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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
Se la mia giornata è un incubo continuo è anche grazie al mio lavoro, i pesanti carichi di lavoro che mi hanno affibiato mi stanno facendo uscire di testa, non ci dormo la notte, mi bombo di psicofarmaci ma non è certo la soluzione, vorrei mandare tutto a scatafascio ma non riesco per vigliaccheria
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
per un po' ho lavorato in un call center: una delle responsabili, una "supervisore", ha capito subito che ero un "debole" e mi ha preso immediatamente di mira. ha cominciato a rimproverarmi di parlare troppo piano e senza tono come un prete, di essere poco incisivo e cose simili. può darsi benissimo che avesse ragione, ma a mio modo di vedere c'erano altri come me o peggio di me, ma lei ha iniziato a starmi addosso perché aveva intuito la mia "paura". infatti, avendo un contratto a progetto, non dovevo giustificarmi per le assenze e ho cominciato a evitare gli orari in cui lei era di turno e in generale a fregarmene della sua presenza. quando lei ha capito che non ero più spaventato, mi ha lasciato perdere.
p.s. cmq resto dell'idea che per l'ansia servano anche gli anti-depressivi perché hanno un'azione più prolungata nel tempo rispetto alle bdz. |
Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
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lo so che per l'ansia servano anche gli anti-depressivi , infatti ne prendo una compressa a gg. alterni... |
Re: (x chi lavora)Sul posto di lavoro come vi sentite???
Io mi sono sempre trovato bene sul posto di lavoro.
Ogni volta che ho cambiato ambiente di lavoro, passato il primo periodo di disagio dovuto al doversi inserire e capire le dinamiche già esistenti e le persone con cui dover interagire, sono sempre riuscito a farmi rispettare ed apprezzare. Non mi è mai pesato il dover lavorare: sono, sul posto di lavoro, disponibile, volenteroso, professionale, educato e preparato, ma richiedo rispetto. Ovviamente rimango sempre un tipo riservato, emotivo, riflessivo. Ma questo sono io e con il tempo sto imparato ad accettarmi e quindi anche chi mi sta intorno deve obbligatoriamente "rassegnarsi" ed accettarmi così come sono. :-) Quello che invece mi mette piu' a disagio, avendo condotto, soprattutto in questi ultimi anni, una vita quasi da recluso e senza particolari cambiamenti o novità, è il dover parlare con i colleghi di cose "concrete". Ad esempio quando si comincia a parlare dei locali frequentati; dei posti visitati; dei programmi per la serata, per il week end, per l'estate; della vita di coppia; del costo della vita; delle proprie esperienze...e tanto altro ancora. :-) In quei casi vorrei farmi piccolo piccolo, passare inosservato e non dare a vedere che in realtà ho poco da condividere. |
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