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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Beh, non siamo soli. :D |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
Complimenti per il papiro, Moowatcher! :D
Rispondendo alla domanda: penso sia molto probabile (ma non scientifico, per fortuna!) che un timido diventi anche fobico, così come è possibile (e alcuni utenti lo hanno dimostrato) che un timido o una persona problematica possa riuscire a essere più disinvolto (non per forza estroverso)... |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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cmq per quanto riguarda le definizioni e le classificazioni (che mi piacciono tanto :)) a me piace pensare in questo modo: - il problema di fondo è un senso di inferiorità, inadeguatezza; - questo problema di fondo provoca (tra le altre cose) ansia in tutte quelle situazioni in cui ci si sente così inadeguati; - all'ansia si reagisce, chi più chi meno, evitando le situazioni ansiogene; - a furia di evitare ci si isola e si diventa depressi :laugh: |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
E invece a chi della vita sociale non gliene frega niente, che disturbo ha ??
perchè prima mi identificavo un pò con il Dep, ma mi rendo conto di non volere le relazioni sociali. O meglio, non soffro e non patisco la condizione di solitidine e questo mi porta, pertanto, a non desiderare come bisogno primario relazioni sociali. Fatico a trovare un'identità propria, ma francamente, non è che m'importa granchè. Mi rasserena il fatto che non sembro avere nessuna delle due patologie. Sono solo schifato della società in cui vivo. :yes: |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Io credo di avercelo, almeno in parte... |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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bisogna per forza essere tutti uguali, in questo mondo. :cool: anzi, in questa società. |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Fare diagnosi differenziale tra timidezza, fobia sociale e disturbo evitante di personalità, per quanto possa apparire semplice e immediato nella teoria facendo riferimento alle definizioni proposte da Moon (al quale suggerisco in futuro di citare le fonti), nella pratica clinica è assai più complicato, spesso perché i problemi delle persone hanno contorni sfumati e manifestazioni (cognitive, emotive e comportamentali) spesso sovrapponibili tra loro e cangianti nel tempo. A questo si aggiunge la scarsa utilità ai fini terapeutici di diagnosi di carattere puramente descrittivo, basate sulla presenza/assenza di determinate manifestazioni cliniche e della loro pervasività nella vita sociale, affettiva e lavorativa del soggetto. Infatti all'interno delle medesime categorie diagnostiche possono essere collocati individui con manifestazioni cliniche assai diverse. Talvolta, sapere di rientrare in una categoria piuttosto che in un'altra può essere rassicurante e per qualcuno "normalizzante", facendo sentire meglio le persone che scoprono, per lo meno, di non essere gli unici a soffrire di un certo problema e che, "se esiste addirittura una categoria specifica, qualcuno se ne sarà certamente occupato". Viceversa, il rischio di attribuire così tanta importanza a quale categoria diagnostica si appartiene è quello di favorire un processo di stigmatizzazione capace di portare con sé solo svantaggi. Come spesso ho letto su questo forum, ci si presente come "fobico sociale", sociofobico, sociovattelapesca, perdendo così di vista la propria identità di essere umano a favore di una etichetta diagnostica. L'individuo diventa così il suo problema, quando invece quest'ultimo dovrebbe essere solo un aspetto (per quanto sgradito) della persona. A tal proposito, come faceva giustamente notare Moon, ritengo di maggior utilità individuare le soluzioni ai problemi pratici della vita di una persona piuttosto che scegliere a quale categoria assegnarli. Dott. Liverani |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
Il dr. Liverani ha in effetti ragione, all'atto pratico queste distinzioni non sono fondamentali ai fini terapeutici, e possono distogliere dal fatto che ogni essere umano ha una psiche a tutto tondo che non può essere etichettata...
Cmq il lavoro di Moon è un lavoro puramente teorico che non può che essere apprezzato da chi (come me) è un fan delle categorie, delle schematizzazioni e delle classificazioni Ricordo ancora che al liceo ogni volta che la prof di italiano mi interrogava mi rimproverava di essere troppo matematico, troppo schematico e non "aperto", ma per lei apertura nelle sue lezioni significava solo dispersione, divagazioni, confusione, sovrapposizioni di concetti e assenza di definizioni univoche (la mancanza di definizioni poi per me è terribile). Adesso che ce l'ho fatta a divagare anch'io (:rolleyes:), posso fare i complimenti a Moon per il lavoro bellissimo ;) Era da tempo che cercavo di capire le differenze tra Disturbo Evitante e Sociofobia, finalmente ho le idee un po' più chiare. Spero che tu abbia letto anche se sei in vacanza-ban... :D Cmq, come han già ricordato altri, manca ancora un protagonista nella classificazione di Moon: il disturbo schizoide. Uno schizoide in sè e per sè non soffre, poichè se non ha desiderio di socialità in mancanza di essa chiaramente non ne soffre. Può essere considerata una patologia? |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Assolutamente d'accordo. |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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...Poi credo che sia una caratteristica dell'essere umano quella di autoetichettarsi, abbiamo bisogno di "appartenere", probabilmente x trovare la nostra identità. Io forse non c'è l'ho un identità, perchè non mi sento di appartenere a nessun gruppo o cosa o movimento o partito...booo |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
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Ora, per patologie di tipo fisico-biochimico-biologico questa è una considerazione all'atto pratico molto più utile di quella soggettiva del "è patologia se c'è dolore", poichè spesso si è in presenza di patologie latenti, o non completamente manifestate, anche in assenza di dolore, e questo approccio consente la prevenzione. Il problema si complica per le patologie di tipo psicologico: quali sono i valori da considerare per definire una patologia psicologica? La psiche umana è molto complessa, ed è difficile estrapolare dei dati matematici dalle emozioni, dall'intelletto, dai pensieri ecc... Allora cosa possiamo considerare? Un elenco delle caratteristiche psicologiche dell'umano medio? Se la pensiamo così allora persino noi introversi possiamo essere considerati casi patologici. Viene più comodo allora considerare la sofferenza: quando è acuta e invalidante si ha la patologia. Ma così torniamo al punto di prima: se lo schizoide non soffre... |
Re: E' la fobia sociale una forma patologica della timidezza?
Io ho fatto una ricerca della fobia sociale su wikipedia,se volete aprite il link e leggete:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fobia_sociale |
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