Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Sve ma davvero credi che Dio sia un'entità antropomorfa che gestisce una sorta di sala dei bottoni? Ti rendi conto che se davvero ha da tener sotto controllo galassie sterminate di cui noi siamo solo una goccia nel mare è un po' semplicistico attribuire caratteristiche umane a Dio. E soprattutto attribuirgli un occhio di riguardo nei confronti del nostro destino. Come al solito non riusciamo a percepirci come animali tra gli animali per il solo fatto che abbiamo ricevuto la cultura come specificità invece di ricevere i denti a sciabola o che cazz ne so, una corazza coriacea per difenderci dai predatori. Dato che non abbiamo qualità fisiche sufficienti a sopravvivere la natura a seguito di un lungo processo di adattamento ha fatto si che le sviluppassimo a livello cerebrale. Non siamo dei privilegiati, senza la capacità di astrarre e di pensare al di là delle necessità primarie saremmo già estinti e il mondo avrebbe continuato il suo corso come nulla fosse. Quest'esigenza di caricare di significati trascendenti la nostra presenza nel mondo, assolutamente incidentale, è un po' pretensiozetta.
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Re: Atei o religiosi?
in tutto questo nn capirò mai come possa un essere umano accettare un qualsivoglia dogma senza battere ciglio
a volte le religioni mi sembrano cosi assurde che penso che chi crede fa tipo finta :sisi: tipo che sotto sotto nn credono ma di facciata si presentano cosi per tradizione o abitudine etc... poi invece nn è vero , la gente crede veramente , nonostante tutto io nn credo che loro credono :sisi: mi pare troppo impossibile , mi pare quasi un insulto a loro stessi e alla loro intelligenza in quanto esseri umani :D , però tant è boh , rimango sempre cosi :o |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
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Finché si parla di credere o meno ad un'entità superiore lo ritengo normale ma non appena una persona mi dice che per crede veramente ad una religione con tutto l'ambaradan di favolette di torah/vangelo/corano ecc (non solo ai valori e le idee ma proprio i dogmi e le stronzatelle varie) la bollo automaticamente come stupida o quantomeno come non particolarmente intelligente. |
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Io, invece, invidio quelli che hanno fede, perché vivono (almeno così sembra) meglio di me.
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Insomma, idealmente preferirei perdere tutta la mia razionalità se in tal modo riuscissi a trovare consolazione in un Dio o in qualcos'altro di mistico-religioso. |
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Re: Atei o religiosi?
forse credere a una cosa comune cmq aiuta la socialità , la sensazione di appartenenza a un gruppo , nn sentirsi soli ma sentirsi come un insieme unico che è d'accordo su qualcosa .... visto che è anche raro che l'essere umano sia d'accordo su qualcosa , bisogna ammettere che su queste cose ci sono correnti ben precise ,rigide e regolamentate dove appunto son tutti in " sintonia" .
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Re: Atei o religiosi?
Mike21 Ho apprezzato molto la tua discussione da ateo e in particolare il fatto che hai dato una motivazione ben spiegata! Si vede chiaramente che ti sei informato su molte religioni, per poi prendere la tua decisione.
Vedo anche io, spesso, che molti si dicono "atei" intendendo "agnostici", una comune imprecisione in termini credo. Oppure conosco persone che si ritengono "credenti" senza seguire alcuna religione, una posizione anticonformista a mio parere. Ciò che mi disturba di più è chi si ritiene credente di una fede ma pratica alcunchè, non segue nessun gruppo o rito, nemmeno in privato. Questo mi sembra un comportamento ipocrita, quasi superstizioso e ritengo che sia l'unica posizione sbagliata (parere personale, non sto criticando nessuno nello specifico). Nei commenti sono uscite molte tematiche collegate alla religione e se ne potrebbe parlare per ore, alla fine ciascuno ha la propria idea e alcune volte è difficile riuscire a dialogare senza diventare aggressivi, purtroppo. Apprezzo chi sostiene la propria posizione senza sminuire l'altro per averne una diversa. |
Re: Atei o religiosi?
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Comunque confermo pure io che aiuta un pochino credere in qualsiasi sorta di entità superiore perché è il cervello che ha proprio il bisogno di credere in qualcosa ma questo non vuol dire che la gente si inventa le religioni apposta per essere felice anzi potrebbe essere un ulteriore distinzione tra uomo e animale, ragionando così io potrei dire che gli atei si inventano l'ateismo per essere tristi, non ha molto senso. :sisi: |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Neanche gli scienziati più pessimisti possono affermare che siamo soli nell'universo, è maticamente impossibile e la matematica è il linguaggio dell'universo. È altrattanto difficile che ci siano pianeti vicino a noi (la vicinanza è relativa, le cose che possiamo esaminare non vanno oltre il nostor sistema) che ospitino la vita e soprattutto che questi esseri viventi possano farci visita.
È questa la differenza, affermare che dio non esiste è matematicamente e oggettivamente più sensato che affermare il contrario. La scienza è agnostica perché la non esistenza di dio non è dimostrabile e ok, ma hanno ampiamente dimostrato ( e qui mi ripeto) che all'universo non serve dio, l'idea di dio esiste perché serve all'uomo. Quindi da esseri tanto piccoli e figli del grande universo, come possiamo smentire il primo e credere a qualcosa creato da noi? |
Re: Atei o religiosi?
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Nel senso che la vita risulta essere un fenomeno naturale che è accaduto nell'universo, come moltissimi altri. Ogni fenomeno naturale accade perchè l'universo è fatto per farlo accadere :pensando: Sulla questione ho trovato la pagina di wikipedia che approfondisce con argomentazioni di entrambe le "fazioni":https://en.wikipedia.org/wiki/Fine-tuned_Universe Tra le varie cose, mi ha particolarmente colpito la seguente affermazione: Quote:
Quanto al discorso della testabilità, i fisici sanno benissimo che una cosa non testabile è metafisica, non scienza. Infatti la teoria delle stringhe non è considerata corroborata. Certo si lavora per renderla testabile. La linea guida di uno scienziato deve essere sempre quella di testare "senza alcuna pietà" le teorie che vengono proposte, le ipotesi che vengono vagliate. Più una teoria resiste ai feroci tentativi di negarla, più diventa credibile. Se viene falsificata, si vede esattamente quali assunti della teoria creano contraddizioni con gli esperimenti effettuati e si corregge la teoria, formulandone di fatto una nuova, parzialmente o completamente. E' per esempio quello che è successo a fine ottocento e inizio novecento quando le osservazioni sperimentali sulla luce non rispecchiavano le predizioni della fisica classica. Poi è arrivato Einstein e ha spazzato via i concetti di spazio e tempo assoluti, proponendo la relatività ristretta prima e generale poi. La relatività generale finora ha resistito a tutti i tentativi di falsificazione. Tutto questo solo per dire che secondo non si può gettar fango sugli scienziati dicendo gratuitamente che compiono atti di fede. Non è così, uno scienziato mette continuamente alla prova una teoria |
Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
Ma non è che gli Atei sono tali perché dopo essersi maratonati a ritroso tutta la cronologia delle puntate di Superquark e dopo attenta e ponderata riflessione sono giuntiballa conclusione che tutto sommato la scienza forse la sa più lunga. Magari semplicemente l'esistenza di Dio non la prendono nemmeno in considerazione, è relegata alla barzelletta che si sentivano raccontare al catechismo e che si sorbivano perchè gli permetteva di cresimarsi per togliersi il pensiero e arrivedercie grazie. Tu sei convinto che ci debba essere in tutti un conflitto interiore dilaniante ma è tutto un tuo trip, prendine atto :D
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