato", mentre la parte introversa non parla di sega mentale perché tendenzialmente scrupolosa. Quote:
Le scelte sessuali sono seghe mentali. Ad esempio, io non posso dire quella non mi piace perché etc etc; avrei come risposta: "Cosa cazzo te ne frega, spaccala!" Una ragazza, simpatica, carina e benvoluta, ha invece tutto il diritto di non trovare attraente qualcuno, perché ad esempio, non profuma, oppure ha i calzini troppo corti, oppure ha una foglia di insalata sui denti. Quote:
Maralgiu, forse tu non sei introverso e per questo non capisci, ma ti sbagli se consideri il silenzio degli introversi come pura fifa di fare brutta figura. Il fatto è che qualcuno, per parlare e dire la propria, deve accendere il motore, mentre altri no. Se ci sono queste differenze caratteriali, è ovvio e sacrosanto che i comportamenti saranno diversi. Non dimentichiamo che sì, spesso uno evita di dire la sua per non sbagliare, ma l'alternativa più comune è parlare dicendo cose che non si pensano per non rimetterci. Mentre un estroverso preferisce dire stronzate, l'introverso preferisce non dire. Per te c'è una grande differenza di imbecillità? |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Se una persona si sente in diritto di esprimere un giudizio brusco (e in alcuni casi superficiale e infondato) come "sega mentale" su determinati modi di pensare altrui, equità vuole che anche l'interpellato possa reagire in maniera altrettanto brusca (ad esempio in certi casi per me ci starebbe bene un "saranno logici e consequenziali i tuoi, di ragionamenti"), ovviamente nel caso sia convinto che il suo pensiero non sia del tutto infondato. Purtroppo oggi si tende a giustificare solo uno dei due modi di comportarsi, il primo (io invece sarei per una moderazione o uno "sconto", se proprio vogliamo chiamarlo così, su ambo i fronti), praticando uno spudorato doppiopesismo frutto di un conformismo strisciante. E' un po' quello che avviene quando una persona viene presa di mira (magari da più persone in sintonia tra di loro in questo) con battute "simpatiche" e "deve" fare buon viso a cattivo gioco, perché se cerca di rispondere a tono con battute altrettanto sarcastiche viene fatto passare per colui "che se la prende". |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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E' raro che qualcuno demolisca il mio pensiero semplicemente perché i miei pensieri li tengo per me. Se capita, di solito me ne frego perché ormai reputo la maggiorparte delle persone una massa di coglioni che mai si fanno i fatti loro. |
Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
Winston_Smith ha scritto:
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Winston_Smith ha scritto: Quote:
Una tesi “parzialmente” fondata è una tesi che non sta in piedi, voler continuare a sostenerla è pura ottusità, rifiuto di riconoscere gli errori, mancanza di onestà intellettuale. Se uno s’innamora della propria idea perde oggettività di giudizio. Il parziale “valido” può solo essere utilizzato nella costruzione di una nuova tesi, non per fare da stampella ad un pensiero carente. Winston_Smith ha scritto: Quote:
Offendersi o risentirsi per questo significa volersi offendere o risentire “a prescindere”, o forse si ha la mania di persecuzione. Se la mattina ti svegli che vuoi sentirti offeso dagli altri, qualsiasi frase va bene, perché qualsiasi espressione può essere interpretata in più sensi. D’altronde se dovessimo stare a pesare tutte le parole che pronunciamo, finiremmo proprio con il non parlare affatto. Se poi si è permalosi, non sono problemi degli altri. Se una tua tesi viene “liquidata” come sega mentale, allora caccia fuori gli argomenti che ne dimostrano la validità (l’equità a cui ti riferisci nessuno te la nega): se non ce l’hai questi argomenti, la tua è di fatto una sega mentale. Winston_Smith ha scritto: Quote:
Stone ha scritto: Quote:
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Re: Costruzioni, "seghe" mentali e attacchi esterni
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Anche le proprie insufficienze possono essere supposte, dipende dai casi. Quote:
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Questo sito è pieno di topic dal titolo "vi sono mai venute in mente le risposte giuste DOPO che la discussione era finita?" Ripeto, la fai troppo facile. Bisognerebbe valutare caso per caso. |
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