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Varano 26-04-2022 20:11

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2703048)
Capita anche a me quello che sta capitando a tanti miei colleghi, cioè l’assenza cronica di personale. La ristorazione sta vivendo una crisi senza precedenti. Io sono disperato perché non trovo camerieri, le prime domande che mi sento fare ai colloqui sono: “Posso avere il part time?” e “Posso non lavorare la sera?”. Ma io non penso che chi mi chiede questo sia sfaticato, è che i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità: fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego, adesso è più importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte o nei giorni di festa. Sinceramente non vedo una soluzione». Filippo La Mantia ha riaperto da un mese il suo ristorante al Mercato Centrale di Milano, e non è affatto facile mandarlo avanti: «Con i cuochi sono a posto, per fortuna, e sono anche molto in gamba. Il dramma è il personale di sala. Avrò fatto almeno 80 colloqui nelle ultime settimane, ma niente. I ragazzi non ne vogliono sapere. Con me c’è sempre l’avvocato del lavoro, offriamo come livello base 22 mila euro lordi l’anno (1300-1400 euro netti al mese) per turni di 8 ore, soprattutto nella fascia 16-24, con straordinari pagati.

https://www.corriere.it/cook/news/22...c278e36c.shtml

ogni anno attaccano questa solfa, probabilmente sarà anche vero ma se la domanda non incrocia l'offerta occorre pagare di più o venirsi incontro.
la pandemia se ha avuto un merito è stato quello di far svegliare molti ragazzi, il colloquio di lavoro si fa in due, 1300 euro a milano sono comunque pochi.

gaucho 26-04-2022 20:15

re: Una vita da disoccupati
 
Con 1300 euro a Milano fai il senzatetto

Krieg 26-04-2022 20:26

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2703232)
Con 1300 euro a Milano fai il senzatetto

Vai a vivere a Gallarate come fanno tutti, chi ci abita piu in centro città?

David Brent 26-04-2022 20:29

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2703231)
ogni anno attaccano questa solfa, probabilmente sarà anche vero ma se la domanda non incrocia l'offerta occorre pagare di più o venirsi incontro.
la pandemia se ha avuto un merito è stato quello di far svegliare molti ragazzi, il colloquio di lavoro si fa in due, 1300 euro a milano sono comunque pochi.

già, in questo articolo comunque il tizio da ragione ai ragazzi per quello l'ho messo, perchè anche lui che è del mestiere ormai si arrende all'evidenza

Varano 26-04-2022 20:50

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703241)
Vai a vivere a Gallarate come fanno tutti, chi ci abita piu in centro città?

scusa ma se devo fare il pendolare e non vivermi la città tanto vale lavorare a canicattì. tanto nel mondo della ristorazione oggi si può scegliere bene o male dove stabilirsi.

Krieg 26-04-2022 20:56

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2703257)
scusa ma se devo fare il pendolare e non vivermi la città tanto vale lavorare a canicattì. tanto nel mondo della ristorazione oggi si può scegliere bene o male dove stabilirsi.

Se hai la fortuna di scegliere dove lavorare si, io non posso scegliere quindi devo vivere a 40km da roma

Varano 26-04-2022 21:00

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703266)
Se hai la fortuna di scegliere dove lavorare si, io non posso scegliere quindi devo vivere a 40km da roma

beh ma con tutti questi ristoratori alla borghese che si lamentano, vuoi non trovare posto in qualsiasi città di provincia italiana? a quanto pare offrono tutti dai 1.400 in su, 8 ore al giorno.
nemmeno io lavoro proprio dove abito, disto 20 km, ma se lavorassi nella ristorazione me ne sarei andato all'estero a guadagnare 3 volte tanto.

Ezp97 26-04-2022 21:13

Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2703048)
Capita anche a me quello che sta capitando a tanti miei colleghi, cioè l’assenza cronica di personale. La ristorazione sta vivendo una crisi senza precedenti. Io sono disperato perché non trovo camerieri, le prime domande che mi sento fare ai colloqui sono: “Posso avere il part time?” e “Posso non lavorare la sera?”. Ma io non penso che chi mi chiede questo sia sfaticato, è che i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità: fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego, adesso è più importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte o nei giorni di festa. Sinceramente non vedo una soluzione». Filippo La Mantia ha riaperto da un mese il suo ristorante al Mercato Centrale di Milano, e non è affatto facile mandarlo avanti: «Con i cuochi sono a posto, per fortuna, e sono anche molto in gamba. Il dramma è il personale di sala. Avrò fatto almeno 80 colloqui nelle ultime settimane, ma niente. I ragazzi non ne vogliono sapere. Con me c’è sempre l’avvocato del lavoro, offriamo come livello base 22 mila euro lordi l’anno (1300-1400 euro netti al mese) per turni di 8 ore, soprattutto nella fascia 16-24, con straordinari pagati.

https://www.corriere.it/cook/news/22...c278e36c.shtml

Ma chi cazzo ci vuole lavorare nella ristorazione, vivi nel locale di una persona tutto il giorno per far contento solo lui. Io con il decespugliatore prendo 15 euro l'ora. Un cameriere prende 50 euro al giorno forse ma di ore ne fa 10.

Barracrudo 26-04-2022 21:25

re: Una vita da disoccupati
 
Prima la vita poi il lavoro la gente lo sta capendo, specie se gli togli le relazioni, non gli resta più molto altro x illudersi e trovare un motivo x farsi sfruttare 10 ore al giorno x anni .

Ormai con il caro vita non trovo proprio nessun pretesto neanche sforzandomi di lavorare, in pratica lavorerei 9 ore, arriverei a casa e non farei altro che dormire perché stanco, ma almeno una volta ti rimaneva qualche euro . Oggi davvero che senso ha il lavoro fulltime

Holbaek 27-04-2022 12:02

Domani altro colloquio come scaffalista in un supermercato. Mi è sempre piaciuto come ambiente, ora questa possibilità di lavorarci potrebbe concretizzarsi. Anche se mi dessero 500 euro penso che accetterei lo stesso per il momento, ma da vedere come saranno i turni, solo questi potrebbero farmi rifiutare

Ezp97 27-04-2022 14:11

Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2703511)
Domani altro colloquio come scaffalista in un supermercato. Mi è sempre piaciuto come ambiente, ora questa possibilità di lavorarci potrebbe concretizzarsi. Anche se mi dessero 500 euro penso che accetterei lo stesso per il momento, ma da vedere come saranno i turni, solo questi potrebbero farmi rifiutare

Vai vai. Ti scoppiano in poco tempo.

Krieg 27-04-2022 14:49

re: Una vita da disoccupati
 
500€ full time? :o

Holbaek 27-04-2022 14:51

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2703621)
Vai vai. Ti scoppiano in poco tempo.

Si immagino che non sarà il massimo della "dignità". Spero solo ci siano donzelle così i turni saranno meno pesanti :sisi:

Holbaek 27-04-2022 14:53

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Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2703629)
500€ full time? :o

No l'ho ipotizzato io sto scenario. Spero sia su turni

Varano 27-04-2022 14:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Holbaek (Messaggio 2703632)
Si immagino che non sarà il massimo della "dignità". Spero solo ci siano donzelle così i turni saranno meno pesanti :sisi:

sicuramente ci saranno, magari non single però ci sono ovunque.

Varano 30-04-2022 20:28

re: Una vita da disoccupati
 
«I giovani non vogliono lavorare di sera e nei festivi - dice - è difficilissimo trovare ragazzi disposti a farlo, ma servire i turisti significa proprio lavorare quando gli altri sono in ferie e sono pochissimi i giovani che si adattano». Secondo Ghisla la responsabilità è in parte del reddito di cittadinanza, che non sprona a cercare un impiego, quanto piuttosto ad accontentarsi - «anche se pochi quei soldi sono garantiti e non c’è tutta questa voglia di uscire da quel circuito» dice -, ma anche delle famiglie «che non abituano i ragazzi ai sacrifici e non spronano all’indipendenza»

https://www.laprovinciadisondrio.it/...ei_1428565_11/

ormai le accuse sono sempre le stesse. però nessuno ha mai eviscerato il ruolo dei social nella volontà dei giovani di non fare i festivi. è normale che nessuno voglia lavorare mentre gli altri si divertono e postano storie di spiagge paradisiache, party bellissimi, belle ragazze, bella vita.
e tu sei lì a servire, avrai giorno libero il lunedì che non c'è un cane in giro.
allora a questo punto tanto vale lavorare per una catena in cui non fai tutti i festivi e non fai sempre la sera.
il rdc non c'entra un cazzo perché pochi giovani lo prendono.

Varano 30-04-2022 20:30

re: Una vita da disoccupati
 
La carenza di personale è un problema serio per il comparto turistico riminese. Sentito. Da vera e propria emergenza. Cuochi, camerieri, barman, pulizia camere: figure professionali introvabili, quasi sparite dalla circolazione, lavori che sempre meno gli italiani intendono fare.

Commenta preoccupata la presidente dell’Associazione albergatori riminesi (Aia), Patrizia Rinaldis: «È proprio così: siamo ormai all’Sos. Gli italiani non vogliono più fare questi lavori, stagionali o annuali che siano. E non per stipendi non consoni o per orari assurdi, come sostiene qualcuno. Ma perché questi impieghi non piacciono più. Sapete cos’è successo qui a Rimini? Che davanti ad una vera e propria invasione come quella degli alpini per la loro Adunata, gli albergatori, privi di manodopera disponibile, hanno dovuto eliminare la pensione completa, perfino la mezza pensione, e limitare l’offerta al solo pernottamento con prima colazione. E questo, ribadisco, proprio per sopperire alla mancanza di personale. Insomma, pur di garantire al cliente la qualità del servizio, si è preferito ridurre fatturato e guadagni. Questa – denuncia amaramente la Rinaldis – è la cruda realtà in cui versa un settore, quello turistico appunto, fiore all’occhiello della nostra economia e che, prima della pandemia, rappresentava il 13% del pil nazionale».

Allarme rosso per l’estate
Una prova del nove vera e propria, dunque, per l’intera categoria, quella dell’Adunata degli alpini del 5-8 maggio, una sorta di stress test che evidenzia, però, una situazione da allarme rosso: davanti ad un mercato che sembra in discreta ripresa, come dimostrano i dati Aia dei due ponti festivi di Pasqua e del 25 Aprile (alberghi pieni per l’80% della capienza e per oltre il 65%), fa eco una carenza, consolidata, di personale. Conferma la Rinaldis: «I guai sembrano non finire mai. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina. E, ora, questa impossibilità di reperire manodopera. Proprio ieri (giovedi, ndr), a Roma, in un incontro propedeutico all’inizio della stagione estiva, abbiamo affrontato questa problematica. E tutti i presenti hanno convenuto che siamo davanti ad una criticità nazionale. Per questo il Governo dovrebbe, da subito, sbloccare le quote straniere di personale, parlo di quei potenziali dipendenti già formati, con dei corsi ad hoc, in Albania e Moldavia, ad esempio, e metterle a disposizione degli albergatori. Ci sono forze politiche contrarie? Ci sono partiti che pressano per la solita litanìa del “prima gli italiani”? Bene, ce li indicassero loro questi italiani disposti a venire a lavorare in hotel a Rimini, che li assumiamo immediatamente. Perché il dato è questo: ogni albergo lamenta una carenza media di personale di quattro-cinque unità, tra camerieri, cuochi, pulizia ai piani».

Quote e protocolli
E Alessandro Giorgetti, presidente Unione Emilia Romagna Alberghi (Uera), rilancia: «La questione è davvero grave. E rispetto a questa gravità il governo tergiversa. Più volte abbiamo sollecitato i ministeri del Lavoro, degli Esteri e degli Interni, a dialogare tra loro per individuare la via burocratica più rapida per liberare queste “quote personale”. Parlo di quei lavoratori di Paesi come Albania, Moldavia, Egitto, con i quali abbiamo firmato dei protocolli, che dovrebbero fornirci personale turistico qualificato. Ma, purtroppo, questi nostri inviti, solleciti, raccomandazioni, non sono serviti a nulla: tutto fermo. E questo mentre alle porte c’è l’Adunata degli alpini, per la quale diversi alberghi della Romagna hanno dovuto, addirittura, rifiutare delle prenotazioni pur di garantire la qualità del servizio, e soprattutto c’è la stagione estiva. Che sembra preannunciarsi in ripresa. Comunque – chiosa Giorgetti -, se la situazione “quote” non la si riesce a sbloccare, che almeno si provveda, parlo sempre del governo, a sterilizzare il reddito di cittadinanza, garantendo, cioè, ai percettori il suo mantenimento, nonostante assunzioni di tre, quattro mesi. Speriamo che a Roma qualcuno ci ascolti e concretizzi. Subito, però: l’estate è domani».

https://www.corriereromagna.it/alpin...cucine-chiuse/

Krieg 30-04-2022 20:42

re: Una vita da disoccupati
 
Eh certo è sempre il governo a dover intervenire, il libero mercato va bene si ma a una certa maniera
Invece seguire la normale legge della domanda e dell'offerta no, offri 22k, trovi qualcuno? No? Alzi a 23k. Ripeti fino a che trovi gente.

Reinventare la ruota pur di non cacciare due euro di tasca propria.

Però oh, poi il porsche come se lo fanno i padroni

Varano 30-04-2022 20:52

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2704947)
Eh certo è sempre il governo a dover intervenire, il libero mercato va bene si ma a una certa maniera
Invece seguire la normale legge della domanda e dell'offerta no, offri 22k, trovi qualcuno? No? Alzi a 23k. Ripeti fino a che trovi gente.

Reinventare la ruota pur di non cacciare due euro di tasca propria.

Però oh, poi il porsche come se lo fanno i padroni

pur di non aumentare i salari di 100/200 euro al mese aspettano nuovi schiavi dall'estero già formati, tramite centri appositi.

vikingo 30-04-2022 21:02

Ho passato anni il sabato in casa dovrei lavorare il sabato..no mi spiace..per 2 Milà al mese forse si non certo per 600 700..mi spiace.


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