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cancellato21736 02-05-2022 15:10

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Coraje (Messaggio 2705398)
Definiamo "lavoro di merda"

Il camionista per qualcuno può essere un lavoro di merda perché si fanno orari strani e/o si sta diverso tempo lontano da casa e non è il mestiere ideale per chi vuole farsi una famiglia o vuole coltivare la propria vita sociale.

Ma per me che mi piace guidare, ho la passione per la meccanica, i camion, i mezzi pesanti e le macchine da lavoro, e non ho vita sociale né altre aspirazioni non è un lavoro così male.

Ma anche qui ci vuole culo per trovare l'azienda seria che non ti costringe a guidare 12 ore al giorno senza pause manomettendo il cronotachigrafo.


Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705378)
È la verità. Uno all'inizio deve accettare anche lavori di merda. Un comune mortale un po' di spalle deve farsele da solo.

Uno all'inizio dovrebbe accettare anche lavori che non sono proprio in linea con le sue aspettative o con ciò che vorrebbe fare, ma non lavori di merda dove ti sfruttano, non rispettano il contratto (sempre che lo facciano) e la paga è a malapena considerabile come rimborso spese.

E basta con 'sta storia che bisogna per forza farsi il culo fino all'esaurimento se no non ci si merita niente nella vita.
E' la solita stronzata che ci è stata inculcata da questa società malata.



Però se voi ci credete e ci riuscite beh...buon per voi se vi va bene così.


Poi credo si intenda sempre gente comune con capacità nella norma perchè io ci ho provato e con le mie patologie e le mie difficoltà non ho retto, e ciò che ho guadagnato è stato solo un aggravio dei sintomi e della situazione in generale.

Voglio precisare che io non percepisco né rdc né qualsiasi altro tipo di sussidio.

Levin 02-05-2022 15:17

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2705450)
E basta con 'sta storia che bisogna per forza farsi il culo fino all'esaurimento se no non ci si merita niente nella vita.
E' la solita stronzata che ci è stata inculcata da questa società malata.



Però se voi ci credete e ci riuscite beh...buon per voi se vi va bene così.


Poi credo si intenda sempre gente comune con capacità nella norma perchè io ci ho provato e con le mie patologie e le mie difficoltà non ho retto, e ciò che ho guadagnato è stato solo un aggravio dei sintomi e della situazione.

Sì sono d'accordo, bisogna sempre avere rispetto per se stessi e avere una visione globale dell'esistenza

Barracrudo 02-05-2022 15:31

re: Una vita da disoccupati
 
Siamo nel 2022 ci raccontano che andremo su marte e ancora bisogna sgobbare 9 ore al giorno x 50 anni, la più grande truffa che la gente non vede, ormai con la robotica potrebbero fare di tutto e invece non fanno un vazzo

Levi98 02-05-2022 20:17

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705378)
È la verità. Uno all'inizio deve accettare anche lavori di merda. Un comune mortale un po' di spalle deve farsele da solo.

Concordo.
Io ho iniziato come magazziniere per uno stipendio misero, 5 euro lordi all'ora.
Ovviamente nel frattempo ho cercato altro e appena ho potuto sono scappato, sono durato 2/3 mesi.

Levi98 02-05-2022 20:18

Quote:

Originariamente inviata da Coraje (Messaggio 2705398)
Definiamo "lavoro di merda"

I lavori di merda sono quelli con molta offerta e poca domanda.
Il motivo è ovvio, son pagati poco o sono lavori pesanti, quindi di pessima qualità, che nessuno vuole svolgere.
Purtroppo è vero, all'inizio nessuno ti prende se non hai conoscenze, devi partire dal basso.

Varano 02-05-2022 20:25

re: Una vita da disoccupati
 
per me i lavori di merda sono quelli a bassa gratificazione, mi pare di averlo studiato all'università. come fare le pulizie, lavorare in un fast food, ecc. dove tutti danno per scontato di trovare pulito, un panino assemblato in pochi minuti, e nessuno ti dirà bravo anche se sei un fuoriclasse nel pulire i cessi o nel friggere patatine.

Levi98 02-05-2022 20:50

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2705530)
per me i lavori di merda sono quelli a bassa gratificazione, mi pare di averlo studiato all'università. come fare le pulizie, lavorare in un fast food, ecc. dove tutti danno per scontato di trovare pulito, un panino assemblato in pochi minuti, e nessuno ti dirà bravo anche se sei un fuoriclasse nel pulire i cessi o nel friggere patatine.


Per me la cosa più importante è lo stipendio, poi viene il resto, ambiente, qualità del lavoro, colleghi, distanza da casa ecc.
Quindi per me i lavori di merda per eccellenza sono quelli sottopagati, dove sei a tutti gli effetti uno schiavo, salvo gli stage con finalità di assunzione per posizioni serie tipo ingegnere o impiegato.
Poi se percepisci uno stipendio più che buono, ma tutti gli altri fattori sono negativi direi che è un lavoro di merda comunque ahaha
Ci vuole sempre un equilibrio

Ezp97 02-05-2022 22:40

Quote:

Originariamente inviata da Levi98 (Messaggio 2705525)
Concordo.
Io ho iniziato come magazziniere per uno stipendio misero, 5 euro lordi all'ora.
Ovviamente nel frattempo ho cercato altro e appena ho potuto sono scappato, sono durato 2/3 mesi.

Ti è andata pure bene, io è un annetto che sono fisso in agricoltura prima ero saltuario, appena trovo altro me ne vado, le ossa me le sono fatte qua.

Ezp97 02-05-2022 22:43

Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2705450)
Il camionista per qualcuno può essere un lavoro di merda perché si fanno orari strani e/o si sta diverso tempo lontano da casa e non è il mestiere ideale per chi vuole farsi una famiglia o vuole coltivare la propria vita sociale.

Ma per me che mi piace guidare, ho la passione per la meccanica, i camion, i mezzi pesanti e le macchine da lavoro, e non ho vita sociale né altre aspirazioni non è un lavoro così male.

Ma anche qui ci vuole culo per trovare l'azienda seria che non ti costringe a guidare 12 ore al giorno senza pause manomettendo il cronotachigrafo.




Uno all'inizio dovrebbe accettare anche lavori che non sono proprio in linea con le sue aspettative o con ciò che vorrebbe fare, ma non lavori di merda dove ti sfruttano, non rispettano il contratto (sempre che lo facciano) e la paga è a malapena considerabile come rimborso spese.

E basta con 'sta storia che bisogna per forza farsi il culo fino all'esaurimento se no non ci si merita niente nella vita.
E' la solita stronzata che ci è stata inculcata da questa società malata.



Però se voi ci credete e ci riuscite beh...buon per voi se vi va bene così.


Poi credo si intenda sempre gente comune con capacità nella norma perchè io ci ho provato e con le mie patologie e le mie difficoltà non ho retto, e ciò che ho guadagnato è stato solo un aggravio dei sintomi e della situazione in generale.

Voglio precisare che io non percepisco né rdc né qualsiasi altro tipo di sussidio.

Amico mio nessuno ha detto che devi piegati a 90 e fartelo infilare pur di avere un lavoro.
Dico solo che all'inizio della tua carriera lavorativa è normale ricoprire ruoli del cazzo, sottopagati, dove ti trattano anche male,ti rompono le scatole, è normale. Una volta che ti sei fatto le spalle, con un po' di soldi da parte, guardi altrove. Ma ti affacci al mondo e vedi come funziona. Ripeto, nessuno ha detto che devi umiliarti e venderti un rene.

cancellato21736 02-05-2022 22:43

re: Una vita da disoccupati
 
Qua da me vogliono almeno un paio d'anni d'esperienza pure per fare il semplice magazziniere spostando la merce a mano o pulire i cessi nei centri commerciali per un'impresa di pulizie.


Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705570)
Una volta che ti sei fatto le spalle, con un po' di soldi da parte, guardi altrove. Ma ti affacci al mondo e vedi come funziona.

Ho già provato e visto come funziona e per me che ho certe patologie psichiatriche è stato il doppio più pesante che per una persona normale.

Qui per mettere da parte qualche soldo in quelle situazioni, l'indispensabile per provare ad andarsene il prima possibile, ci vogliono minimo 2 o 3 anni.
Poi se ti va bene riesci ad andare in qualche fabbrica a fare 45 ore a settimana per 1000€ al mese, se ti va male continui a metterti a 90 (perché di questo si tratta).

Per me non c'è da stupirsi se poi effettivamente qualche ragazzo preferisce stare a casa e andare avanti finché può col rdc.

Ezp97 02-05-2022 22:44

Il primo lavoro che ho fatto è stato il cameriere, 3 mesi in un lido, sottopagato a merda, però sapete il vantaggio? Mi sono sbloccato un botto con le persone.
Se oggi vivo una situazione ormai quasi con zero timidezza e vergogna lo devo a quell'esperienza, di merda si, ma che mi ha aiutato.

cancellato21736 02-05-2022 23:02

re: Una vita da disoccupati
 
Buon per te; non funziona così per tutti.

La timidezza è il problema minore.

A me quelle esperienze hanno aiutato solo ad avere più crisi, a prendere più farmaci e ad aggravare le patologie.

L'unica possibilità che mi è rimasta è che mi riconoscano almeno il minimo d'invalidità necessaria per rientrare nelle categorie protette e provare col collocamento mirato.

Barracrudo 02-05-2022 23:33

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705572)
Il primo lavoro che ho fatto è stato il cameriere, 3 mesi in un lido, sottopagato a merda, però sapete il vantaggio? Mi sono sbloccato un botto con le persone.
Se oggi vivo una situazione ormai quasi con zero timidezza e vergogna lo devo a quell'esperienza, di merda si, ma che mi ha aiutato.

Perché la vita è fatta di battaglie e sacrifici non di trovarsi il piatto pronto davanti, x raggiungere una cosa devi fare sacrifici

Jonk 03-05-2022 09:05

re: Una vita da disoccupati
 
la cosa brutta che mi è capitata in ambito lavorativo , è lavorare per titolari spilorci e psicopatici , tipo quando pioveva dovevamo mettere i secchi dell'acqua all'aperto per riempirli o dovevamo lavorare al buio per risparmiare la corrente , oppure mi è capitato di scoprire che alcuni avevano installato telecamere nascoste per controllare i dipendenti senza che nessuno sapesse niente

vikingo 03-05-2022 09:44

Il problema non è la timidezza conosco timidi fidanzati in questo forum c'è gente che fanno gli eremiti da tempo.la timidezza e l'ultimo dei problemi

Barracrudo 03-05-2022 09:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2705625)
Una delle tante frasi tipiche da sessantenne operaio che ha vissuto gli anni 80 a trentanni tra le gite di 3 giorni ogni settimana, la casa di proprietà, la macchina, moto, viaggi di 2 mesi, o alla "peggio" 4-5 figli di mantenere per coronare la sua vita sociale.
Fai un sacrificio adesso e guarda cosa puoi raggiungere, dieci metri quadri e un abbonamento a netflix?
Una fiat del 2010, la macchinetta a capsule per farsi il caffè?
Un viaggio su google maps, venerdi sera a lavurare, sabato sera a durmire, domerica a pensare per lunedì.
Fai un sacrificio, fanne un altro, fai una giravolta falla una altra volta, su e giu dai un bacio a chi vuoi tu.

E perché c'è chi c'è l ha fatta a raggiungere progressi anche dovendo passare x difficoltà enormi e convivere ogni giorno i suoi demoni guarda Mike Tyson x esempio

David Brent 03-05-2022 10:18

re: Una vita da disoccupati
 
Poi è pieno di gente che ha una vita relativamente facile, non bisogna essere per forza rampolli della famiglia Agnelli, basta essere di una famiglia borghese come ce ne sono tante, almeno al nord, che ti paga e finanzia l'università, e il più è fatto, certo devi essere in grado di scegliere il corso di laurea giusto, quello sì

Della mia classe delle elementari gli unici che hanno una vita modesta sono quelli, io compreso ovviamente, che hanno avuto una famiglia o povera o, come nel mio caso, totalmente disfunzionale e abusiva, gli altri 3-5 anni di uni e sono tutti in giro per l'Italia o per il mondo

Ezp97 03-05-2022 11:15

Ragazzi potete dire quello che volete giusto o sbagliato, esiste solo il sacrificio per i comuni mortali. La vita dei balocchi, la vita facile dura ancora molto poco, anche per i figli di papà.
Siamo quasi alla fine.

vikingo 03-05-2022 11:42

Ma gli esiti della mia vita girano attorno ad una diagnosi che oggi fanno entro i 20 anni,a me pare miracolo che guidi bene,che avessi una partita iva,e che abbia rimesso in piedi una situazione che stava naufragando dopo il 2016 tra comorbilita,patologie varie. Io ho cavato il sangue dalle rape,quello che oggi me lo sono sudato,non è tanto ma non credo potessi fare meglio..mi si offre una chances in un posto nuovo e stata a me coglierla,e non farsi tormentare dai fantasmi,di anni duri e sofferti.e spero di trovare persone accoglienti semplici,perché in quel caso,il mio atteggiamento e diverso

David Brent 03-05-2022 11:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2705647)
Ragazzi potete dire quello che volete giusto o sbagliato, esiste solo il sacrificio per i comuni mortali. La vita dei balocchi, la vita facile dura ancora molto poco, anche per i figli di papà.
Siamo quasi alla fine.

no ma non intendo i figli di papà, io non andavo alle elementari in centro a Milano, andavo in una provincia sperduta in una scuola pubblica normalissima, semplicemente le generazioni dei nostri genitori/nonni sono quasi tutte abbastanza ricche da sostenere un figlio all'università, che in italia non costa neppure troppo alla fine, bastano due genitori che risparmiano e sono sani di mente e uno si fa tranquillo 3-5 anni in un'uni pubblica, magari dando ripetizioni o lavorando nel weekend qualche volta

in italia i comuni mortali sono questi, almeno al nord, al sud in effetti guardavo per curiosità le percentuali RAL ed è molto peggio, mi sono stupito


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