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Re: Sfogo di un'anonima DEP
come ti capisco, benvenuta....
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
Probabilmente non ti cambia nulla ma volevo dirti che io provo esattamente tutto quello che hai scritto parola per parola.
Comunque cerca di stare tranquilla, trovati una passione o un'attività che possa aiutarti a passare sollevata qualche ora, aiuta per quello che puoi la famiglia, cerca di stare allegra per quanto ti è possibile. Io ho imparato a "spassarmela" anche da solo. Sembra ridicolo ma si può fare. Non cercare il confronto con le vite degli altri perchè sono troppo diverse. Loro sono diversi dentro, non hanno la nostra sensibilità, non dico che sono cattivi o inferiori, ma sono diversi ed è difficile conviverci. Difficile, non impossibile. Lavora su te stessa, non metterti fretta, prenditi il tuo tempo e piano piano tra successi e delusioni avrai miglioramenti che ora nemmeno immagini. Potrai avere anche amici e pure il fidanzato (anche se non figo come me :cool::D) Non sarà mai rose e fiori ma si riesce a stare bene anche nella nostra condizione. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Le regole sociali sono queste, vanno accettate o rifiutate. Se le accetti devi sforzarti (come tutti). Se le rifiuti resti chiuso in casa fino alla morte. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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E poi in fondo la società non è un blocco così monolitico e omogeneo, regolato da leggi coerenti e stringenti. Ognuno può provare a trovare la sua nicchia, seppure a fatica. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Ci si può anche trincerare dietro la propria individualità in nome del restare fedeli a noi stessi, ma la verità è che gli altri ci SERVONO. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Quel che voglio dire è che bisogna capire cosa e dove non funziona di questo sistema ed anche le origini di tutto questo: i rapporti coi genitori, con le donne, con gli uomini, col proprio cane o col proprio gatto? Comprensione dei meccanismi prima di tutto. Solo dopo aver capito l'origine dei blocchi si potrà sapere dove agire, che potrà essere all'interno (pensieri e emozioni) o all'esterno (comportamenti), chiaramente non per dare la colpa all'esterno ma per capire come modificare i comportamenti con l'oggetto esterno, e non è né detto né escluso che il comportamento possa essere l'allontanamento da tale oggetto esterno. L'esterno non è un tutt'uno omogeneo con cui si deve sentire l'obbligo di rapportarsi. L'idea di sforzarsi di rapportarsi all'oggetto esterno per me equivale ad avere una gamba rotta ed imporsi di correre su quella gamba, invece di fasciarla e curarla. EDIT se vogliamo è anche un pensiero tutto o niente quello per cui è sempre il soggetto che pensa male e che si comporta male e gli altri non hanno MAI la volontà di escluderlo; i pensieri disfunzionali non si correggono con altrettanti pensieri disfunzionali di segno opposto. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
[QUOTE=LiquidAmbar;423590]La malattia in questione mi è stata diagnosticata circa 2 settimane fa, da allora, il solo sapere che la mia sintomatologia rispondeva ad un nome ben preciso (e l'andare a documentarmi in merito) mi ha fatto piombare in uno stato profondo di depressione. Quello che leggo online mi fa intendere che sia particolarmente difficile da "curare" e che comunque il soggetto che ne soffre non potrà mai guarire del tutto, o avere una vita sociale normale.
Per quello che mi riguarda mi ritengo una persona fuori dal mondo, o meglio, che di quel mondo che tanto la incuriosisce non riesce a far parte. Non riesco ad aprirmi con nessuno, ad essere me stessa a causa della fortissima agitazione che provo dinnanzi a qualsiasi individuo che non faccia parte del mio nucleo familiare. A seconda dell'ansia che mi crea la situazione che sto vivendo, inizio addirittura a tremare, e colgo sempre, in ogni persona che tenta di avvicinarmi per più di mezz'ora, un senso di pietà per quello che e vede, per quello che negli anni sono diventata. Ho la fottutissima paura che ormai sia tutto diventato troppo evidente, la mia paura in primis e la mia solitudine. Mi sento malata, una pazza, ma questo già da molto prima che mi venisse diagnosticato il DEP, e filtro tutto, qualsiasi gesto, qualsiasi parola detta, secondo questo mio pensiero. So di non riuscire ad avere una visione realistica di me stessa e di basarmi sul giudizio (negativo) altrui per farmi un'immagine di quello che sono e so anche di non farcela più, di essere molto stanca... Vorrei che tutto questo un giorno potesse finire.... Vorrei poter avere degli amici, vorrei poter amare, vorrei non dover ricorrere a dosi massicce di alcool per ridere veramente, per ridere di gusto dimenticando per un istante questo schifo che mi impedisce di vivere...... [/QUOTE guarda chela depressione ti vieneproprio perche non stai in mezzo alla gente e non ti distrai , rimani sempre nei tuoi pensieri, e so che una persona depressa e chiusa non ha tanta voglia e coraggio di socializzare ma e' quella la via della guarigione e per quanto tu possa rimandare e piangere in casa da sola prima o poi dovrai affrontare gli altri , perche solo stando in mezzo agli altri puoi uscire da questa cosa . |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Non mi piace tanto quando dici che 'il sistema è malato'; secondo me dipende solo dal nostro non capire il sistema o non essere in grado di trovare in esso il nostro spazio. Bello giocare al piccolo psicologo. :D |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
"Malato" andava tra virgolette, nel senso di problematico...
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Almeno questo è quello che sto cercando di fare io: lavoro su me stessa. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Nel mio caso sto ottenendo dei risultati. Già il fatto di trovare un atteggiamento positivo l'ho considerato un risultato. La terapia mi ha insegnato a vedere le cose in un modo migliore; ovviamente mettere in pratica gli insegnamenti è la cosa difficile perchè dipende solo da me. |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Anche se esposto in maniera differente, vedi che è sempre il soggetto che poi ha la capacità di agire sull'oggetto? Che è quello che dico anch'io... Forse cambia il metodo ma lo scopo che si cerca di raggiungere è lo stesso in entrambi i nostri casi. Comunque tu lo sai che sono una cognitivista, se mi parli di altri modi di operare non ne so molto. :laugh: |
Re: Sfogo di un'anonima DEP
Anche secondo me, pur tenendo conto e analizzando i fattori esterni/ambientali, è da dentro la mente della persona che devono partire i cambiamenti: sono convinto che se cambi da dentro hai la capacità di migliorare anche ciò che c'è fuori di te...
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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Re: Sfogo di un'anonima DEP
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