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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Poi non sò, magari gli utenti di fobiasociale hanno contribuito ai buchi di bilancio a forza di alprazolam passato dalla mutua ma non credo insomma. |
Re: Una vita da disoccupati
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E poi tu che ne sai di quello che posso fare io? mi conosci? sai che problemi ho? Io almeno sono italiano e sia io (finchè ho potuto, ma dovrò riprendere prima o poi) che i miei hanno contribuito a tenere su la baracca, anche per gli immigrati che lavorano si, ma si portano su tutta la famiglia così si beccano gli assegni famigliari gonfiati e altri benefici, e quando nn gli va più bene prendono e se ne tornano al loro paese o da un'altra parte. A molti nn gliene frega niente di stare in Italia, vengono qui per sfruttarlo questo paese nn per farne parte |
Re: Una vita da disoccupati
Solo in Italia fà presa sta boiata di reddito di cittadinanza, la nuova bufala per gli italioti. In Svizzera l'hanno cassata come idea, perchè voleva dire tagliare tutto (ma tutto) e dare solo questo reddito alla gente. Addirittura i mestieranti della politica parlavano di 800 euro al mese :D
Allora spiegatemi che senso avrebbe per molti italiani svegliarsi la mattina ed andare a lavorare per 800, 1000 o 1200 euro? Non avrebbe senso, ci licenziamo tutti e ci pappiamo il reddito di cittadinanza forever and ever. Solo che la platea di utenti quale sarebbe? Lo dai solo agli italiani? Eh no, perchè allora sei razzista, quindi bisogna darlo anche agli stranieri. Ok, nessun problema i soldi li troviamo. Eh ma come facciamo con quelli che prendono la pensione minima? Anche loro vogliono il reddito di cittadinanza! Ahh...e adesso? Vabbè, allora aumentiamo le tasse a chei poveri strunzi che lavorano ma li diamo anche a loro :mrgreen: E poi ci sono tutti quelli del sud che sono senza lavoro perennemente e che con il reddito di cittadinanza, e che si cercheranno un bel lavoro in nero, così sono apposto e staranno per sempre in nero e con il reddito di cittadinanza! Amo questo paese :ridacchiare: |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Ovviamente non sto dicendo che non dovrei coprire i primi, ma perché invece è più giusto coprire i primi che i secondi? Solo perché, sempre per volontà non mie né loro, siano casualmente nati sotto gli stessi confini? Quote:
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Non vedo proprio nessuna differenza tra il definire un fobico che non riesce a lavorare "un nullafacente che dovrebbe muovere il culo", e un rifugiato di guerra "uno a cui non frega niente di stare nel paese dove sta ma che pensa solo a sfruttarlo". In entrambi i casi, sono discorsi figli della stessa mentalità, la differenza é che entrambi i soggetti tendono stranamente a farsi la guerra l'un l'altro. La logica, questa sconosciuta... |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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E' una cosa che in una modalità o in un altra è presente in quasi tutta Europa, il reddito fisso come lo vogliono i cinque stelle invece è una cagata populistica e basta. |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Che poi i rifugiati di guerra sono pochissimi in confronto a tutti i "migranti", molti colgono la palla al balzo per provare ad ottenere lo status di rifugiato (circa 6 mesi di tempi in cui è ovviamente permesso rimanere in italia ma NON lavorare) dopodichè se lo ottengono possono rimanere, ma se non lo ottengono? Lo stato dovrebbe rintracciare e rimpatriare (a proprie spese) quel tizio ma... non c'è piu, magari è morto, magari è finito in Puglia a lavorare in nero, magari è andato all'estero nel doppio fondo di un camion... La questione bombe in testa qui è minuscola, i Syriani saranno neanche il 5% del totale di tutti questi migranti, se ritrovo la statistica la metto |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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In passato l'Europa ha raccomandato a tutti gli stati membri: di riconoscere, nell'ambito d'un dispositivo globale e coerente di lotta all'emarginazione sociale, il diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana e di adeguare di conseguenza, se e per quanto occorra, i propri sistemi di protezione sociale ai principi e agli orientamenti esposti in appresso. Che sia giusto ci può stare, ma noi non siamo in grado di tenere su la baracca, il nostro sistema italiano alla fine si basa sulla raccomandazione, il titolo di studio è inutile ma conta altro, macelleria sociale, se perdi il lavoro sei fottuto, burocrazia, evasione fiscale, ricambio generazionale nel mercato del lavoro quasi nullo... |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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2013 2016 Come vedi fatta la legge trovato l'inganno, e dubito che all'estero siano più virtuosi, semplicemente ci sono più controlli. |
Re: Una vita da disoccupati
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Ovviamente trovare il nemico è molto più comodo che analizzare la realtà, l'ho messo pure in firma... |
Re: Una vita da disoccupati
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Sempre a difendere l'amichetto tuo stai, poi t'incazzi se ti si dà del fascista :sisi: Quote:
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Re: Una vita da disoccupati
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Sempre sgamabili, questi camerati. A quando la resurrezione dell'Impero sui fatali colli di Roma? :mrgreen: P.S.: Ma non avevi detto che non mi avresti più risposto? :sisi: |
Re: Una vita da disoccupati
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Non sono tutti giustificabili, per niente. |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Se poi siamo governati da criminali non è colpa mia, io non li voto di certo. Semmai sono tanti "patrioti" a pensare che si risolve tutto bastonando gli immigrati e tenendoci e mantenendo a caro prezzo l'ottima classe dirigente che così bene ci guida. Li contestassero con un decimo dell'energia che ci mettono a fare propaganda in stile Difesa della razza contro gli immigrati, avremmo risolto il problema della corruzione e dell'inefficienza della politica in Italia. La soluzione è Robin Hood: meno soldi a chi comanda, di più a chi lavora. I fascistelli vari invece sono allineati al potere, per loro va benissimo continuare a riempire di soldi Renzi & Co. mentre tanti disoccupati fanno i salti mortali: basta che li fai sfogare prendendo a pugni neri a caso (Mancini docet). |
Re: Una vita da disoccupati
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Bene così, mi preoccuperei di trovare consensi presso i fasciorazzisti. |
Re: Una vita da disoccupati
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Io nn difendo proprio nessuno, correggo le inesattezze di chi vede solo in Hitler e Mussolini i mali assoluti, dimenticandosi cosa hanno fatto certe persone in nome del comunismo. Quelli nn li citi mai, nn è che hai i loro poster in camera? Quote:
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Evitare uno "perché è matto" su un forum che tratta di problematiche psicologiche è uno step beyond il bue che dà del cornuto all'asino :sisi: |
Re: Una vita da disoccupati
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Poveri politici, che s'ingozzino o no non cambia niente, no no, per carità, lasciamoli stare, facciamogli fare tutte le riforme che vogliono per eleggersi da soli e restare nel ventre di vacca a vita :sisi: E mica solo loro, alte cariche e boiardi di Stato, teniamoceli tutti con superstipendi a N zeri, vai così, l'importante è che i camerati si sfoghino dando addosso agli immigrati. Quote:
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Se dico che fascismo e nazismo sono mali assoluti vuol dire che ho i poster di Stalin e Pol Pot in camera? Me la spieghi? :sisi: Non è colpa mia se i tuoi guru politici Del Debbio e Borghezio seguono le orme di baffino e crapa pelada soprattutto in materia di propaganda, non è che ogni volta che cito loro devo citare tutta la sequela di dittatori della storia per farti contento. E poi: politici e megadirigenti vari non li citi mai come esempio di rubasoldi degli italiani, non è che hai i loro poster in camera? (cit.) ^^ Quote:
No, contribuiscono al benessere dell'Italia. Quei pomodori qualcuno li lavorerà, li venderà, li comprerà, ecc. ecc. Se parli così, deduco che tu sia contrario a regolarizzare la prostituzione, sbaglio? |
Re: Una vita da disoccupati
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Il tuo "stile" è poi un'ulteriore conferma di quello che dicevo :mrgreen: Fin troppo facile sgamarvi, cari i miei camerati... |
Re: Una vita da disoccupati
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