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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
non possederai nulla....
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re: Una vita da disoccupati
Devono fallire tutti sti boomer, tutti
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Voi cosa rispondereste/avete risposto al colloquio alla domanda "come mai hai lasciato il precedente lavoro?"
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re: Una vita da disoccupati
Buona festa dei disoccupati e dei precari altro che dei lavoratori
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Lavoro c'è, lavori di merda si intende, se non avete diverse qualifiche questo è.
Mi dispiace dirlo ma se state ad aspettare il lavoro pagato 10 euro netti a ora senza sudare o il lavoro dentro qualche amministrazione pubblica potete pure morire disoccupati. I lavori buoni se li sono fottuti i figli di papà, gli altri o a casa o a fare lavori molto umili. |
re: Una vita da disoccupati
Da oggi 1 maggio sono a casa 1900 navigator, la figura nata per trovare lavoro ai percettori del RDC. Vista la loro inutilità sarebbe anche una buona notizia, ovviamente i sindacati stanno protestando col governo e chiedono che vengano assunti in modo stabile.
Poi si parla di spreco delle risorse economiche... Che cancro sti sindacalisti. |
re: Una vita da disoccupati
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https://www.infodata.ilsole24ore.com...iene-studiare/ |
re: Una vita da disoccupati
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O accetti lavori di merda o stai a casa o appunto si studia tanto e allora un buon lavoro te lo danno. Io dico solo che se uno non sa fare manco la O con il bicchiere e rifiuta lavori sporchi o umili non si può lamentare. |
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Semplicemente i suoi cuochi o aiuto cuochi giovani il sabato hanno dato forfait, ed è rimasto solo con il suo vice a farsi il mazzo, e quindi era amareggiato... e in quel caso la paga non centra, centra il problema dell'avere il fine settimana libero. Poi ha parlato della sua gioventù, di aver fatto la gavetta gratis (con vitto ed alloggio pagato però, ovviamente) per imparare dagli chef stellati sulle navi ecc.... Era un discorso incentrato sul suo settore alla fine, poi i giornali ci hanno ricamato su un caso, stile Fornero vs. Fannulloni. |
re: Una vita da disoccupati
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E poi è figlio di un imprenditore e di un attrice, un po diverso da un qualsiasi figlio di operaio che forse la gavetta gratis non se la può permettere. E' il solito miracolato che sta dove sta solo ed esclusivamente grazie alle carriere dei genitori. |
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Non è colpa di nessuno, è successo così, forse è merito della pandemia e dei social che mostrano a tutti cosa voglia dire godersi la vita alla grande. Il week-end quelli che possono vanno in gita, gli altri stanno a casa o a lavoro a rosicare. Io credo che giustamente nessuno voglia sacrificare troppo la propria giovinezza, tutti vogliono fare un pizzico di bella vita. Che non mi pare una pretesa assurda, ci sono tiktokers o youtubers che guadagnano molto più di un cuoco che si fa il mazzo. Uno se riesce se la schiva la fatica ingrata. |
re: Una vita da disoccupati
è anche vero, però, che per fare un determinato di vita bisogna anche farsi un pochino il culo, almeno un minimo, anche solo con un diploma tecnico che ti permetta di fare un lavoro di ufficio e avere i weekend liberi, non so...se uno arriva a 30 anni e il massimo che gli offrono è il cameriere e il cassiere alla fine che deve fare, la bella vita la farà quello fortunato che è nato ricco, quello fortunato che è stato mantenuto dai genitori studiando alla liuss, o quello bravo che si è fatto il mazzo e ha lavorato mentre studiava per mantenersi :nonso: Ci sono ricercatori che prendono manco mille euro al mese
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Il mercato del lavoro incontra domanda e offerta. Se nessun italiano vuole fare certi lavori è perché ci hanno inculcato che fanno schifo e che dovremmo aspirare a qualcosa di meglio.
Non sono soltanto i genitori, la scuola, ma proprio tutta la società che tratta con sufficienza intere categorie di lavoratori utilissimi alla nostra economia. È un clamoroso autogol trovarsi senza camionisti, camerieri, cuochi, lavapiatti ecc. solo perché si è deciso che quei lavori non sono degni di prestigio. Alla fine il vero motivo è quello secondo me, perché uno li farebbe anche i sacrifici per 1400 euro al mese , ma se poi non esci i week end, non hai vita sociale, vieni trattato dall’alto al basso, diventa inaccettabile. Non so in che lavori si stanno riciclando o se davvero campano con il rdc, comunque sono scelte legittime e rispettabili. Dietro a un lavoro poco appetibile c’è sempre una ragione, noi giovani saremo pretenziosi ma non stupidi. Se capita il lavoro buono nessuno se la lascia scappare, per il lavoro da sgobbo ingrato c’è sempre tempo. |
re: Una vita da disoccupati
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Se rifiuti a casa che cazzo stai a fare? A marcire? Almeno puoi non chiedere soldi ai tuoi. |
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Anche in un supermercato, perché poi non è che uno può resistere tanto, sono già un paio di anni. |
re: Una vita da disoccupati
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Io vivo in provincia di Rimini e ogni anno è sempre la stessa storia: manca il personale per la stagione in alberghi, bar ristoranti ecc. Colpa del rdc; colpa dei ragazzi che sono svogliati, che non hanno voglia di fare sacrifici ecc. Io credo che se i ragazzi preferiscono veramente stare a casa e prendere solo i sldi del rdc, vuol dire che facendo quei lavori prendevano uguale o meno per farsi il culo 12 ore al giorno. E il giorno libero il lunedì c'è solo sulla carta perché nessun datore rispetta il contratto che fa firmare e quindi i ragazzi lavorano 7 giorni su 7 senza giorno libero pur spettandogli (esperienza diretta di mio fratello e di tutti i suoi amici). Però alla fine della stagione gli albergatori, i ristoratori e proprietari di attività non se le fanno mai mancare le due vacanzette di 3 o 4 settimane in Sardegna o alle Canarie e per Natale in montagna, e il macchinone nuovo da 60 mila euro; poi via di rendita fino alla stagione successiva dove si ritorna a lamentarsi ma a fare il pienone ogni anno. Questo lo omettono sempre! |
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