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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Però ho paura di quando succederà.....;) |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
Le persone che manifestano di continua questa rabbia, o meglio questa aggressività sono una netta minoranza rispetto alle persone remissive, che si tengono le cose dentro.
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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ma son solo impressioni nè, magari l'è solo frutto della nobile timidezza |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
Primo: la timidezza non ha un c**** di niente di nobile. Secondo: la timidezza per come la vedo io è appunto incapacità di esprimere la propria personalità, le proprie idee ed emozioni, mancanza di assertività. Quindi son solo impressioni.
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
Le impressioni sono soggettive, è per questo che è importante avere la capacità di elaborarle, valutarle e capire se ciò che vede un determinata persona in noi corrisponde a ciò che effettivamente è.
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Poi più che altro il mio dubbio è che magari quando si esporrà di più "verbalmente" verrà fuori tutta un'altra persona! Io di solito tendo sempre a mistificare la realtà...dunque |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Invece una scatoletta di Maalox in mano a chi ne ha bisogno è utile eccome...insomma...non tutto è di tutti! Allora che vuoi fare?Nel mondo ci sono milioni (centinaia di) timidi, che vuoi fare? Li buttiamo tutti in mezzo al pacifico? Sulla fattura della società esiliante scriviamo "scarti umanità - non utile - difettoso". Ma una domanda: sei timido sempre o timido nella maggioranza dei casi ma aperto con pochi? |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Answering to your query: io sono timido sempre, ma ovviamente con alcune persone meno. -.- Sto studiando per trovare il comune denominatore di queste persone con le quali mi sento meno inibito, così poi vi riduco tutti ai minimi termini e io non son più timido con nessuno. :D Comunque, se per te la timidezza può essere anche utile fammi un esempio pratico. Ma un esempio proprio di utilità della timidezza, non dell'utilità di un timido, chiaro che un timido può essere utile, ma per il semplice fatto che il timido è una persona, non è solo un timido, così come un cieco non è solo un cieco ed uno che non può camminare non è solo uno che non può camminare. Però non credo riterresti ragionevole sostenere che sia utile essere ciechi o non poter camminare. |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Se esagero, prego considerare che si tratti di ipotesi, insomma datemi il beneficio del dubbio. Da diversi studi ke ho fatto per esagerazione mia personale, ho trovato diversi articoli. La maggioranza di loro ritengono timidezza, depressione, panico bla bla bla dei problemi da risolvere. Ora. Io prima di entrare in bomba completa, cioè prima di avere paura di dire qualsiasi cosa o pensarla per il terrore di rovinarmi irrimediabilmente (non so come definire questa fobia se non con fobia morale xke + o meno sta in quello spettro) funzionavo piuttosto coscientemente: mi rendevo conto chi e cosa mi facevano incazzare, chi non riuscivo a sopportare, dove era il mio limite, cosa volevo fare. Tra alti e bassi insomma me la cavicchiavo e se fosse arrivato un sito 8 anni fa a dirmi: guarda, la depressione è una roba ke prende il cervello, non ci puoi fare niente oppure guarda, è un male oscuro, è come quando ti capita una cosa molto brutta e non si sa perché vai in depressione. Ti avrei detto no, visto ke di lutti già ne ho subiti ed ero conscio di cosa mi girava in testa. Posso parlare di senso di colpa. quello si, il mio fattor comune è il senso di colpa per non aver dato abbastanza. hai voglia se quello porta alla depressione se perorato! Comunque, perché questo preambolo? Xke io non credo, di natura ma ancora di più ormai per esperienza, a tutte ste etichette, non mi torna mai qualcosa. per ragionare come i siti dovrei prima di tutto spegnere la parte critica del mio cervello e crederci, cosa ke ovviamente non farei mai se non appunto in sto periodo di bomba dove credi anke cazzo a quelli di star trek. Secondo me è dannoso vedere se stessi totalmente con gli occhi degli altri. della sana autocritica stavolta favorevole cioè atta a verificare ke "gli altri" (in realtà il nostro superio interiore) non stiano esagerando, forse per salvarsi la pelle è necessaria. Cos'è la timidezza se non una sorta di senso di inferiorità? Che cos'è la fobia sociale se non una sorta di senso di avere tutti gli occhi addosso e non sentirsi adeguati, di essere scoperti come buffi goffi o non all'altezza del giudizio altrui e quindi strafare negli atteggiamenti per difesa? a me verrebbe da dire ke è così. sono pochi i libri o i siti ke kiamano le cose col loro vero nome. detta così sembrerebbe quindi ke se ce l'hai, sta malattia, dovresti impasticcarti per stare bene alias fare come fanno tutti. Se ipotizziamo ke i timidi sono toh, il 20% della popolazione e ke quindi diciamo l'80% della popolazione ha una estroversona-culture (di fatto è così), il 20% delle persone ke si guardano con gli occhi degli altri sono MALATI. passeranno la vita ad affrontare le loro paure per essere come il restante 80%, molti di questo 20% si impasticcheranno. Fine della faccenda. Se va bene saranno, insomma, dei disadattati a più livelli. Capito l'antifona? Io non so dove stia la risposta della timidezza. di certo finke continui a giudicarti col metro di misura normativo non la troverai mai, anzi diventerà un'ossessione. non è facile vivere da timidi in un mondo che giudica tutto semplicemente xke la cultura del mordi e fuggi ormai è quasi una pandemia. Trova il tuo valore altrove, questa è la risposta. io sto meglio con persone come me, poveri sfigati, alla fine non esageratamente migliori neanke degli "altri", ma ci sto decisamente meglio, almeno ognuno ha il suo intimo ben salvo e non deve esporlo in giro come una coppa. Insomma, persone un po' + a modo, ke sanno dove stanno i limiti del rispetto personale, tendenzialmente da trovare volta per volta xke "+ in basso" nella lettura emotiva data dalla sensibilità dove ti accorgi ke ognuno ha veramente la sua. una sorta di cultura di elite basata su un bagaglio emozionale ricco e intenso che poco si coniuga con giudizi veloci, bagaglio ke possono avere solo i timidi e i fobici (aggettivi causa di e non a monte di una situazione normativa). Io la vedo così...ancora non funziona, ma penso ke sia la strada giusta. del resto, estrovertirmi non ha funzionato, vediamo se funziona essere me stesso. certo è ke c'è da cercare, testare...eeeh se ce n'è! |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
e comunque riguardo agli zoppi: ci sono un sacco di zoppi diventati maestri di virtù, oppure come quelli ke si vedono su focus ke si sono addirittura riciclati nell'atletica, tanto ke ora vanno + forti (ingiustamente) dei normali. Guarda zanardi, ha perso 2 gambe e oltretutto sopra le ginocchia. ke deve dire? La fantasia umana per l'adattamento alle situazioni non ha limiti, certo ke mentre capisci uno zoppo ke si da da fare per riprendere il senso della vita e magari lo inciti, perché si sa, far volontariato fa sempre bene e (diciamocela tutta, fa anke figo) xke uno zoppo si vede e si capisce -è facile immedesimarsi in lui-, non capisci un timido ke è timido semplicemente xke...xke? Boh, mica ci posso pensare io xke, ke si tiri fuori, poi i miei amici mi danno dello sfigato se parlo con gli sfigati...eppure è SCIENTIFICAMENTE provata una condizione genetica QUINDI INVOLONTARIA differente dei timidi/introversi. PErché questa discrepanza? Lo sapremo tra 2000 anni
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
Secondo me tu confondi introversione e timidezza, che sono due cose ben diverse e non è affatto detto debbano coesistere.
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Prova a ragionare sulle maschere allora, sulle maschere sociali... |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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La timidezza come maschera sociale? Sì, plausibile. |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
no per favore, basta con la storia della maschera :D
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
ke ti fa cagare talmente sotto da dirti...fermo! è la strada sbagliata!
un po' come se ti avvicinassero un coltello o se ti arrivasse una mazza d baseball. imparato o no da qualcuno penso ke anke un bambino di 4 anni la schiverebbe...solo ke poi culturalmente magari poi questo potrebbe essere segno di "vigliaccheria" e quindi uno dice: no aspè ke devo farmi forza, devo imparare a prendermi la mazza da baseball in faccia. sono ipotesi assurde e inverosimili, ma il meccanismo è questo, ipotizzo |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
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Posto questo posso dire 2 cose: 1) non sono tutti gli introversi del mondo e soprattutto non so bene dove io posso collocarmi a livello di introversione, di certo lo sono per determinate certezze lette dal sito di www.legaintroversi.it che mi hanno confermato il tutto 2) posso raccontare le mie vicissitudini con la timidezza Per me la timidezza è qualcosa di assolutamente paralizzante, ma non è vergogna...o si, qualcosa che si mischia con la vergogna. Fondamentalmete è come arrivare in un gruppo di persone, come pure di fronte a una o due, non è poi tanto diverso, e provare un senso di inferiorità, come se loro avessero da insegnarmi e io non lo cogliessi. altre volte è il non riuscire a far fronte alle richieste sociali. altre volte ancora è un ipergiudizio estetico-comportamentale secondo il quale se sgarri anche di pochissimo sei un coglione per sempre e tu ci credi pesantemente. l'unica soluzione è fare il "ganassa" cioè surclassare, stare sopra le righe. ma ovviamente è un rimedio peggiore del male stesso perché non porta da nessuna parte, porta a capire benissimo quello ke devi ma non quello ke vuoi o ti è necessario (quindi un vuoi assoluto, come una attesa, non deciso dalla volontà. Tradotto: piu comunicazione, calma e umanita). |
Re: Tenere troppo a lungo i pugni in tasca
Chi tiene i pugni in tasca si avvia inesorabilmente verso le conseguenze estreme della propria ignavia: quanto più i pugni sono rimasti stretti nell’angustia di una progressiva incapacità di azione, tanto più incontrollabile e fatale esploderà il desiderio di rivolta.
Marco Bellocchio |
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