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Re: il barman
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Re: il barman
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Quindi è necessario assumer un tipo, o una tipa di bell'aspetto, belal presenza, ben curato che ispira fiducia, pulizia, ordine e simpatia e magari che possa anche risultare appetibile dai clienti di sesso opposto. |
Re: il barman
scusate ma dipende dal bar e da che posto frequentate. Io faccio una semplice equazione che è:
BAR MODAIOLO = GENTE MODAIOLA = NON FA PER ME. I posti che frequento io non sono pieni di gente che è solo apparire e i barman sono li per la loro bravura e non per il lato estetico. Magari ce ne sono anche dei belli di tipi, come le cameriere ma sono belli per natura e non con additivi artificiali come le lampade, le creme solari e la ceretta al petto (che sfigati dio mio). Il barman del pub dove vado io parla come bukowki ed è sempre sbronzo, non è un granchè bello ma sta con una gran fregna. Secondo me non bisogna contornarsi di gente che è l'opposto di se stessi altrimenti vengono fuori delle differenze che creano complessi. Complessi che nella maggior parte dei casi non hanno fondamenta. |
Re: il barman
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Re: il barman
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Quelli che guardano l'aspetto fisico del barman secondo me non hanno cervello! |
Re: il barman
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Re: il barman
I love Tino
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Re: il barman
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Re: il barman
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Re: il barman
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Re: il barman
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Re: il barman
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Ora qualcuno dirà che capita per lavori a contatto con il pubblico... invece ti posso assicurare, perchè l'ho visto con i miei occhi, che delle persone sono state scartate da un lavoro (non a contatto con il pubblico) perchè brutte, nonostante fossero vestite più che dignitosamente e pulite. |
Re: il barman
Nel limite del possibile, tu scegli il tuo lavoro e allo stesso tempo il lavoro sceglie te. Ogni lavoro ha la sua personalità.
Uno schivo introverso non vorrà mai fare il barman, al massimo fa i toast chiuso in cucina. Così come il padrone di un bar mica sceglie un timidone, che i clienti devono essere intrattenuti mica depressi. D'altronde se ci fai caso gli estroversoni hanno tutti dei lavori molto a contatto con la gente, altrimenti non lo fanno, impazziscono. Tipo il classico promoter esaltato, non ti farà mai tutti i giorni da solo in ufficio a fare il programmatore anche se lo paghi di più. |
Re: il barman
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Ognuno ha dei lavori che caratterialmente gli si adattano di più... io infatti non ho mai fatto lavori a contatto con il pubblico proprio perchè sarei un pesce fuor d'acqua. Ad ogni modo io sono convinto che l'unica cosa che dovrebbe contare sia il merito... però al giorno d'oggi sono anche altri i parametri e questo non è sempre un bene. |
Re: il barman
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Ad esempio, nel caso del barista (OT: sto iniziando ad odiarlo, 'sto barista...) se è bravissimo nel preparare cocktail, se spilla birra con la giusta quantità di schiuma, se conosce vita-morte-e-miracoli di tutti i drink, ma risponde in maniera scorbutica, scostante, maleducata, scocciata ad ogni cliente, o magari non risponde affatto e guarda tutti gli "avventori" del locale come se dovesse farli fuori, è da considerarsi un ottimo barista o un pessimo barista? Insomma, al giorno d'oggi sono anche altri i parametri e questo non è certo sempre un bene, ma non è neanche sempre male... |
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