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claire 28-06-2022 09:01

re: Una vita da disoccupati
 
Era un discorso generale non strettamente legato a quegli stipendi, ma anche volendolo legare, il punto è che qualcosa è sempre meglio di niente, per qualcuno, anche per rispondere a quello che disserta sul "bisogno di lavorare", non è che tutti abbiano alternative, o comunque l'alternativa è peggiore dello sfruttamento, il mantenimento tranquilli nella cameretta con PC e condizionatore e pasti preparati non è per tutti. Mentre per molti altri é un'alternativa peggiore allo sfruttamento lavorativo. Quindi è giusto sfruttare? Assolutamente no. É giusto farsi sfruttare? Si può esserlo, se le alternative mancano o sono peggio, per il diritto di avvicinarsi quanto più possibile al meno peggio, che non va certo giudicato.
D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.

Darby Crash 28-06-2022 09:38

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2722832)
il punto è che qualcosa è sempre meglio di niente, per qualcuno, anche per rispondere a quello che disserta sul "bisogno di lavorare", non è che tutti abbiano alternative, o comunque l'alternativa è peggiore dello sfruttamento, il mantenimento tranquilli nella cameretta con PC e condizionatore e pasti preparati non è per tutti.

ma infatti quasi quasi preferirei farmi sfruttare. È che uscire dalla stasi, agire, sbattersi a cercare lavoro è un po' una rottura. Mettessero dei cartelli "venite e vi sfruttiamo. Niente CV e colloqui, prendiamo tutti e subito e vi spremiamo l'anima", sarebbe meglio :mrgreen:

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D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.
Anche tu hai ragione. Ma siamo dei fobichetti inibiti e stanchi della vita, cosa si può pretendere?
Mandiamo delle mail anonime a Draghi?

Varano 28-06-2022 10:05

Prima che inventassero il lavoro, i primitivi comunque dovevano procacciarsi comunque il cibo con la caccia e altri stratagemmi.
Una vita moolto faticosa , dove tutti dovevano fare qualcosa.
Io la vedo così, vado a lavoro le mie ore, faccio il minimo e per il resto della giornata sono libero da pensieri.
Quando arriva lo stipendio penso che mi basta e avanza, cerco di risparmiare e pongo le basi per un ipotetico ritiro dal mondo del lavoro. Ma è un piano a lunga durata, io sto giocando secondo le regole della società ma spero di rompere questo giochino onestamente

claire 28-06-2022 10:19

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2722839)
ma infatti quasi quasi preferirei farmi sfruttare. È che uscire dalla stasi, agire, sbattersi a cercare lavoro è un po' una rottura. Mettessero dei cartelli "venite e vi sfruttiamo. Niente CV e colloqui, prendiamo tutti e subito e vi spremiamo l'anima", sarebbe meglio :mrgreen:



Anche tu hai ragione. Ma siamo dei fobichetti inibiti e stanchi della vita, cosa si può pretendere?
Mandiamo delle mail anonime a Draghi?

Niente si pretende, solo di accettare che qualcun altro la sfanga diversamente e non per forza sta sbagliando.

Io sono fortunata fra tremila virgolette, sono sempre stata fuori da logiche aziendali e del capitale, ho fatto il lavoro che mi piace (sempre fra tante virgolette) a cui riesco a dare un senso, i compromessi sono tanti e per molti sarebbero inaccettabili, ma ognuno sa le cose sue, non si può ridurre tutto a "lavorare è male". Oppure chi lo dice si metta all'opera a creare alternative migliori, per gli altri prima che per se stesso se è tanto infastidito dal lavorare altrui.

claire 28-06-2022 10:59

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2722855)
Se mai troverò un lavoro sarà qualcosa che va bene per me, che sia idoneo alla mia persona. Qualcosa che io posso gestire psicologicamente e fisicamente. E non c'è nulla di sbagliato in questo.

Assolutamente no, anzi. Sarebbe la cosa migliore per tutti, ma solo per alcuni è possibile, gli altri devono accettare compromessi.

Ruoppolo 28-06-2022 11:57

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2722844)
Prima che inventassero il lavoro, i primitivi comunque dovevano procacciarsi comunque il cibo con la caccia e altri stratagemmi.
Una vita moolto faticosa , dove tutti dovevano fare qualcosa.
Io la vedo così, vado a lavoro le mie ore, faccio il minimo e per il resto della giornata sono libero da pensieri.
Quando arriva lo stipendio penso che mi basta e avanza, cerco di risparmiare e pongo le basi per un ipotetico ritiro dal mondo del lavoro. Ma è un piano a lunga durata, io sto giocando secondo le regole della società ma spero di rompere questo giochino onestamente

L'esempio dei primitivi non vale, il primitivo non lavora.
Il primitivo si procaccia il cibo e se lo fa per altri, oltre che per sé stesso, lo fa per la famiglia o la comunità.
Quando sono nate le prime civiltà, queste si sono formate con l'uso della forza, della sottomissione e della schiavitù.
Se non c'è chi lavora per altri nessuno può accumulare capitali.
A me di fare lo schiavo per far vivere nel lusso altri non interessa, non è una cosa che posso accettare.
Purtroppo tutti coloro che non hanno avuto fortuna (si, parlo di fortuna e non di talento, perché anche quello é fortuna) sono più o meno ricattabili e accettano una vita di compromessi.
Io non mi voglio arrendere, non voglio soccombere all'idea che per sopravvivere (sopravvivere come sopravvive un animale) devo essere costretto a fare lo schiavo a chi è stato più fortunato di me.
Preferisco morire, piuttosto.

claire 28-06-2022 12:04

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)

Preferisco morire, piuttosto.

Questo potresti dirlo con cognizione di causa se veramente ti trovassi a scegliere fra lavorare e morire di stenti, diversamente stai accettando un compromesso diverso, perché puoi. E non puoi sapere, ora, se preferiresti morire o lavorare. Ci sono tante persone nel mondo, che in quella condizione ci si trovano per davvero, l'alternativa al lavoro è solo la fame, a loro ha senso chiedere quale delle opzioni preferiscono, e mi pare che il lavoro vada per la maggiore. Piuttosto la fame la fanno perché il lavoro manca, non per scelta di non ingrassare il capitale.

Dark97 28-06-2022 12:18

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Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2722855)
Se mai troverò un lavoro sarà qualcosa che va bene per me, che sia idoneo alla mia persona. Qualcosa che io posso gestire psicologicamente e fisicamente. E non c'è nulla di sbagliato in questo.

Hai qualche idea? Che tipo di lavoro vorresti fare?
Una volta che hai capito questo, dovresti migliorarti in quel determinato ambito... sarà un' impresa trovare qualcosa, se non hai un minimo di conoscenza/ esperienza, sopratutto la seconda.

Impasse 28-06-2022 13:05

re: Una vita da disoccupati
 
Generalmente in questi casi parlo sempre al personale, perchè sono consapevole che alla maggior parte della gente le cose vanno bene così come stanno, cioè lavorare da mattina a sera, perchè è sempre meglio, per loro, che stare a casa o avere del tempo libero di cui non sanno che farsene. Inoltre il lavoro serve per vivere (se pagato sufficientemente) e dà a loro un senso alla vita e un "allineamento" al vivere sociale.
Peccato però che per quei pochissimi come me questo stato di cose è come vivere un vero è proprio incubo: sotto il ricatto della fame devi fare quella vita. Poco importa se poi, per non finire in mezzo ad una strada, magari finisco morto suicida perchè non riesco a sopportare quel tipo di vita che, inoltre, amplifica notevolmente problematiche che ho già di mio.
In poche parole, sono tra l'incudine e il martello.
Capite bene che, per me, il lavoro così come è concepito in questo mondo, è sicuramente un male. Se poi ad altri fa stare bene o fa comodo, beh..beati loro. Giocano in casa. Ma non mi venissero a fare la morale, perchè a sentirsi vincenti siamo bravi tutti, se giochiamo nella squadra giusta. E no, non è facile cambiare squadra, significherebbe cambiare cervello, diventare un altro.
Se dovessi dare una mia opinione generale sul lavoro, ritengo sicuramente che si dovrebbe rivedere l'orario di lavoro, dando la possibilità a chi vuole lavorare di più di poterlo fare, ma senza dover costringere anche altri poveri disgraziati a spararsi quelle 8 o 12 ore di lavoro al giorno. Bisognerebbe poi creare più opportunità anche a quelle persone che hanno problemi di tipo psicologico o relazionale, accompagnarli in qualche percorso più consono, creare maggiori opportunità lavorative da remoto o cose del genere.

Ruoppolo 28-06-2022 13:45

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2722898)
@ruoppolo

Non ho capito, se non ti arrendi al ricatto e non sei tra i fortunati, stai per morire?

Lo spero

cancellato21736 29-06-2022 00:44

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2722836)
È semplicemente un pregiudizio credere che il disoccupato (o inattivo) sia spaparanzato su bellezze e comodità.
Certo il computer per scrivere c'è, ma cosa si crede che sia? il grande hotel? Che non ci siano sacrifici? Che non sia al minimo consumo energetico in ogni senso, da quello che indossi a quello che mangi? Se ti permetti di giudicare sarai giudicato.
Per me dire "farsi sfruttare è giusto" è un assurdità, il lavoratore ha sempre una scelta e se siamo una società ci sono anche i salvagenti sociali, lo spauracchio del alternativa peggiore c'è per farti tirare il carro, basilari metodi di controllo.
Chi non sta facendo niente sta facendo tutto quanto in questa epoca, altroché, l'ultimo brandello di midollo.
Oppure smettiamo anche con i post arrabbiati, diciamo che qualcosa è sempre meglio di niente e facciamoci infilare qualche bella carota rossa sù per il culo con un sorriso.


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Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)
L'esempio dei primitivi non vale, il primitivo non lavora.
Il primitivo si procaccia il cibo e se lo fa per altri, oltre che per sé stesso, lo fa per la famiglia o la comunità.
Quando sono nate le prime civiltà, queste si sono formate con l'uso della forza, della sottomissione e della schiavitù.
Se non c'è chi lavora per altri nessuno può accumulare capitali.
A me di fare lo schiavo per far vivere nel lusso altri non interessa, non è una cosa che posso accettare.
Purtroppo tutti coloro che non hanno avuto fortuna (si, parlo di fortuna e non di talento, perché anche quello é fortuna) sono più o meno ricattabili e accettano una vita di compromessi.
Io non mi voglio arrendere, non voglio soccombere all'idea che per sopravvivere (sopravvivere come sopravvive un animale) devo essere costretto a fare lo schiavo a chi è stato più fortunato di me.
Preferisco morire, piuttosto.


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Originariamente inviata da Impasse (Messaggio 2722939)
Generalmente in questi casi parlo sempre al personale, perchè sono consapevole che alla maggior parte della gente le cose vanno bene così come stanno, cioè lavorare da mattina a sera, perchè è sempre meglio, per loro, che stare a casa o avere del tempo libero di cui non sanno che farsene. Inoltre il lavoro serve per vivere (se pagato sufficientemente) e dà a loro un senso alla vita e un "allineamento" al vivere sociale.
Peccato però che per quei pochissimi come me questo stato di cose è come vivere un vero è proprio incubo: sotto il ricatto della fame devi fare quella vita. Poco importa se poi, per non finire in mezzo ad una strada, magari finisco morto suicida perchè non riesco a sopportare quel tipo di vita che, inoltre, amplifica notevolmente problematiche che ho già di mio.
In poche parole, sono tra l'incudine e il martello.
Capite bene che, per me, il lavoro così come è concepito in questo mondo, è sicuramente un male. Se poi ad altri fa stare bene o fa comodo, beh..beati loro. Giocano in casa. Ma non mi venissero a fare la morale, perchè a sentirsi vincenti siamo bravi tutti, se giochiamo nella squadra giusta. E no, non è facile cambiare squadra, significherebbe cambiare cervello, diventare un altro.
Se dovessi dare una mia opinione generale sul lavoro, ritengo sicuramente che si dovrebbe rivedere l'orario di lavoro, dando la possibilità a chi vuole lavorare di più di poterlo fare, ma senza dover costringere anche altri poveri disgraziati a spararsi quelle 8 o 12 ore di lavoro al giorno. Bisognerebbe poi creare più opportunità anche a quelle persone che hanno problemi di tipo psicologico o relazionale, accompagnarli in qualche percorso più consono, creare maggiori opportunità lavorative da remoto o cose del genere.



Da incorniciare.

cancellato21736 29-06-2022 01:19

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2722832)
D'altra parte coloro che scelgono di non accettare questi compromessi non stanno facendo niente, più di qualche post arrabbiato, per sovvertire le cose, esattamente come chi il compromesso lo accetta, magari semplicemente perché deve, la presa di posizione di starsene a casa e incitare gli altri a fare altrettanto lascia un po' il tempo che trova in termini di cambiamento.


Eh certo, io che con la fobia sociale e il disturbo evitante riesco ad uscire di casa solo per andare dai medici domani apro un gruppo facebook e whatsapp per organizzare un evento di protesta non so dove con 1000 partecipanti.

Tutto dalla mia cameretta dove sto bello al fresco con il climatizzatore e il purificatore d'aria da 1000 euro, seduto sulla mia poltrona da gaming in finta pelle, davanti ad un pc da far "Nvidia" al forum di Tom's Hardware, tranquillo, a non fare un cazzo senza pensieri.

vikingo 29-06-2022 01:24

Sono fortunato per ora a poter vivere di sussidi,lo so..ma ho 5 anni di contributi versati e per ora mi godo..la vita..avevo bisogno di più tempo per me questi 2 anni,ho proprio cambiato marcia,dandomi degli obiettivi,scadenze,e in futuro cercherò solo un lavoro adatto..e se dovessi sfruttare l'invalidità lo farò..per trovare un posto idoneo..non ho intenzione di fare lavori dove compromettere salute e stressarmi...

claire 29-06-2022 06:27

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2723258)
Eh certo, io che con la fobia sociale e il disturbo evitante riesco ad uscire di casa solo per andare dai medici domani apro un gruppo facebook e whatsapp per organizzare un evento di protesta non so dove con 1000 partecipanti.

Tutto dalla mia cameretta dove sto bello al fresco con il climatizzatore e il purificatore d'aria da 1000 euro, seduto sulla mia poltrona da gaming in finta pelle, davanti ad un pc da far "Nvidia" al forum di Tom's Hardware, tranquillo, a non fare un cazzo senza pensieri.

Ma figurati se era una critica a te, dai.

Atlas 29-06-2022 12:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2722891)
Preferisco morire, piuttosto.


ti capisco e capisco i vostri ragionamenti, sembrano arroganti ma sono giusti. è la NOSTRA vita e dobbiamo cederla.

ma ti fregano perchè quando arrivano le bollette, l'affitto, quando manca la carne la verdura e la frutta in casa,
allora scatta il senso di sopravvivenza.

e fai TUTTO quello che non vorresti fare. fai di tutto.
non sono loro che vincono su di te, ma l'istinto di stare a galla che prevarica su ogni ragionamento.
per questo ci sono le morti bianche, gli svenimenti in fabbrica, perchè si ha fame.

Holbaek 29-06-2022 13:34

Ho firmato il contratto con Deliveroo :pensando: ma in seguito aggiungerò qualche altra piattaforma. Ho visto un video su YT di un utente che in 1 anno ha raggiunto 20k con il food delivery, ma immagino siano cifre raggiungibili da pochi...

Varano 29-06-2022 13:38

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2723405)
Ho firmato il contratto con Deliveroo :pensando: ma in seguito aggiungerò qualche altra piattaforma. Ho visto un video su YT di un utente che in 1 anno ha raggiunto 20k con il food delivery

sì ma lo sai che devi aprirti p.iva se superi i 5.000? quelli sono lordi a cui sottrarre tasse, benzina, manutenzione del mezzo, ecc

Holbaek 29-06-2022 13:43

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2723409)
sì ma lo sai che devi aprirti p.iva se superi i 5.000? quelli sono lordi a cui sottrarre tasse, benzina, manutenzione del mezzo, ecc

Si, ma non credo che lo farò diventare un lavoro primario, punto comunque ad altro, se dovessi avvicinarmi ai 5000 mi fermo

Hank Moody 05-07-2022 11:50

re: Una vita da disoccupati
 
Speriamo tolgano il reddito di cittadinanza o che almeno lo levino ai giovani e lo riservino ai 50enni che fanno fatica a trovarsi un lavoro.

IO&EVELYN 05-07-2022 12:26

Lo prende il nucleo famigliare... Madonna almeno informarsi.

Spero che tutti quelli contro il reddito gli tolgano pure le mutande.


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