Re: Il Vostro Pensiero in Questo Momento...
Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
(Messaggio 2785763)
Il problema non è il tracciamento.
Il fatto è che una persona dovrebbe essere libera di disporre del proprio denaro senza doversi per forza rivolgere a una banca.
Se io non voglio avere una carta o un conto devo poter essere libero di farlo.
Se invece si è costretti può succedere (come l'esempio già citato da Zoe) che il conto venga bloccato e che non si possa disporre liberamente del proprio denaro.
Perché magari hai espresso delle opinioni negative sul governo oppure hai superato la tua quota mensile di emissioni di CO2.
Invocate tanto la libertà poi appoggiate qualsiasi porcata che cerca di togliervi anche quel briciolo che vi è rimasto.
|
Molto ben detto. Di fatto avere un conto è un obbligo da tanto tempo, ma questo assetto è incompatibile con la facilità con cui può essere bloccato dall'autorità giudiziaria. Le garanzie costituzionali sulle questioni fiscali esistono solo sulla carta, tutta la normativa si basa sull'inversione dell'onere della prova ed è questo il problema. In soldoni, con l'assetto attuale dovrebbe esserci una norma che vieta nel modo più assoluto e senza eccezioni di poter bloccare un conto o ispezionare una cassetta di sicurezza.
Se invece come del resto è giusto, si vuole che esistano questi strumenti di controllo e sanzione allora dovrebbe essere eliminato dall'ordinamento tutto quello che implichi l'inversione dell'onere della prova. Al momento se lo Stato pensa che X abbia sul conto dei soldi che non dovrebbe avere contatta X e gli chiede di giustificarne la provenienza; invece in questo secondo scenario dovrebbe fare le relative indagini, provare che X non li dovrebbe avere e a quel punto X se crede si difende in sede di giudizio.
Oltretutto adesso tutti i conti sono collegati in tempo reale all'agenzia delle entrate. Vuoi controllare? Ok è giusto. Ma se si vede qualcosa che non va, fai le indagini e se ci riesci dimostri la provenienza illecita di quel denaro. Mentre quello che si fa è costringere a giustificarlo.
Quindi il nostro sistema è praticamente simile a quello cinese perché "pressa" il contribuente su entrambi i fronti, solo che è attenuato da forme molto imperfette di garanzie costituzionali per giunta del tutto perse quando si passa alla normativa. Sul piano economico e fiscale non siamo molto lontani dal modello di stato cinese e onestamente questo mi preoccupa.
|