e vabbe suicidiamoci in massa allora...

Vabbe' dai!non esagerare!

Prova a fare la spaccapiriti ele.

23 anni, attualmente disoccupato.

Nonostante la mia giovane età ho cambiato già una decina di lavori,,,

Non so Voi ma a me sembra anormale........ :(

Ciao è la prima volta che scrivo qui, anch'io sono condizionata sul lavoro da quella che, da pochi giorni, definisco la mia malattia cioè la fobia sociale. Lavoro come segretaria in uno studio che si occupa di amministrazione del personale ed ogni giorno penso di aver scarsissima predisposizione per questo ruolo perchè una brava segretaria dovrebbe essere un'ottima comunicatrice mentre io ho enormi difficotà comunicative che però a volte riesco a mascherare abbastanza bene. Anche per me le comunicazioni meccaniche, informative insomma asettiche non spaventano molto mentre mi terrorizzano tutte quelle sociali. Quando la situazione diventa rilassata, amichevole io comincio ad irrigidirmi fino a raggiungere i parametri vitali di un lampadario. Fino a pochi anni fa, avevo tantis sogni, speravo di laurearmi, diventare giornalista, viaggiare ed "assaggiare" il mondo...poi però grazie alla fobia sociale che mi perseguita come un'ombra ho mandato tt a puttane...l'università si è rivelata un incubo, mi piaceva studiare ma non riuscivo a relazionarmi in modo sereno, fluido con gli alti studenti...ci penso tutti i giorni alle occasioni perse a causa di questa malattia. Mi ha tarpato le ali e trasformato da una libellula speranzosa in una larva putrescente. Spero di avere la forza di ribellarmi, mi sono rivolta ad una psicoterapeuta ma la strada mi sembra lunghis e faticos...spero di non fuggire come al solito. Se qualcuno ha qualche suggerimento in merito ad esperienze/terapie che hanno avuto esito positivo batta un colpo perchè mi serve incoraggiamento soprattutto per i momenti in cui mi sento deprex perchè vedo il mondo che si diverte mentre per me anche ordinare un caffè in un bar sconosciuto è un problema.exodus

Io non faccio nulla. Oddio, non riuscivo nemmeno ad andare ai colloqui oppure ci andavo e sparavo stupidaggini, di conseguenza non venivo mai richiamata. Il pensiero di andare a lavoro mi faceva diventare matta così sono tornata a studiare iscrivendomi all'università a 25 anni. Forse diventerò maestra alle elementari, ho fatto il tirocinio e me la cavicchio .. speriamo bene

Io mi sono laureato proprio perchè fobico-sociale, invece. Una laurea scientifica senza infamia senza lode (forse con più infamia che lode). Mai lavorato durante gli studi, ho fatto il bibliotecario (avevo una paura fottuta ma avevo già scoperto che con l'autoironia nessuno ti rompe le palle) e lì ho imparato a comunicare un po' con il pubblico, poi ho fatto la naja come cuciniere per via di un'epilessia psicosomatica da fobia sociale e lì ho scoperto un mondo di persone molto più limitate in certi sensi di me, più povere, ma molto più sicure ed anche autentiche. Dopo la naja ho fatto un lavoro da addetto al data-entry ove ho subito il mobbing ed ove ho imparato a progettare bene le maschere per gli applicativi gestionali ed a sviluppare l'interesse per l'ergonomia. Poi ho trovato impiego nel settore reti ove lavoro tutt'ora e dove ho trovato la mia casa: degli amici più che dei colleghi. Ma finalmente ho vinto la mia battaglia con la fobia sociale e penso che per me gli esami siano finiti. Ma mai dire mai.

Sono disoccupato da troppo tempo, e pur cercando lavoro, non mi chiamano mai neppure per un colloquio...

raggiunta la laurea triennale, ho provato ad entrare nel mondo del lavoro, ma la mia fobia e iperidrosi me l'hanno impedito. ho cosi' deciso di riprendere gli studi, ed ora per finire la specialistica devo "solamente" discutere la tesi. e poi?????????????????????????????? a lavorare? secondo voi? faro' un master... ! almeno per consolarmi posso dire che ho limitato i danni: qualcosa in mano ho, e non è poco!