Originariamente inviata da Roberto97
(Messaggio 1739536)
Torniamo alla realtà. Torniamo al fallito che sono, al fallito senza difese che sono, altro che parlare di qui, parlare di là. Dovrei ammazzarmi da solo, porco cazzo. Terza volta in un mese che porto a riparare la bici, esco di casa, sento il freno che va male, la bici va lentissimo. Arrivo da mia nonna, le citofono e non risponde, citofono per 10 minuti e non risponde, provo a chiamarla ma mi dice la stronza del centralino che non ho soldi, cazzo, almeno fosse umana almeno le dicevo due parole, le dicevo quanto cazzo fa schifo la mia vita di merda, niente, ho sputtanato 10 euro per la promozione e non ho un cazzo per chiamare, non so nemmeno come si fa la chiamata d'emergenza, niente, tagliato fuori dal modno con una bici di merda che non va. Entro in garage, fumo un po' per calmarmi, provo a mettere la bici apposto, mi inzozzo di grasso, sudo come un cane, provo tutti i rimedi possibili per mezz'ora spezzandomi la schiena ma niente, sono costretto a togliere il freno e riportare la bici a riparare domani, niente che vada come deve. Faccio per tornare a casa ma un pezzo del freno impossibile da togliere continua a picchiare contro la ruota, allora con la bici lentissima e che fa un rumore madornale mi dirigo tutto sudato e incazzato verso casa. Mentre sono sulla pista ciclabile, al di là del canale, dal senso opposto, arriva un gruppo di ragazzi e ragazze, 5 o 6, io li guardo con la coda dell'occhio ma distolgo subito capendo che potrebbero esserci altri problemi, ma niente da fare, il loro "capetto" mi guarda e mi fa "Buonasera!" io proseguo senza dir nulla, chi glielo va a dire che ho avuto una serata di merda e l'ultima cosa che voglio è essere preso per il culo da sti marmocchi, ma niente, mi guarda e fa "Scusi, ma lei è un pazzo o un genio?" e una delle tizie fa, ridendo, "E' un pazzo, è un pazzo!", il tizio fa "Ora veniamo lì", con tono minaccioso, io non so che fare, sul momento ero csì disperato che stavo per buttarmi a terra e mettermi a piangere davanti a loro, a strillare chiedendogli pietà, chiedendogli di lasciarmi in pace perché sono un rifiuto di sto mondo e non merito nient'altro di male, non merito un'altra dose di umiliazioni, al massimo potrebbero uccidermi e farmi un piacere, ma non so se hanno i mezzi, non so se ce la fanno. Preso dall'ansia inizio a correre a più non posso fottendomene, lascio lo stomaco sui pedali andando a una velocità che non avevo mai fatto nemmeno quando la bici andava tutto a posto, mi faccio tutta una tirata sul cavalcavia e sparisco nella campagna semilandoli, ma tornando a casa avevo la disperazione negli occhi, volevo buttarmi in un canale, scomparire da sto cazzo di mondo. Ho passato anni fuori dalla società, senza un amico sincero che mi chiedesse come sto, faccio minimi passi per cercare almeno di perdere un po' di kili, per stare un po' all'aperto, e appena incontro un gruppo di miei coetanei vengo preso per il culo come se fossi di nuovo a scuola, ma perché sono nato se devo sempre e solo subire, senza mai fare del male a nessuno? Ho sempre provato ad aprirmi, ma nella realtà come nel virtuale mi si sono empre chiusi portoni in faccia, non facendomi altro che male, male, un male, che ho dovuto portare dentro senza che nessuno lo ascoltasse. E chissà se quei pensieri che mi hanno detto in faccia non lo hanno fatto altre decine di persone vedendomi, magari erano troppo pochi o troppo timidi per dirmi che sembravo un pazzo, che sembravo un coglione, un handicappato, e han preferito tacere, non dir nulla avendo pietà di me, sono proprio senza sicurezze, senza appigli, senza niente di niente, e appena provo a far qualcosacome ho provato in passato non ne ricavo altro che dolore. Ma che cazzo ci sto a fare qui.... e magari fra quei ragazzi c'era anche uno di voi, che vi sentite forti in gruppo e pecorelle da soli. Non nascondo che vorrei stare con qualcuno, ma se mi faccio schifo da solo, quindi come posso apprezzare qualcosa di sto mondo.... fanculo davvero.
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